Stefano Meloccaro a SuperNews: “Berrettini-Alcaraz “partitissima” e “partitaccia”, prova del nove da non perdere. Nadal? La sua vittoria non mi stupirebbe, ma Medvedev e Zverev i candidati numeri 1”

SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Stefano Meloccaro, giornalista e noto volto di Sky Sport, scrittore e conduttore televisivo. In occasione degli Australian Open 2022, Meloccaro ha analizzato ai nostri microfoni il percorso realizzato finora dai tennisti azzurri e lo Slam australiano nella sua totalità, cercando di individuare chi possa essere il favorito di questa edizione vista l’assenza del numero 1 del mondo Novak Djokovic.

Stefano, partiamo dai nostri azzurri. Matteo Berrettini ha faticosamente sconfitto lo statunitense Stefan Kozlov in 4 set, e ora lo attende una sfida delicatissima contro Carlos Alcaraz, uno dei giovani più promettenti di questi ultimi anni. Cosa servirà a Matteo per portare a casa il match contro lo spagnolo? Essendo la testa di serie più alta del primo quarto di finale del tabellone a causa dell’assenza di Djokovic, Matteo ha l'obbligo di arrivare almeno in semifinale?
No, l’obbligo non ce l’ha, o meglio, forse avrebbe un “obbligo morale”. Berrettini ha giocato i quarti di finale a Parigi lo scorso anno, agli Us Open ha disputato la semifinale che lo mostrò al mondo, a Wimbledon é approdato in finale, quindi quello degli Australian Open é l’unico torneo in cui Matteo vanta al massimo un quarto turno. Per questo, se migliorasse, sarebbe una gran bella cosa per lui, per la classifica e per l’Italia del tennis. Per quanto riguarda il match contro Alcaraz, credo sia una “partitissima” e una “partitaccia”: “partitissima” perché sarà una grande sfida per il terzo turno, mentre “partitaccia” perché i miglioramenti di Alcaraz sono evidentissimi, tanto che sarebbe anche inutile parlarne. Lo spagnolo ha già battuto Berrettini a Vienna, lo scorso anno, in una partita molto tirata in cui Matteo era un po’ nella fase “calante” della sua stagione, era un po’ stanco, mentre Alcaraz era nel momento clou del suo entusiasmo e della sua forma. Sarà una bella prova del nove per tutti e due, non me la voglio perdere.

Sinner giocherà contro Johnson. E’ una partita che può riservare insidie o da fondo campo Sinner é superiore all’americano? Jannik potrebbe vincere gli Australian Open?
No, non é in programma adesso, l’orizzonte temporale per vincere uno Slam é un po’ più ampio. Ho visto un precedente tra questi due giocatori, tre anni fa a Roma, e un Sinner che si stava affacciando al grande tennis battè il suo avversario. Direi che, per quello che abbiamo visto fino ad ora, sarebbe una grande sorpresa se Sinner non portasse a casa il match con relativa facilità. Jannik sta facendo dei progressi giganteschi, lo vedo ancora più solido, più sicuro e consapevole di se stesso da tutti i punti di vista, in pieno stile Piatti, un uomo che guarda al tennis e a tutto ciò che é oltre il tennis. Quindi, direi molto bene.

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Lorenzo Sonego approda al terzo turno dopo la vittoria su Otte in 4 set e affronterà colui che ha eliminato Salvatore Caruso, ovvero Miomir Kecmanovic. Potrebbe bissare la seconda settimana già raggiunta a Wimbledon?
Sono un grande fan di Sonego, perché é forse il più sorridente dei nostri tennisti, é un esempio da seguire come stile di tennis e stile di vita. E’ un ragazzo meraviglioso, disponibilissimo, non riesco a non parlare di lui senza provare l’affetto che proverebbe un fratello maggiore. Certo che con Kecmanovic può farcela, ce la deve fare! Siamo tutti con lui, e Lorenzo ha tutte le possibilità per far bene. Sai, per i tennisti sono molto importanti i ricordi, e Sonego é diventato famoso in Australia quattro anni fa, passando le qualificazioni e arrivando al secondo turno. Quindi a Lorenzo quel tipo di ambiente evoca ricordi positivi e buone sensazioni.

Camila Giorgi é l’unica tennista italiana superstite, che nel terzo turno dovrà misurarsi con la numero 1 del mondo Ashleigh Barty. Camila dovrà fare il match della vita o le basterà non dimostrarsi discontinua come spesso accade?
Giorgi fa sempre il match della vita quando gioca, perché segue la legge del “tutto o nulla”: Camila non ha mezze misure. Leggevo una statistica curiosa, che non conoscevo, per cui la Giorgi ha battuto almeno una volta in carriera tutte le top 10: ha vinto almeno una volta contro la 2, la 3, la 4, la 5, la 6, la 7, la 8 e la 9 del mondo. La numero 1 del mondo non l’ha mai battuta, quindi, per la legge dei grandi numeri, magari questa può essere la volta buona. A Camila non manca nulla per fare un partitone, ma attenzione alla Barty, una giocatrice completa, che a me piace molto. Giorgi ha già affrontato l’australiana, ricordo un precedente finito in tre set… Rimane comunque una partitaccia, per entrambe: a Camila non fa tanto piacere giocare contro una tennista forte e completa come la Barty, ma anche l’australiana sa che con l’azzurra serve stare davvero attenti.

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Vicenda Djokovic: la sua immagine é stata compromessa irrimediabilmente? Che tipo di ripercussioni potranno esserci dopo tutto ciò che é successo in Australia? Inaspettatamente ha preso le difese del serbo anche Nick Kyrgios…
Kyrgios ama andare controcorrente, l’australiano dice sempre la cosa più improbabile. Tanto aveva attaccato Djokovic in passato, tanto adesso ne prende le difese e dice di voler giocare il doppio con lui. Ma Kyrgios é Kyrgios. Djokovic ha inevitabilmente compromesso la sua immagine, la vicenda é stata tirata troppo per le lunghe, anche se credo che il serbo non abbia il 100% delle colpe. Se Nole é andato in Australia, é perché questa esenzione gliel’avevano promessa. Fossi stato in lui, io non mi sarei preso quest’esenzione. Da numero uno del mondo, avrebbe potuto dire di non credere nei vaccini, di non volersi vaccinare, e di conseguenza non andare a giocare uno Slam che richiede l’obbligo vaccinale. 

Con le assenze di Federer, Djokovic, Wawrinka, mancano 15 degli ultimi 16 vincitori degli Australian Open. L’unico in tabellone ad aver vinto questo torneo è stato Nadal nel 2009. Ci sarà un nuovo campione o Rafa potrebbe tornare a vincere a Melbourne completando il Double Career Grand Slam?
Non sarei meravigliato se Nadal vincesse uno Slam, perché é un tale fenomeno ed esempio di costanza che non mi sorprenderebbe. Nutro grande ammirazione per lo spagnolo, come tennista e come uomo. Certo, Rafa é assente dai campi da un po’, viene da un infortunio, inizia a essere grandicello, quindi se rientrasse vincendo il torneo sarebbe una vittoria sorprendente, paragonabile per certi versi a quella di Federer nel 2017, quando tutti lo davano per defunto e invece lo svizzero vinse il torneo battendo in finale proprio Nadal. Tuttavia, credo sia difficile che lo spagnolo possa farcela fino alla fine, perché Medvedev ha vinto uno Slam e rimane un grande candidato, Zverev prima o poi deve vincere uno Slam, non trascurerei le chance di Tsitsipas, che ha sempre giocato bene. Insomma, Nadal dovrebbe fare un bel miracolo.

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Da quando non c’è più modo di vedere i “fab 3” competere nello stesso torneo, il tennis ha perso attrattiva? Oppure é un fisiologico cambiamento che perde tre leggende di questo sport e si apre a nuove personalità che con il tempo potrebbero diventare altrettanto forti?
Ci sono stati altri momenti in cui ci siamo chiesti: “Come faremo quando si ritireranno questi giocatori?”. E’ successo con Agassi, Sampras, Borges, McEnroe, si pensava che il mondo stesse per finire. Ma, alla fine, il tennis ha sempre trovato dei buoni sostituti e ha sempre saputo guardare avanti. Certo, tre tennisti da 20 Slam l’uno… mi rendo conto che ci sia una bella differenza con le leggende del passato. Tuttavia, i giocatori non possono essere più importanti dei tornei né del tennis stesso. Il tennis é uno sport mondiale, siamo in ottime mani e noi italiani, in particolare, abbiamo la fortuna di avere dei tennisti giovani e forti, quindi il contraccolpo non lo sentiremo.