Basket, NBA Playoff: OKC ci prova ma Golden State dice no! Si va a gara 7

Basket, NBA Playoff: OKC ci prova ma Golden State dice no! Si va a gara 7
Imprevedibile.
 Non c'è termine più adatto a descrivere lo sviluppo di questa strepitosa serie di NBA Playoff della Western Conference Finals, ora incredibilmente sul 3-3, in cui una coraggiosa Oklahoma City Thunder ci prova ma Golden State dice no! 108-101 Warriors e si va a gara 7. Imprevedibile è anche la reazione mentale dei campioni in carica dopo le due pesanti sconfitte patite in gara 3 e 4 (più per l'atteggiamento che per il punteggio sullo schermo) che sembravano indirizzare le NBA Finals in quel di Oklahoma. Curry e compagni avevano bisogno di una reazione caratteriale importante per riuscire a tirarsi fuori da una situazione decisamente complicata. E la risposta c'è stata. Il carattere di imprevedibilità proprio degli NBA Playoff garantiva la possibilità che ciò accadesse ed ora si deciderà tutto in una Oracle Arena che sarà un fattore forse determinante per l'epilogo dei Playoff. I primi punti della partita sono targati Kevin Durant, che questo tipo di partite le attendeva da parecchio tempo. La risposta è immediata e chiara: Thompson, 3 punti. E' il preludio a quella che sarà una prestazione maestosa del figlio d'arte di papà Michael, che chiuderà come miglior marcatore della partita con 41 punti a referto. Il primo quarto si chiude 23-20 OKC. Nel secondo spicchio di gara i Thunder provano ad accelerare con un parziale che li porta ad avere 14 punti di vantaggio, nonostante una percentuale di triple insufficiente (13% contro i 47,7% degli avversari) e grazie anche ad uno Steven Adams con un manifesto della serie sin'ora, troppo importante per i suoi.
Comincia il secondo tempo ancora sotto il segno di Klay Thompson, che infila due triple in 30 secondi e riporta in partita Golden State, viva nonostante tutto.

Il finale. La quarta e decisiva ripresa si apre sull'83-78 Thunder, ancora costantemente in vantaggio. Ed il vantaggio aumenta, fino ad arrivare al 96-89 OKC a 5:09 dal termine. Sembra profilarsi l'ennesima sconfitta della serie per Golden State e l'addio definitivo alla possibilità di difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Ma gli Warriors rendono chiaro il motivo per cui tale nomina spetta loro e si aggrappano nuovamente alla partita, che ferma il punteggio sul 99 pari a 2:20 dal termine. I primi a tirare fuori la testa sono, chiaramente, i Thunder che si portano a 101 con Andre Roberson che chiude al ferro raccogliendo una palla vagante che nessuno rende propria, dopo l'errore di Durant a seguito di un'ottima penetrazione in area del numero 35. Sarà l'ultima variazione al tabellino in casa OKC per questa gara 6 di NBA Playoff.
La fine del quarto e della partita sarà sotto il segno di vari protagonisti, positivi e non. In primis Russel Westrbook, il protagonista in negativo che negli ultimi 120 secondi con ben 4 palle perse a referto rischia di buttare un'intera serie costruita con devastante dedizione. Gli altri sono sempre loro. Ma stavolta sono davvero loro. E fa tutta la differenza del mondo. Green fa la prima cosa utile delle 6 gare disputate e manda fuori giri Westbrook causando la pioggia di palle perse. Thompson tanto per cambiare mette a segno una tripla che fa barcollare OKC. Infine Stephen Curry, l'MVP della Lega che punta Ibaka e appoggia al ferro stendendo ufficialmente i Thunder. I campioni restano in piedi ancora una volta.
Questione di cuore e testa. Questione di resilienza. Ingredienti pregiati per una prossima gara 7 decisiva e come sempre, imprevedibile.

Il tabellino della gara:
Oklahoma City Thunder: Durant 29, Westbrook 28, Roberson 11, Ibaka 13, Adams 9, Kanter 8, Waiters 3
Golden State Warriors: Thompson 41,
Curry 31, Bogut 5, Barnes 9, Green 12, Ezeli 2, Iguodala 8