Rimonta Roma, mai nessuno ha recuperato 8 punti in 7 giornate

rimonta roma, qui la fatal perugia per la juve
Roma - Otto punti in sette giornate, dando per scontato che la Roma vinca il recupero del 2 aprile con il Parma. Rimonta possibile? In realtà dal 1994, ovvero dall'introduzione dei tre punti per vittoria, non si è mai verificata una rimonta con tali condizioni di partenza.
E' altresì vero che in tre occasioni una squadra data già per "scudettata" ha dovuto cedere il primato proprio nelle battute conclusive della competizione. Il caso che più si avvicina a quello della Roma ha per protagonista il Milan. Nella stagione 1998-1999 i rossoneri infatti rimontarono la Lazio nonostante i 7 punti di differenza a 7 giornate dal termine. Nel campionato successivo invece proprio i biancocelesti, a -6 punti dalla Juve capolista a 630 minuti dal termine del torneo, riuscirono a laurearsi campioni d'Italia. Rientra di dovere tra le rimonte scudetto quella effettuata dalla Juve ai danni dell'Inter nel 2001-02, ovvero quella contrassegnata dal ko dei nerazzurri di Cuper all'ultima giornata contro la Lazio (con tanto di lacrime di Ronaldo all'Olimpico). Il divario però a 7 giornate dal termine tra l'Inter e i bianconeri era di appena 1 punto.
Se allarghiamo il discorso all'intera storia della Serie A  il numero delle rimonte eccezionali sale a otto. Ecco i casi più clamorosi di rimonte scudetto in Italia:

1999-00: la rimonta con il distacco più ampio

Protagonista la Lazio di Eriksson che a otto giornate dal termine si trova a nove punti di distacco dalla Juventus capolista. Da lì in poi la Juve inizia a perdere smalto e viene battuto dal Milan a San Siro e dalla stessa Lazio nello scontro diretto del Delle Alpi con un gol di Simeone. Il definitivo sorpasso si concretizza all'ultima giornata quando il Perugia batte i bianconeri (1-0 gol di Calori) in una partita che rimarrà nella storia per via del diluvio abbattutosi sullo stadio Renato Curi.

2001-02: la rimonta con meno tempo a disposizione

Solo cinque giornate separavano l'Inter di Cuper capolista dal festeggiare lo scudetto. Con la Roma di Capello seconda la missione della Juventus di Lippi, terza a -6, pareva impossibile. Alla quint’ultima i bianconeri guadagnano tre punti sull’Inter (sconfitta 1-2 in casa dall’Atalanta) e due punti sulla Roma (che pareggia 2-2 a Venezia). L’Inter si fa raggiungere sul pareggio nel finale dal Chievo alla terz’ultima di Campionato e perde altri due punti. La Juve approfitta dello stop sia dei nerazzurri, sia della Roma (0-0 a San Siro col Milan) per superare i giallorossi e portarsi a -1 dall’Inter.
All’ultima giornata i nerazzurri perdono 4-2 all’Olimpico per mano della Lazio e consegnano di fatto lo scudetto nelle mani della Juventus (che espugna Udine vincendo 0-2).

1998-99: la rimonta della squadra più debole

Una delle rimonte più incredibili quella del Milan di Zaccheroni che riesce a sopravanzare l'armata biancoceleste pur avendo una formazione decisamente inferiore di quella capitolina. Mancano sette giornate alla conclusione del campionato ed i rossoneri inseguono la Lazio, avanti di sette punti. Decisivi da lì in poi gli scontri diretti con Roma e Juve, entrambi persi dai biancocelesti, che portano il Diavolo a -1. Il distacco resta invariato fino alla penultima giornata quando la Lazio pareggia 1-1 a Firenze e il Milan travolge 4-0 l’Empoli a San Siro. Sorpasso effettuato e festa scudetto a Perugia nell'atto conclusivo del campionato.

Le rimonte prima dei tre punti: dall'Inter di Invernizzi al Milan di Sacchi

Memorabili, nell’era dei 2 punti a vittoria, gli scudetti persi dal Napoli di Bianchi e Maradona (1987-88, a scapito del Milan di Sacchi) e dalla Juventus di Parola (1975-76, a favore del Torino di Radice), ma anche le rimonte dell'Inter di Invernizzi (che nel 1970-71 era subentrato a Heriberto Herrera e beffò il Milan di Rocco e il Napoli di Chiappella) e della Juventus dello stesso Heriberto Herrera (nel 1966-67, davanti all’Inter di Helenio Herrera).
Indimenticabile anche la rimonta del Torino di Pulici e Graziani a scapito degli odiati cugini della Juve: a nove giornate dal termine il Toro insegue a -5 (oggi sarebbe -7) e dopo sole tre giornate si ritrova davanti, complice anche il derby vinto a tavolino per un petardo che colpì il portiere granata Castellini.

Roma, l'ipotesi di rimonta da qui al termine

Dando per scontato che la Roma batta il Parma nel recupero la possibile rimonta potrebbe essere delineata come segue: visto il calendario (in maiuscolo gli impegni fuori, in minuscolo le gare in casa) la Roma dovrebbe cercare di fare almeno 8 vittorie e un pareggio, magari a Firenze, e sperare che la Juve perda a Udine e pareggi almeno due sfide da qui alla fine. Condizione necessaria e imprescindibile, poi, la vittoria giallorossa nello scontro diretto.
Ponendo il caso che i bianconeri riescano a perdere per strada ben 10 punti sui 21 a disposizione e che contemporaneamente la Roma ne metta in cascina 19 nelle sette giornate che mancano si arriverebbe a fine campionato con entrambe a quota 92. In tal caso la squadra di Garcia potrebbe gioire solamente se avrà battuto la rivale con 4 gol di scarto (all'andata infatti era finita 3-0 per la Juve) oppure 3-0 ma con una differenza reti migliore dei bianconeri. 

32° 33° 34° 35° 36° 37° 38°
Roma CAGLIARI Atalanta FIORENTINA Milan CATANIA Juventus GENOA
Punti 3 3 1 3 3 3 3 Tot. 92
Juve
Livorno UDINESE Bologna SASSUOLO Atalanta ROMA Cagliari
Punti 3 0 1 3 1 0 3 Tot. 92


SONDAGGIO
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