Lerda squalificato per sette mesi, la rissa è costata cara

Pubblicato il autore: Martina Carella Segui

franco lerda squalificato per sette mesi

Roma – Sono arrivati da poco i verdetti che chiudono un’altra brutta pagina del nostro calcio: Franco Lerda squalificato per sette mesi, questo il responso del giudice sportivo dopo i fatti di Frosinone. Il tecnico del Lecce, ricordiamo, si era scagliato rispettivamente contro un tesserato, un calciatore e un tifoso della squadra avversaria. La squalifica durerà fino al 31 dicembre prossimo.

Lerda squalificato, le motivazioni del giudice

Si legge nel comunicato del giudice sportivo:

 “in reazione alle provocazioni di un tesserato della squadra avversaria si scagliava contro quest’ultimo e lo colpiva con un pugno; allontanato da alcuni addetti alla sicurezza e dai propri dirigenti, ne eludeva l’intervento e raggiunto un calciatore della squadra avversaria lo strattonava e lo colpiva con una manata al volto; dopo essersi apparentemente calmato raggiungeva la curva dove erano posizionati i sostenitori della propria squadra per salutarli unitamente ad alcuni calciatori; nel rientrare negli spogliatoi veniva raggiunto da insulti e provocazioni da parte di alcuni sostenitori locali che erano entrati sul terreno di gioco; in reazione a tali comportamenti si scagliava contro un giovane tifoso locale e dopo averlo colpito e mandato con un calcio per terra lo colpiva nuovamente con due pugni, dirigendosi poi di corsa verso gli spogliatoi“.

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Multa per il Frosinone

Non esce pulito dalla vicenda nemmeno il Frosinone cui è stata comminata una multa di 15.000 euro. Le motivazioni:

perché propri sostenitori introducevano e accendevano nei settori da loro occupati, numerosi fumogeni uno dei quali veniva lanciato sul terreno di gioco, nonché facevano esplodere sette petardi e lanciavano sul terreno di gioco alcune bottigliette di plastica semipiene, il tutto senza conseguenze; un numeroso gruppo di sostenitori al 14′ minuto del secondo tempo supplementare scavalcata la rete di recinzione entrava sul terreno di gioco costringendo l’arbitro a sospendere la gara per circa sei minuti per il loro allontanamento; al termine della gara un gruppo di tifosi ancora più numerosi scavalcava nuovamente la recinzione e si posizionava sotto la curva destinata ai tifosi ospiti assumendo verso gli stessi atteggiamento palesemente provocatorio; per indebita presenza sul terreno di gioco al termine della gara di persone non identificate ma riconducibili alla società una delle quali assumeva atteggiamento gravemente provocatorio verso tesserati della squadra avversaria“.

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