Alessandria: il nuovo corso rinvierà ancora i sogni di gloria? E' un vero peccato
Nei giorni scorsi - ed anche nelle scorse ore - l'Alessandria ha reso pubblico quello che sarà il suo cambio di rotta. Per la prossima stagione è previsto l'avvio di un nuovo corso. La rosa dei piemontesi dalla stagione 2018-2019 sarà composta da meno giocatori esperti e da u maggior numero di elementi giovani.
E' un vero peccato che si debba far partire una nuova strategia, opo l'ottimo lavoro svolto da mister Michele Marcolini, ma è evidente che società e tecnico avevano programmi diversi. L'e centrocampista del Chievo ha portato i Grigi dal rischio retrocessione a dei play-off insperati a novembre e divenuti un rimpianto dopo la sconfitta contro la FeralpiSalò. Ma del resto, dopo una cavalcata come quella fatta dall'insediamento del tecnico ex Santarcangelo - con tanto di Coppa Italia di Serie C - non può escludere un inciampo o una partita giocata male come quella contro i bresciani.
E' un peccato, perché è probabile che quel dannato obbiettivo chiamato Serie B che Alessandria attende da più di quarant'anni probabilmente dovrà attendere ancora qualche tempo visto che l'anno prossimo ci sarà chi vorrà rifarsi come l'Entella, chi cercherà i salire dopo una stagione fallimentare come il Pisa - sempre che anche i nerazzurri non si ridimensionino - e poi c'è l'incognita legata alle squadre B.
Uscendo dall'ottica del tifoso, forse il cambio di rotta del presidente di Masi può essere comprensibile dopo gli sforzi profusi a livello economico i questi anni, ma i 10 giorni prospettati dall'ottimo D.S. Cerri per la scelta del tecnico - mentre chi non è impegnato si sta già muovendo - potrebbero essere un ulteriore ostacolo nella costruzione di un gruppo che - ovviamente - avrà bisogno di crescere, di sbagliare e non potrà garantire risultai nell'immediato.