
Edinson Cavani – Foto Getty Images© scelta da SuperNews
Ieri nell’amichevole giocata a Londra tra Brasile-Uruguay vinta dai verde-oro per 1-0, ci sono state scintille tra Neymar e Cavani compagni di squadra del Psg ma ieri avversari in nazionale. Va detto che i due in comune hanno solo la maglietta del club francese e la sfida londinese ha messo ancor di più in luce i dissapori che ci sono ormai da parecchi mesi.
Ma andiamo con ordine: tutto cominciò ufficialmente nel settembre 2017 quando i due attaccanti litigarono pesantemente per chi doveva andare a tirare un calcio di rigore contro il Lione in un match di Ligue 1 dove l’uruguaino voleva calciarlo facendo leva sull’anzianità di club, mentre il brasiliano dall’alto del suo cartellino da record di calciatore più costoso della storia del calcio era di idea opposta.
Alla fine della storia dopo un lungo tira molla come due bambini, il rigore lo tirò Cavani con il portiere avversario che parò il penalty deviando il pallone sulla traversa. Da quel giorno il rapporto dei due, che già nei primi mesi non era stato facile, si ruppe del tutto. In questa stagione la stragrande maggioranza dello spogliatoio dei parigini sembra stare dalla parte del brasiliano soprattutto dopo l’arrivo di Mbappè e per Cavani si sta facendo sempre più possibile la cessione a gennaio.
L’episodio che è successo ieri al minuto 86 del match non farà che confermare questa tesi perchè il “Matador” ha fatto un’entrata su Neymar, che l’aveva appena beffeggiato facendogli un tunnel. In realtà il fallo non è sembrato eccessivamente duro seppure O Ney è finito a terra lamentandosi con l’arbitro che alla fine ha dato l’ammonizione all’uruguaiano, che prima è andato da fischietto inglese lamentandosi del provvedimento ritenuto eccessivo, poi si è avvicinato al compagno di club invitandolo ad alzarsi dandogli la mano; il brasiliano la prende di controvoglia e poi la sfila con un gesto di stizza attirandosi lo sguardo duro e una frase non proprio amichevole dell’ex attaccante del Napoli il cui contenuto non si è riuscito a comprendere dal labiale, ma aveva tutta l’aria di essere un rimprovero nei suoi confronti, probabilmente per una possibile simulazione.
A fine partita l’attaccante della Celeste ha buttato acqua sul fuoco: “A nessuno piace perdere, non si può parlare di partita amichevole. Per questo alcuni si sono arrabbiati in campo. Faceva caldo sul terreno di gioco, ma quando la gara è finita, tutti erano di nuovo tranquilli.”