La Champions League torna su Mediaset, la posizione della Rai sull’accordo. Ad un anno di distanza dall’ultima partita, la Champions League torna in diretta, in chiaro e in alta definizione sui canali Mediaset. Questo grazie ad un accordo tra Sky Italia, detentrice dei diritti televisivi, e Mediaset S.p.A., società di Berlusconi.
“Dalla prossima stagione la miglior partita del mercoledì» della principale competizione europea per club ,sarà trasmessa free da Canale 5, grazie a un accordo biennale con Sky“. Questo l’ annuncio di Pier Silvio Berlusconi in occasione della presentazione dei palinsesti autunnali tra Santa Margherita Ligure e Portofino, luoghi del cuore per l’ad di Mediaset, scelti anche per sottolinearne la rinascita dopo le devastazioni della mareggiata dello scorso ottobre. Ma non finisce qui. “Saremo noi a decidere di volta in volta – continua l’ad – la miglior partita da trasmettere. Speriamo di avere tutti i match delle squadre italiane: Juventus, Napoli, Inter e Atalanta. Una cosa è certa: dopo un anno di pausa e dopo l’esperienza dei Mondiali di Russia 2018, il grande calcio torna sulle reti Mediaset.
L’esborso, ci tiene a precisare sempre l’ad di Mediaset, è notevolmente più basso rispetto alle cifre circolate nelle indiscrezioni di questi giorni, 50 milioni di euro all’anno. E si limita ad aggiungere che si tratta di una cifra molto più vicina ai 40 milioni di euro messi sul piatto dalla Rai, che ha trasmesso la Champions in chiaro nell’ultima stagione: a quanto si apprende da fonti vicine la dirigenza di Cologno Monzese, l’assegno staccato oscillerebbe tra i 42 e i 45 milioni di euro. In base all’accordo raggiunto a gennaio dell’anno scorso con Sky – detentrice dei diritti della Champions per il triennio 2018-2021 – Viale Mazzini ha trasmesso una partita della competizione per ciascun turno, dalla fase a gironi alla finale, e ha deciso di esercitare il diritto di opzione anche per le due edizioni successive. Una mossa contestata da Sky, perché, con l’ingresso di Dazn sul mercato della Serie A, la pay tv non avrebbe conservato gli stessi diritti del triennio precedente, e quindi sarebbe venuto meno uno dei paletti dell’intesa con la tv pubblica.
Accordo Sky-Mediaset, la dura replica dei vertici Rai sui diritti Champions
A tal proposito non è mancata la secca reazione della Rai, a quanto apprende l’ Adnkronos da fonti di Viale Mazzini. Questo il comunicato stampa apparso sul sito della tv pubblica di Stato: “La Rai, sulla vicenda dei diritti di trasmissione in chiaro della Champions League, considera un danno alzare la posta in forza del suo patto con Sky che garantisce alla tv di Stato un diritto forte e palese. In virtù dell’accordo fatto con noi, Sky avrebbe maggiore disponibilità di partite perché prima di Dazn, che ne trasmette il 20%, c’era Mediaset Premium che ne trasmetteva il 40%. Di conseguenza le condizioni contrattuali di Sky sarebbero addirittura migliorate perché dal punto di vista del broadcaster loro hanno l’esclusiva su 7 partite e il diritto di inserire nelle proprie finestre orarie 16 dei 20 incontri top. La Rai ha inoltre limiti di affollamento pubblicitario che certo non aiutano a trovare un’adeguata remuneratività nei grandi eventi sportivi rispetto a Mediaset, che ha acquistato i diritti a trasmettere una partita in chiaro a settimana. Se il contenzioso dovesse risolversi in maniera non positiva per la Rai sapremmo come difenderci, grazie alla nostra programmazione di qualità” – conclude la nota.