Alessandro Conticchio a SuperNews: "Lecce da salvezza tranquilla, Corvino non sbaglia un colpo. Torino, serve l'attaccante. Cagliari? Ranieri può fare l'impresa"
Ai microfoni di SuperNews è intervenuto in esclusiva l'ex centrocampista e attuale collaboratore tecnico Alessandro Conticchio, che in carrieta ha vestito le maglie di Lecce, Torino, Cagliari e Avellino. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni.
In esclusiva ai microfoni di SuperNews è intervenuto Alessandro Conticchio. L'ex calciatore, di ruolo centrocampista, cresciuto calcisticamente nel Gualdo, si è affermato in Serie A con le maglie di Lecce, Torino e Cagliari tra il 1997 e il 2007. Terminata l'avventura da giocatore, dopo un'ultima esperienza tra le fila dell'Avellino, nel 2011 siede sulla panchina della Viterbese, intraprendendo la carriera da allenatore e successivamente quella di collaboratore tecnico per Messina, Catania, Livorno e Ternana. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni.
Le prime due giornate di campionato hanno mostrato un Lecce sorprendente, capace di vincere con la Lazio e fermare la Fiorentina al Franchi. Ti aspettavi un inizio del genere? La scelta di puntare su D’Aversa si rivelerà vincente a tuo parere?
"Il calcio d'agosto rivela sempre delle sorprese, ma in verità mi aspettavo punti pesanti in queste due partite. Il Lecce è una squadra di grande qualità e in questo momento sta bene sul piano atletico, anche meglio della Lazio ed ha sfruttato il fatto che la Fiorentina fosse reduce da una trasferta europea. D'Aversa è un ottimo allenatore ed ha trovato una squadra già impostata per un certo tipo di calcio. Per dare continuità al progetto e al buon lavoro svolto da Baroni è un profilo importante e di sicuro affidamento".
Lo scorso campionato la permanenza in Serie A è arrivata in extremis, quest’anno il Lecce può puntare ad una salvezza più agevole?
"Il Lecce può sicuramente puntare ad una salvezza più tranquilla quest'anno. Fondamentale è non ripetere gli errori della passata stagione: un girone d'andata da sorpresa del campionato e un girone di ritorno davvero disastroso. Conosco la Serie A, è vietato rilassarsi, bisognare mantenere sempre alta la concentrazione sull'obiettivo finale. L'augurio è che la squadra possa avere maggiore continuità e far tesoro dell'esperienza dello scorso anno per uscire meglio dagli inevitabili momenti di difficoltà".
Il Ds Corvino ha sempre stupito i tifosi del Lecce e non solo con colpi di qualità, il più delle volte sconosciuti al grande pubblico. Chi può essere la sorpresa del Lecce quest’anno?
"Corvino era il direttore sportivo del Lecce anche ai miei tempi, difficilmente sbaglia nelle sue scelte. Sorpresa? Non mi sbilancio, complicato individuare un solo calciatore. So per certo che la maggior parte dei giovani scovati e lanciati da Corvino poi hanno un futuro importante nel calcio. Ha una visione che va oltre, vede il potenziale prima di tutti: l'ha dimostrato per tanti anni a Lecce, ma anche alla Fiorentina e al Bologna".
Il Torino, non è partito con il piede giusto. Dopo il pari col Cagliari, è arrivata la pesante sconfitta per 4-1 contro il Milan. Che tipo di campionato sarà a tuo parere quello dei granata?
"Il Torino ha avuto la sfortuna di incontrare il Milan nel momento peggiore, i 4 gol subiti hanno acceso subito i malumori della piazza. Conosco l'ambiente, giocare lì non è facile, soprattutto nei periodi negativi. C'è il peso di una maglia e di una storia pesante, serve grande carattere. Se guardo all'allenatore e alle qualità della squadra però sono convinto che il Torino farà un campionato di livello. Probabilmente manca ancora qualcosa sul mercato, magari un'attaccante per fare il salto di qualità".
Dopo la promozione ottenuta nella passata stagione, pensi che Claudio Ranieri sarà un fattore determinante per la salvezza del Cagliari quest'anno?
"L'esperienza di Ranieri sarà certamente determinante, è un allenatore capace di gestire i momenti difficile e di portare punti in più alla squadra. Ma non basta, servono anche calciatori di livello per mantenere la Serie A. Penso che per i rossoblù non sarà un campionato facile. C'è bisogno di grande lavoro e ancora di qualche intervento nelle battute finali di mercato, soprattutto a centrocampo e in attacco. In questo momento è dura, ma Ranieri può fare l'impresa".
Il Napoli campione in carica parte favorito per la vittoria dello scudetto? Quali sono le squadre che si contenderanno il tricolore a tuo parere?
"Per me l'Inter parte favorita. Se si guarda alla forza della squadra, i nerazzurri hanno buttato via due scudetti negli ultimi due anni ed avranno sicuramente gran voglia di rivalsa. Per il Napoli non sarà facile ripetersi e potrebbe esserci anche una sorta di appagamento, ma la squadra non è cambiata e può ambire tranquillamente a toccare gli stessi punti della passata stagione. Le sorprese, invece, possono essere Milan e Juventus. Soprattutto i rossoneri che hanno lavorato molto bene sul mercato".
Cosa ne pensi della scelta di tanti giocatori di unirsi alle squadre arabe? La Saudi League può diventare davvero un campionato di primo livello?
"Penso che il loro obiettivo sia stravolgere gli attuali equilibri esistenti nel mondo del calcio. Si tratta di un progetto molto più ambizioso rispetto a quello attuato qualche anno fa dalla Cina o dalla stessa MLS negli Usa. Mi ha sorpreso soprattutto il trasferimento di Roberto Mancini come nuovo Ct dell'Arabia Saudita. I soldi possono davvero tutto. In Saudi League non vanno solo giocatori a fine carriera, ma anche tanti profili giovani e di livello. Probabilmente puntano a diventare la nuova Premier League. In ogni caso in Europa abbiamo una storia e una tradizione calcistica che loro non potranno mai avere".
Il campionato di Serie B regala sempre sorprese e grande equilibrio, che campionato sarà quest’anno a tuo parere?
"Da poco ho rescisso il contratto che mi legava alla Ternana per motivi personali. Spero di tornare presto sui campi di calcio. La Serie B la conosco molto bene. La Ternana ha rivoluzionato un po' tutto e forse, almeno all'inizio, farà fatica. C'è un equilibrio assurdo, lo dimostra anche le squadre che sono retrocesse l'anno scorso, almeno 10 club a mio parere possono puntare alla promozione in Serie A. Poi le sorprese non mancano mai, si pensi al Sudtirol che ha disputato i playoff a maggio. Ci sarà sicuramente da divertirsi".