Calcio, Turchia: Sagiv Jehezkel licenziato dall'Antalyaspor, poi arrestato. Ecco cosa è accaduto
Nelle ultime ore il nome del calciatore di origini israeliane Sagiv Jehezkel sta diventando noto, in quanto è stato prima licenziato dall'Antalyaspor, e poi arrestato dalle forze di polizia turche. La sua "colpa" è quella di aver espresso la propria solidarietà al popolo israeliano e agli ostaggi di guerra del proprio Paese. Ecco cosa è accaduto nel dettaglio.
Sagiv Jehezkel, ex calciatore dell'Antalyaspor, club militante nella Super Lig, è stato prima licenziato, poi arrestato dalle forze di polizia turche. Sta diventando noto il nome del calciatore di nazionalità israeliana, a causa di questa vicenda che può diventare un caso mediatico piuttosto delicato.
Sagiv Jehezkel licenziato dall'Antalyaspor, poi arrestato
Il calciatore israeliano, classe 1995, è stato prima licenziato dal suo, oramai, ex club di appartenenza e poi tratto in arresto. Il motivo sarebbe l'aver espresso la propria solidarietà alle persone del proprio Paese coinvolte nel conflitto con Hamas e prese in ostaggio.
Tutto ha avuto origine durante la gara di Super Lig tra i "padroni di casa" dell'Antalyaspor e il Trabzonspor, terminata con il punteggio di 1-1 e disputata domenica 14 gennaio al "Corendon Airlines Park Antalya Stadium" di Adalia. Al 68' l'attaccante israeliano in maglia numero 29 sigla la rete che vale il pareggio della propria squadra. Subito dopo, effettua la propria esultanza mostrando alle telecamere dell'emittente che trasmetteva l'evento una fasciatura al polso sinistro che indossava e sulla quale veniva riportato il testo "100 days - ✡ - 7.10", vale a dire i giorni di durata del conflitto e la data d'inizio dello stesso.
Tra le due cifre veniva riportata una Stella di David, simbolo della religione ebraica presente anche sulla bandiera di Israele. Proprio questo particolare ha scatenato forti reazioni in Turchia. Difatti, pochi minuti più tardi (all'80') Jehezkel veniva sostituito con Zymer Bytyqi dal suo coach, Sergen Yalçın. Al termine della gara, la società dell'Antalyaspor ha preso subito le distanze dall'esultanza del calciatore israeliano, lo ha escluso dalla rosa e lo ha licenziato.
Come se non bastasse, il Ministero di Giustizia con sede ad Ankara ha predisposto un mandato di arresto per il calciatore, avviando un'indagine per "incitazione all'odio" mostrata pubblicamente. Per di più, le autorità del Paese hanno espresso fortissimo disappunto, in quanto Jehezkel avrebbe mancato di rispetto ai valori della Turchia. E' da specificare che lo stesso premier turco, Recep Tayyip Erdogan, si è schierato apertamente al fianco della Palestina e ha definito Israele come "Stato criminale".
Jehezkel ha cercato di difendersi in tutti i modi, proclamando la propria intenzione di non voler inneggiare alla guerra ma di desiderare soltanto la fine del conflitto tra Israele e Palestina.