Intervista esclusiva a Francesco Baiano: “Conte ha carta bianca nel Napoli. Vi svelo il segreto dell’Empoli. Su Fiorentina e Parma…”

Abbiamo realizzato un'intervista esclusiva a Francesco Baiano, che ci ha detto la sua sulle scelte in casa Fiorentina, su come si muoverà nei dettagli Antonio Conte a Napoli, sui segreti vincenti dell'Empoli. Inoltre, ha dato due consigli a Fabio Pecchia per il suo Parma.

Nelle ultime ore abbiamo avuto il piacere di tornare ad intervistare una vecchia conoscenza della nostra Serie A: Francesco, detto Ciccio, Baiano. Molta della sua fama la deve ai 5 anni passati a Firenze con la maglia della Fiorentina, squadra a cui arrivò grazie all’apporto fondamentale di goal e giocate realizzate con il Foggia dei miracoli, targato Zdenek Zeman.

Giocò tre anni anche in Premier League, trovando la rete per 18 volte.

Oggi è allenatore dell’Aglianese, squadra della provincia di Pistoia che milita in Serie D. Segue molto il calcio nostrano ed internazionale, quindi abbiamo voluto rivolgergli delle domande su alcune delle sue ex squadre.

Ciao Francesco Baiano. Quale bomber ti piacerebbe vedere nella Fiorentina?

Si sono fatti tanti nomi: da Pinamonti a Djuric, fino a Retegui. Tutti possono fare comodo alla Viola, ma è difficile da prevedere se ti facciano fare il salto di qualità. Siccome per caratteristiche non ti portano in dote tantissimi goal, devi anche sperare che ti vada bene se vai per un’opzione del genere.

Come giudichi la scelta della società viola di puntare su Palladino?

È una scelta che reputo azzeccata. Si tratta di un allenatore giovane ed ambizioso, che in quasi due anni ha fatto vedere delle cose importanti a Monza.

Prevedi una rivoluzione nella rosa del Napoli per venire incontro al 3/5/2 di Antonio Conte? Oppure si adatterà quest’ultimo alle caratteristiche dei suoi nuovi giocatori?

Mi aspetto che gli facciano una squadra a sua immagine e somiglianza. Un team di lavoro dove lui avrà carta bianca nella scelta dei calciatori. Farà la squadra, insomma, come vuole lui.

Dall’altra parte, però, non dimentichiamoci che il primo Conte lavorava con il 4-3-3 o con il 4-2-4. Solo successivamente, in carriera, ha optato per una difesa a 3. Ma non è un suo dogma. Nessuno gli proibisce di tornare al 4-3-3 nel Napoli.

Anche perché servono difensori forti per giocare a 3. E questi non si trovano facilmente: dal momento che sono incedibili o che devi svenarti per poterli acquistare.

Qual è il segreto dell’Empoli che con pochi soldi e tanta fantasia sul mercato riesce sempre fare delle buone squadre? Ed adesso può risentire dell’addio di Accardi diretto alla Sampdoria?

Non ne risentirà, perché arriverà un direttore sportivo che negli anni ha fatto parlare di sé. Mi riferisco a Roberto Gemmi. Che è un grande non lo dico io, ma i fatti. Arriva un giovane che sa quello che vuole.

Il segreto dell’Empoli sta nella società, che non si fa prendere dalla frenesia se le cose non vanno bene, conscia che la salvezza può arrivare anche all’ultima giornata di campionato. Allo stesso tempo, però, percepiscono il termometro della squadra e sanno qual è il momento di cambiare un allenatore. E poi sono bravissimi ad orientarsi su giocatori da acquistare in possesso di grandi motivazioni. Nel calcio di oggi, non si può prescindere da questo.

Il Parma è in cerca di un portiere: secondo te Chichizola è all’altezza della massima serie? E poi un consiglio a Pecchia, tecnico navigato e vincente in Serie B, ma non con una grande esperienza di Serie A.

Chichizola la Serie A non l’ha mai fatta in Italia, ma in Spagna ed Argentina (quest’ultima da ragazzo) sì. Per me è un buonissimo portiere. È vero che avere un estremo difensore con esperienza ti aiuta, ma non è detto che sia più bravo di lui.

Dare un consiglio ad un allenatore che ha fatto così bene come Pecchia non è facile. Certo la Serie A non è la Serie B, ma al Parma ha un’ottima struttura dietro di lui. I consigli sono due: deve trovare un bomber da almeno 10 goal per la massima divisione. E poi, senza fare tanti discorsi, al primo anno in A devono pensare al concreto e quindi a difendere la categoria senza fronzoli.