Intervista esclusiva a Fulvio Collovati: "Alla Juve occorre del tempo. Conte vorrà stupire con il Napoli. Ottimo l'acquisto di Morata, ma non basta..."
Intervista esclusiva della nostra Redazione a Fulvio Collovati, L'ex difensore, nato in Friuli ma cresciuto sin da piccolo a Milano, iniziò la propria carriera nelle giovanili del club rossonero, con il quale vinse anche uno Scudetto nella stagione 1978/79 e una Coppa Italia nell'edizione 1976/77. Ha militato anche in Inter, Udinese, Roma e Genoa. Ecco le sue dichiarazioni.
Intervista esclusiva della nostra Redazione a Fulvio Collovati. L'ex Campione del Mondo con la Nazionale Italiana di Enzo Bearzot nel 1982 ha rilasciato le proprie opinioni a riguardo di vari club, tra cui quelli che hanno contraddistinto la propria carriera. Ha totalizzato oltre 500 presenze ufficiali tra campionati e coppe, realizzando anche 10 reti in Serie A.
L’Inter neo Campione d’Italia dovrà difendere il 20° scudetto. Sono arrivati nuovi innesti, quali Zielinski e Taremi. C’è il rischio di un appagamento in campionato? Inoltre, la rosa può competere per vincere la prossima Champions League oppure resta il gap rispetto alle altre big d’Europa?
Ogni campionato è storia a sé e il rischio di un appagamento c'è sempre, non soltanto per l'Inter. E' pur vero che quello di Simone Inzaghi è un gruppo consolidato e, secondo me, partirà di nuovo come favorito per vincere anche il prossimo scudetto. Resta un gradino superiore rispetto a tutti gli altri club. Per quanto riguarda la Champions League, è diventata una consuetudine lottare con le squadre spagnole e quelle inglesi. E' un grande punto interrogativo, perché possono esserci diversi imprevisti, come sempre.
In quanti credevano che l'Inter fosse eliminata agli ottavi nell'ultima edizione? Credo in pochissimi, quasi nessuno, nonostante in campionato abbia realizzato numeri di altissimo livello. In campo europeo ci sono gare da dentro o fuori, basta sbagliarne una per annullare un anno di lavoro. Ciò nonostante, l'Inter ha una squadra che può lottare per arrivare fino in fondo e vincere il trofeo. Lo ha dimostrato già due anni fa contro il Manchester City di esserne all'altezza.
L’allenatore del Milan, Paulo Fonseca, ha dichiarato di essere soddisfatto della prima parte di lavoro a Milanello ma ci sarà tanto da lavorare. Quanto valore può portare Morata al Milan e quale campionato si aspetta dai rossoneri?
Il Milan inizia tutto daccapo. Mi sembra che l'impatto di Fonseca con l'intero ambiente sia stata buono. Saranno tante le curiosità da scoprire. Alvaro Morata è stato un ottimo acquisto e può essere un'ottima spalla con Rafael Leão. Naturalmente, una squadra non è composta soltanto dal reparto offensivo e non va dimenticato che il punto debole dei rossoneri, nello scorso campionato, era la difesa. Quest'ultima va rinforzata, se si vuole competere con le altre. Pavlovic sarebbe un buon acquisto, indubbiamente. Anche per il centrocampo c'è bisogno di qualche innesto di qualità. Siamo in piena fase del calciomercato e potrebbero esserci degli arrivi importanti, per cui aspettiamo di vederli.
Il neo allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha dichiarato che il livello della propria squadra non è alto ma medio. E’ un messaggio che può spegnere gli entusiasmi o può incentivare a fare meglio? Quali calciatori potrebbero esaltarsi con il 3-5-2?
Non credo a quest'affermazione di Conte. Dice questo perché, giustamente, vuole tenere tutti in guardia per farli rendere al meglio. Non è da dimenticare, tra l'altro, che il Napoli non avrà gare da disputare nelle coppe europee. Sono rimasti Di Lorenzo e Kvaratskhelia che restano due punti di riferimento; in difesa sono stati acquistati calciatori importanti, quali Buongiorno, Rafa Marín e Spinazzola. E' una delle competitor principali dell'Inter, senza dubbio.
La squadra c'è e Conte è il valore aggiunto dell'intero gruppo. Il neo allenatore del Napoli mantiene un profilo basso e fa benissimo, ma è consapevole che la sua rosa è competitiva e può giocarsela alla pari con tutte. Lui, d'altronde, si porta dietro una grandissima esperienza di allenatore. Potremmo vedere ulteriori innesti e De Laurentiis è sempre pronto a regalare ogni anno un grande colpo di mercato ai suoi tifosi, magari un centrocampista di spicco, essendo andato via Zielinski. Potrebbe andare via Osimhen? Ci sarebbe pronto Lukaku, a quanto pare. Nel 3-5-2 sarà importante il rendimento degli esterni e con i nuovi arrivi si potranno vedere cose molto interessanti.
Thiago Motta alla Juventus, un club che ha l’unico obiettivo: vincere. Qual è il giudizio di Collovati sulla campagna acquisti? Se il neo tecnico non riuscisse a vincere il campionato, sarebbe da considerarsi un fallimento?
Non bisogna dimenticare che la Juventus è arrivata terza nello scorso campionato e fa uno strano effetto vedere che non vince il titolo nazionale da diversi anni. Se Thiago Motta non dovesse riuscire nell'impresa dello scudetto, non ci sarebbe da stupirsi e non lo considererei un fallimento, sarebbe una parola troppo grande. Non darei fretta e tutte le responsabilità al neo allenatore, anche perché c'è stato un profondo cambiamento nella rosa attuale e c'è bisogno del tempo affinché tutti possano conoscersi.
La dirigenza, inoltre, ha portato diversi volti nuovi, a testimonianza che l'organico andava rinforzato e che quello dello scorso anno non ha prodotto i risultati sperati. La Juventus attuale ha diversi giocatori di qualità e avrà come obiettivo di lottare, almeno, per raggiungere le prime tre posizioni. Il centrocampo potrebbe diventare un punto di forza con gli inserimenti di Khéphren Thuram e, in particolare, Douglas Luiz. Ci sono anche diversi giovani interessanti su cui puntare: tra questi c'era proprio Soulè che, però, non è rientrato nei programmi di Thiago Motta. Restano ancora diverse incognite. Va dato il giusto tempo a tutti.
Per Daniele De Rossi è la prima stagione sulla panchina della Roma che inizia dal primo giorno di ritiro. La parola Scudetto resta proibitiva per il club capitolino, secondo Fulvio Collovati?
Credo che il prossimo campionato sarà più equilibrato rispetto allo scorso anno, per cui anche la Roma potrebbe renderlo ancora più avvincente. E' evidente che l'organico, ad oggi, ha un qualcosa in meno rispetto alle pretendenti per lo scudetto. Ci sono state perdite importanti, come quella di Spinazzola e, quasi sicuramente, andranno via Lukaku e Abraham. Arriva Soulé, un ottimo acquisto, ma non basterà. Sarà importante capire quale sarà il rendimento di Dybala, uno che in avanti fa la differenza. E' bello vedere di nuovo De Rossi sulla panchina della Roma, ma dovrà essere supportato da una squadra di qualità. Vedremo se la dirigenza riuscirà a portare nomi di valore per alzare il livello del gruppo. Ad oggi, non è una squadra che può dirsi pronta per provare a vincere il campionato.
Nuova avventura anche per la Lazio. Si riparte con Marco Baroni. Quanto inciderà l’assenza di Ciro Immobile? Zaccagni sarà l’uomo chiave di questa squadra?
L'obiettivo di questa Lazio resta quello di raggiungere un piazzamento nelle coppe europee, credo che non ci siano dubbi su questo aspetto. Se dovessero raggiungere un posto utile per la qualificazione in Champions League, con questo organico, direi che sarebbe il massimo anche per Baroni, il quale reputo che sia un ottimo allenatore. Anche raggiungere l'Europa League o la Conference non sarebbe affatto un risultato negativo, anzi. L'assenza di Immobile si farà sentire ma era destino che le strade si separassero proprio quest'anno. Zaccagni è un buon attaccante, ma dovrà essere supportato in maniera adeguata dai compagni di reparto, naturalmente.
Cessioni importanti, quali Bonaventura e Milenkovic, mentre sono arrivati Pongracic e Kean. La Fiorentina affidata a un allenatore rivelazione dello scorso campionato: Raffaele Palladino. Farà meglio di Italiano, secondo Fulvio Collovati?
Credo che Vincenzo Italiano abbia lasciato un'eredità importante a Palladino. Non bisogna dimenticare che è stato un allenatore che ha portato la Fiorentina a disputare una finale di una competizione europea in ben due occasioni. Grandissimo il rammarico per non averla vinta, ma è stato un risultato non affatto facile da raggiungere. Sul neo allenatore non ci sono dubbi che sia un bravissimo ragazzo, molto giovane e con una prospettiva di carriera che può soltanto crescere. Ha fatto molto bene a Monza, mi auguro per lui che proprio a Firenze riesca a fare questo salto di qualità. Non sarà facile ripetere i risultati visti in Europa, anche perché è arrivato da poco. Bisogna dargli fiducia e tranquillità, ha bisogno di tempo per lavorare bene, così come per i nuovi arrivi.
L’eredità di Ivan Juric al Torino è stata affidata a Paolo Vanoli, un “allievo” di Antonio Conte al Chelsea e all’Inter. Inoltre, c’è uno scozzese per l’attacco granata: Ché Adams. Quale campionato devono aspettarsi i tifosi granata?
Il Torino è in una fase di trasformazione delicata. Quella torinista è una tifoseria sempre esigente e ogni anno le aspettative di vedere qualche risultato speciale c'è sempre. Forse, in tanti speravano di vedere qualcosa di più da Juric, anche se credo che abbia fatto del suo meglio; la dirigenza, inoltre, ha ceduto uno dei migliori elementi della rosa, Buongiorno. Per Vanoli, pur avendo disputato un bellissimo campionato con il Venezia nella passata stagione, allenare il Torino sarà più difficile e delicato. Ci sarà molto da lavorare, non soltanto per lui. Sul nuovo arrivo, ci sarà da attendere le prime gare per valutarlo meglio, anche perché è un elemento completamente nuovo per la Serie A. E' un organico che va rinforzato, se si vuole portare in alto il nome di questo club.
Per Fulvio Collovati anche una stagione trascorsa nelle file dell’Udinese. Anche quest’anno ci sarà da soffrire, come fu fino all’ultima giornata dello scorso campionato?
Sì, secondo me. L'Udinese è da diversi anni che lotta per la permanenza in Serie A e credo che quest'anno il copione possa ripetersi sulla falsariga dello scorso campionato. Faranno tutti tesoro dell'ultima esperienza ma sarà difficile competere, anche quest'anno. Da friulano, oltre che da ex dell'Udinese, spero che le sofferenze per questa tifoseria possano essere ridotte, così come mi auguro migliori risultati per la famiglia Pozzo che ha fatto cose strabilianti per questo club e per l'intero ambiente. C'è stato un ridimensionamento importante che va avanti da anni, pur centrando sempre l'obiettivo prefissato. Il mio auspicio è che a Udine si possano rivedere i risultati di un tempo.
L’ultima squadra in cui Fulvio Collovati ha militato è stata il Genoa. La conferma di Gilardino può proiettare il club ligure al raggiungimento di un posto nelle coppe europee?
Se la dirigenza riuscirà a trattenere tutti i big della rosa, tra cui Retegui e Gudmundsson, il Genoa può pensare a raggiungere l'obiettivo dell'Europa: sarebbe come vincere uno scudetto. Anche l'aver confermato Gilardino vuol dire che c'è l'interesse di portare avanti una continuità di progetto. Nulla di impossibile, come ha dimostrato il Bologna di Thiago Motta, ma non va mai dimenticato che bisogna tenere sempre i piedi ben saldi a terra e lavorare giorno dopo giorno con umiltà, restando tutti compatti, anche se questo organico ha qualità davvero importanti. Poi, il Genoa è un club di blasone e merita di raggiungere un risultato prestigioso. Se si parte bene in campionato, l'entusiasmo della tifoseria potrà fare la differenza anche nel morale della squadra.
Che idea si è fatto Fulvio Collovati sul Como, matricola di questo campionato?
Su questa squadra e su questa dirigenza ci sono gli occhi di tutti, anche perché stanno arrivando nomi di rilievo. La proprietà è una delle più ricche al mondo e sta facendo grandissimi investimenti. Stanno arrivando calciatori di esperienza internazionale, tra cui Varane, ma credo che Fabregas lavorerà su diversi giovani affinché possano diventare i veri riferimenti per il futuro. L'investimento vero del Como è proprio sulla nuova generazione, non a caso ha deciso di puntare su Ali Jasim che tutti saranno curiosi di vedere in campo. Credo che con questa squadra il Como possa salvarsi tranquillamente.
E' stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri. La Redazione ringrazia Fulvio Collovati per l'intervista.
"Grazie a Voi e buon lavoro!"