Intervista esclusiva a Nicola Amoruso: "Juve squadra forte, ma occorre un campione. Conte al Napoli per vincere lo Scudetto. E la Roma di De Rossi..."

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Nicola Amoruso, ex attaccante che ha fatto la fortuna di molti club italiani. Grandi successi, soprattutto, con la maglia della Juventus: 3 volte Campione d'Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa Europea. La Sampdoria è stata la prima squadra in cui ha militato da professionista, riuscendo a vincere una Coppa Italia. Ecco le sue dichiarazioni.

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Nicola Amoruso. L'ex campione, nativo di Cerignola, ha rilasciato le proprie opinioni a riguardo di vari club, tra cui quelli che hanno contraddistinto la propria carriera. Ha totalizzato oltre 350 presenze ufficiali e realizzato 113 reti in Serie A. Inoltre, è stato anche Campione d'Europa nel 1996 con la Nazionale Italiana Under-21 del CT Cesare Maldini.

I successi sportivi più grandi per Nicola Amoruso arrivano con la maglia della Juventus. Si apre una nuova era con Thiago Motta. Quali sono state le impressioni personali sul neo allenatore bianconero, valutando anche i primi giorni di ritiro? Inoltre, quella attuale è una rosa da Scudetto?

Thiago Motta arriva da una stagione strepitosa con il Bologna e pochissimi avrebbero creduto a un successo del genere, con la conquista di un posto in Champions League. Le impressioni sono state molto buone, si è presentato con grande determinazione e consapevolezza delle proprie capacità, sapendo bene che ha scelto di andare alla Juventus soltanto per vincere. Ha accettato questa grande sfida perché sa di poter andare oltre il proprio potenziale e sono certo che saprà farsi valere. Inoltre, è stato un calciatore ad alti livelli in club importantissimi, per cui sa bene cosa vuol dire ricevere la pressione di un ambiente molto esigente qual è quello della Juventus. Naturalmente, essendo arrivato da pochissimo, necessita di tempo per plasmare il gruppo, ma già dai primi giorni di ritiro l'approccio è stato molto positivo con tutti.

La rosa attuale ha un buon livello tecnico, ma è ancora in fase di costruzione. Per renderla ancora più forte e per poter competere al vertice va rinforzata. Sono arrivati acquisti importanti come Khéphren Thuram e Douglas Luiz che daranno una grossa mano, ma credo che nel reparto offensivo sia importante portare in squadra un campione che sappia creare la superiorità numerica ed essere di supporto agli attaccanti già a disposizione. La società, però, sa molto bene cosa fare e cercherà ulteriori nomi di grande qualità, anche per gestire le tante gare tra campionato e coppe. Inoltre, quest'anno mi aspetto di vedere un grande Dusan Vlahovic: ha la vera opportunità per dimostrare tutta la propria forza e credo che con Thiago Motta saprà migliorarsi in tutto.

Una stagione, quella 2000/01, vissuta anche con la maglia nel Napoli. Le sorti del club partenopeo sono state affidate a un grande ex della Juventus che Nicola Amoruso conosce bene: Antonio Conte. Potrà essere l’allenatore del 4° scudetto del Napoli, entro i prossimi 3 anni? Quanto potrà incidere la tifoseria azzurra sul profilo motivazionale nei risultati della squadra?

Conosco personalmente Antonio e so quanta determinazione ha. Ha vinto già tanto e in club tra i più prestigiosi al mondo, non lo dico io ma i numeri in suo favore. Ha sempre avuto una mentalità vincente anche quando era calciatore e l'ha trasferita allo stesso modo nelle vesti di allenatore. Trasmette tanta grinta e tanta adrenalina, proprio quello che occorreva al Napoli dopo una stagione piuttosto complicata e difficile. Il vero colpo di mercato del club partenopeo è stato proprio Conte e va dato grande merito a De Laurentiis per essere riuscito a convincerlo del progetto. Se ha accettato di andare a Napoli è perché lì ha soltanto un obiettivo: quello di vincere. Non credo che sarà un anno di transizione e non è una persona a cui piace soltanto partecipare al gioco: proverà subito a centrare il traguardo dello Scudetto. Metterà la squadra nelle condizioni di scendere in campo per cercare di vincere ogni gara, senza avere timore dell'avversario. Personalmente, sono contento che abbia fatto questa scelta e gli auguro il meglio.

Se la squadra riuscirà subito a ottenere vittorie e a raccogliere punti importanti, entrerà in pochissimo tempo nel cuore dei tifosi del Napoli che danno tutto per vedere la propria squadra vincere. Già dal primo giorno di ritiro si è visto un grandissimo entusiasmo ed è un aspetto molto significativo. Le vittorie possono soltanto rendere tutto più facile, basterà partire bene dalle prime giornate per alimentare quella voglia di riscatto che, pian piano, può fare la differenza nella testa dei calciatori. Napoli è una città unica al mondo, ci sono stato e so quanto i tifosi siano incredibilmente passionali.

Sia per la Juventus che per il Napoli sarà una lotta Scudetto con l'Inter fino all’ultima giornata? Inoltre, crede che siano soltanto queste le squadre accreditate per vincere il campionato?

Attualmente, l'Inter resta la squadra da battere ed è la più completa. L'organico si è consolidato molto bene e l'aver vinto un campionato con un distacco nettissimo ha dato consapevolezza della propria forza. Simone Inzaghi è stato molto bravo nella gestione della squadra ed è riuscito a rendere ancora più forti le individualità, soprattutto Lautaro Martinez che è diventato un attaccante strepitoso. E' stato decisivo anche in "Copa America" con l'Argentina e questo rendimento lo temprerà ancora di più. Rispetto all'ultimo campionato, credo che la lotta Scudetto sarà più equilibrata, con Juventus e Napoli che saranno lì a giocarsela apertamente.

C'è grande curiosità di vedere all'opera il Milan di Fonseca ma, personalmente, mi aspetto una grande Roma. De Rossi si è affermato molto bene l'anno scorso ed è subentrato in un momento piuttosto delicato; stavolta, ha l'opportunità di lavorare programmando tutto dall'inizio, portandosi dietro l'esperienza maturata. Se la società riuscirà a portare anche qualche innesto di valore, credo che i risultati potranno essere nettamente migliori rispetto alla passata stagione. La Roma può essere una graditissima sorpresa tra quelle che lottano per vincere il campionato.

Una breve esperienza anche nel Como per Nicola Amoruso. Grande entusiasmo intorno a Cesc Fabregas e acquisti di rilievo da parte della proprietà, quali Reina, Varane, Dossena e Belotti. E’ azzardato pensare a un piazzamento nelle coppe europee alla prima stagione?

La società non ha avuto paura di fare grandi investimenti, anzi. Ha già dato dimostrazione con la promozione diretta di voler essere una realtà importante nel panorama calcistico italiano. Indubbiamente, i nomi dei nuovi arrivi sono tutti di primo livello ma non è facile riuscire a ottenere subito dei risultati importanti. In città c'è grandissimo entusiasmo, come è giusto che sia. Gli occhi sono tutti puntanti su Fabregas a cui non mancheranno affatto le responsabilità per gestire questi nuovi arrivi. Sarà una bellissima sfida anche per lui, perché ci sono tutte le premesse per fare bene. La proprietà è una tra le più ricche al mondo e vuole far sognare in grande la città di Como. La Serie A, però, resta sempre difficilissima ed è ricca d'insidie, per cui sarà necessario restare sempre con i piedi per terra pur disponendo di calciatori di una certa esperienza.

Venti presenze con la maglia del Torino nel 2008/09. Si riparte da Paolo Vanoli ma alla cessione di Buongiorno al Napoli si potrebbe aggiungere, probabilmente, quella di Ilic allo Zenit San Pietroburgo. I tifosi granata hanno di cui preoccuparsi per il futuro?

Il Torino ha ricevuto un'offerta importantissima per Buongiorno, alla quale non poteva dire di no. Si tratta di circa 40 milioni di euro, una cifra di rilievo che potrà essere molto utile per investire sul mercato. Mi aspetto di vedere nomi che siano all'altezza di questo club, anche perché i tifosi del Toro, dopo diverse annate di sofferenza, meritano soddisfazioni importanti. Il Presidente Cairo mi è sembrato sempre oculato nella scelta dei calciatori da acquistare e sono sicuro che saprà farlo anche quest'anno. La fase di calciomercato è ancora lunga e nel vivo, per cui si attenderà di vedere qualche rinforzo di qualità.

Vanoli è un allenatore molto preparato ed una persona di grande equilibrio. A Venezia si sono viste cose davvero interessanti e ha saputo esprimere un calcio molto efficace. In un club come il Torino darà il massimo, perché è un'occasione importante per la sua carriera. L'eredità di Juric è molto pesante, è stato un allenatore che ha dato una forte identità alla squadra ed ha sempre dimostrato grande forza d'animo, essendo lui un combattente per natura. Il neo allenatore granata, però, farà molto bene e saprà farsi valere. Sono fiducioso per lui e per la stagione del Torino.

Nel finire di carriera, Nicola Amoruso approda al Parma per un breve periodo. Prima uscita stagione contro il Lugano in cui la squadra di Pecchia è uscita sconfitta per 3-1. Ci sarà da soffrire per i tifosi gialloblù in ottica salvezza?

Le amichevoli estive lasciano sempre il tempo che trovano, per cui non mi lascerei impressionare dal risultato della prima uscita stagionale. Si sa che agli inizi del precampionato le gambe sono ancora imballate e i ritmi di lavoro sono difficili da smaltire subito. Il Parma ha un gruppo molto giovane ma aver confermato Pecchia può rivelarsi un vantaggio, perché ripartirà con gran parte dell'organico che è riuscito a ottenere un risultato che ha sorpreso in tanti. Vincere la Serie B non è mai una cosa facile ma il gruppo è ben consapevole che la massima serie resta estremamente ardua, perché avrà diverse concorrenti che lotteranno per la salvezza fino all'ultima giornata. Non è da escludere che possa rivelarsi una sorpresa, perché l'entusiasmo di una promozione può essere un fattore determinante per dimostrare, ulteriormente, il proprio valore.

Ultima squadra nelle vesti di calciatore per Nicola Amoruso è stata l’Atalanta. Passi da gigante per la “Dea” di Gasperini, culminati con il trionfo nell’ultima Europa League. A Bergamo è esagerato pensare a uno Scudetto?

Fa sempre un grande effetto pronunciare la parola Scudetto, specie per un club che non l'ha mai vinto. Sognare per tutti i tifosi è lecito e quelli dell'Atalanta hanno visto dei risultati concreti e di grandissimo prestigio. La testimonianza è stata la vittoria storica dell'Europa League ma si è arrivati a questo traguardo dopo anni di duro lavoro e di grandi investimenti. La notizia più importante è stata la riconferma di Gasperini, l'uomo giusto per Bergamo. E' un allenatore che ha da dire ancora molto e che ha sempre le idee chiare. La rosa è di qualità e lo ha dimostrato con i risultati.

Anche quest'anno mi sembra che la proprietà voglia portare nomi importanti da aggiungere ad un organico già ben strutturato. Resta una società modello, non soltanto in Italia. Non so se può essere esagerato pensare di diventare Campioni d'Italia ma l'Atalanta è diventata una big già da qualche anno ed è quella che può permettersi meno pressioni rispetto alle altre che sono sempre chiamate a vincere. Se accadesse, sarebbe una cosa bellissima per tutto il calcio italiano.

Amoruso inizia la propria carriera da professionista nella Sampdoria, vincendo anche una Coppa Italia. In quella attuale, Massimo Coda sarà il nuovo attaccante di riferimento, mentre la difesa vedrà l’arrivo di Lorenzo Venuti dal Lecce; confermate anche individualità quali Audero, Depaoli e Yepes. Con questi nomi la Sampdoria è tra le favorite alla promozione diretta in Serie A?

Pirlo ha vissuto un inizio difficile perché non è riuscito subito a calarsi nell'ottica di un campionato di Serie B che è differente dalla Serie A; da persona intelligente, ha saputo rimediare piuttosto bene nel corso della stagione, riuscendo a cambiare prospettiva rispetto a quando era sulla panchina della Juventus. Di sicuro, farà tesoro dell'esperienza vissuta nella passata stagione per evitare complicazioni, perché sarà utile pensare di far giocare la squadra con un calcio concreto, senza badare troppo ai preziosismi. In Serie B si corre moltissimo e sarà importante essere forti sul profilo atletico più che su quello tecnico. Se punterà alla semplicità, con i giocatori di esperienza di cui dispone, la Sampdoria può essere tra quelle favorite per andare in A.

Quanto sono state importanti il Perugia e la Reggina? E qual è stato l'allenatore che ha dato il maggiore contributo nella carriera di Nicola Amoruso?

Sono state due esperienze differenti ma entrambe bellissime. A Perugia ho trovato Carlo Mazzone, un allenatore di cui tutti conoscono le qualità umane e che ricorderò sempre con immenso affetto. La Reggina è stata l'esperienza calcistica più intensa e ho ottenuto grandi soddisfazioni in questa splendida città.

Tutti gli allenatori sono stati d'insegnamento. Oltre a Mazzone, ho avuto anche la fortuna di essere allenato da Carlo Ancelotti, seppur per poco tempo, ma direi che Marcello Lippi è stato strepitoso sotto tutti i punti di vista. Per me, resterà il numero uno.

E' stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri. La Redazione ringrazia Nicola Amoruso per l'intervista.

"Grazie a Voi e buon lavoro!"