Intervista esclusiva a Paolo Sciaccaluga: "Il Genoa ha margini per migliorare. Mantova può essere la sorpresa. Avellino e Catania favorite per vincere la C"
Intervista esclusiva della nostra Redazione a Paolo Sciaccaluga, ex calciatore di Siena e Ravenna, oltre che di Mantova, Crotone e Pavia. E' cresciuto nelle giovanili della Sampdoria, per poi vivere esperienze importanti tra Serie C2 e Serie B. Nel proprio palmarès annovera due campionati vinti in Serie C1: il primo con il Siena nella stagione 1999/2000, il secondo con il Ravenna in quella 2006/07. Ecco le sue dichiarazioni.
Intervista esclusiva della nostra Redazione a Paolo Sciaccaluga. L'ex calciatore ha rilasciato le proprie opinioni a riguardo di vari club, tra cui quelli che hanno contraddistinto la propria carriera: Siena e Ravenna. Inoltre, ha totalizzato 97 presenze in Serie B, realizzando tre reti. Diversi i temi trattati, dalla Serie A fino al campionato riservato ai Dilettanti. Pur essendo cresciuto nelle giovanili del club "Blucerchiato", è un grande tifoso del Genoa.
Paolo Sciaccaluga è cresciuto nelle giovanili della Sampdoria. Il club “blucerchiato” si è aggiudicato l’acquisto di Massimo Coda. Cosa ne pensa di questa operazione di mercato e, in prospettiva Serie B, dell’attuale organico di Andrea Pirlo?
Fa un certo effetto vedere Massimo Coda con la maglia della Sampdoria, essendo stato un calciatore importante del Genoa fino a due stagioni fa; resta, comunque, un'operazione di mercato significativa, perché la società si è aggiudicata un attaccante di grande esperienza. E' vero che la sua età è prossima ai 36 anni e sarà più complicato gestire le forze fisiche, ma la Serie B è diventato il suo "habitat" naturale, per cui sarà soltanto un valore aggiunto per questa squadra. Aver preso lui è un segnale netto che la società proverà a centrare l'obiettivo diretto della Serie A.
Il vissuto dello scorso anno aiuterà, in particolare, Andrea Pirlo a commettere meno errori che potevano costare caro nei primi tempi; anche i problemi societari hanno reso tutto più difficile all'inizio, ma l'intero organico si è dimostrato all'altezza grazie alla tenacia del proprio allenatore, il quale è stato bravo a gestire progressivamente le difficoltà. I Playoff sono stati la dimostrazione che il gruppo ha delle qualità importanti, un dato per prendere consapevolezza che si può andare oltre questo risultato raggiunto.
Paolo Sciaccaluga è un tifosissimo del Genoa. Si prosegue con la conferma di Gilardino e il club intende intrattenere calciatori importanti, tra cui Gudmundsson. Questo vuol dire che c’è l’intento di raggiungere traguardi più prestigiosi, quale un piazzamento nelle coppe europee? Potrebbe emulare il Bologna di Thiago Motta?
Gilardino ha fatto un lavoro straordinario in questi due anni. Essere l'allenatore del Genoa non è mai facile, perché tutti conoscono il blasone di questa piazza che è molto esigente, con un pubblico straordinario e uno stadio sempre pieno. Si è imposto con qualità già nell'anno in cui fu centrata la promozione in Serie A, per poi confermarsi alla grande lo scorso anno con quei 49 punti che gli hanno permesso di battere anche il record ottenuto da Gasperini. Inoltre, la società attuale (777 Partners, ndr) ha una forte solidità, nonostante si stia avviando un ridimensionamento per far quadrare i bilanci. Se resteranno i big, come appunto Gudmundsson e Frendrup, e verrà confermato gran parte dell'organico, i tifosi genoani possono sognare in grande.
Nella storia del Genoa, proprio Gasperini e Bagnoli hanno dato dimostrazione di come si possano ottenere risultati importanti con un gruppo di calciatori cosiddetti "semisconosciuti" per migliorarli con la cultura del lavoro. Gilardino ha le potenzialità per fare lo stesso percorso ed è giusto pensare soltanto a ottenere margini di miglioramento. Se si lavora restando uniti e concentrati, si possono ottenere bellissime soddisfazioni. Mi auguro di cuore che il Genoa possa vedere presto traguardi prestigiosi, come lo è stato di recente per il Bologna di Thiago Motta.
Una stagione sportiva, quella del 1998/99, con la maglia del Mantova. Il club virgiliano è di nuovo in Serie B, con la riconferma di Davide Possanzini. Quale campionato si prospetta per i lombardi?
E' stata un'impresa storica quest'ultima promozione in Serie B, se si pensa che appena un anno prima il Mantova era retrocesso per poi essere ripescato. Credo che nemmeno il più ottimista dei tifosi potesse pensare di vedere la propria squadra al primo posto del campionato al termine della stagione. E' stato un trionfo di Davide Possanzini che ha creato un qualcosa di straordinario. Conosco bene la città e ho bei ricordi, è un ambiente sano per poter fare un calcio di qualità. La conferma dell'allenatore e dell'organico può essere un importante vantaggio per fare un ottimo campionato, come lo è stato per il Catanzaro di Vincenzo Vivarini lo scorso anno. Iniziare la stagione con un gruppo che già si conosce può essere prezioso per partire subito bene. Naturalmente, la Serie B è un campionato sempre molto insidioso e difficile, per cui sarà necessario inserire nella rosa qualche innesto che aumenti la qualità. Ci sono tutti i presupposti per fare un bel campionato e non è da escludere che possa essere la lieta sorpresa.
A proposito del campionato cadetto, cosa si aspetta di vedere Paolo Sciaccaluga dalla prossima Serie B? In particolare, quali club inserirebbe tra le candidate alla promozione in Serie A?
Anche per i club più blasonati è sempre difficile riuscire a ottenere risultati importanti, perché nel campionato di Serie B le neopromosse dalla C possono dire la propria ed essere quelle "mine vaganti" per mettere in difficoltà chiunque. Ci sono tante incognite, pur volendo rispettare delle griglie di partenza; è facile pensare che quelle retrocesse dalla Serie A siano le più accreditate ma non è affatto una cosa scontata. Credo che il Frosinone, in virtù dei trascorsi degli ultimi anni, proverà senz'altro a tornare in massima serie; tra le candidate principali, inserisco il Palermo che riparte da un allenatore che conosco bene e di cui ho stima, Alessio Dionisi, oltre che dal desiderio della proprietà che ha fatto e sta facendo investimenti importanti per rivedere la Serie A dopo tanti anni.
Aggiungo la Sampdoria di Andrea Pirlo che sarà desiderosa di riscatto e proverà in tutti i modi a ottenere la promozione diretta. Lo stesso Catanzaro proverà a ripetersi, anche se la partenza di Vivarini potrà avere ripercussioni importanti, come non escludo che vogliano riscattarsi il Sassuolo e la Salernitana. Resta un campionato sempre insidioso, per cui non ci sarebbe da meravigliarsi se uscisse qualche nome che non viene menzionato tra i favoriti.
Il 1999 è un anno importante per Paolo Sciaccaluga, in quanto conquista una storica promozione in Serie B con il Siena. Che effetto fa vedere il suo ex club militare nel Campionato Dilettanti? Quali sono le cause per le quali nella città toscana non si riesce più a emergere ad alti livelli da un decennio?
Quell'annata fu strepitosa e regalammo una gioia immensa a un'intera città che vide la Serie B dopo circa 50 anni dall'ultima volta. Partimmo forte e riuscimmo a mantenere il primo posto per tutta la stagione, consolidandolo con una giornata di anticipo. Oltre che ai protagonisti in campo, il merito va ripartito con l'allora società presieduta dal grande Paolo De Luca e dalla Monte dei Paschi, un binomio fortissimo che tre anni più tardi portò alla storica promozione del Siena in A. Funzionava tutto alla grande, erano anni gloriosi. Da quando sono sorti i problemi legati alla MPS, il progetto Siena è collassato. E' stato un grande shock per tutto l'ambiente.
Gli ultimi anni sono stati davvero difficili e una città qual è Siena non avrebbe meritato sorti del genere. Tra vari fallimenti societari è stato un autentico calvario. Si sta cercando di ripartire nuovamente con piccoli passi ed è già importante che si cominci dalla Serie D, dopo aver superato l'Eccellenza Toscana. Vedere, tuttavia, il nome del Siena in un campionato che resta difficilissimo e di tutto rispetto fa un certo effetto. Una realtà del genere meriterebbe, quantomeno, di giocare in Serie C. Spero possa essere l'anno giusto per risalire ulteriormente la china.
Una brevissima esperienza anche a Crotone per Paolo Sciaccaluga. Il presidente del club pitagorico, Giovanni Vrenna, ha dichiarato: “Questa categoria è una palude. Io sono il primo a voler vincere, ma non deve essere un obbligo”. Resta saggio moderare le ambizioni, nonostante l’approdo di Emilio Longo dopo un importante campionato con il Picerno?
Condivido a pieno le parole del Presidente Vrenna. La Serie C è un campionato difficilissimo, perché ci sono tante società che hanno una tradizione calcistica importante e sono tutte desiderose di riscattarsi. Non bisogna mai dimenticare un aspetto: soltanto una squadra riuscirà a vincere. Anche se per poco tempo, ho giocato a Crotone e conosco bene la proprietà, oltre che l'intero ambiente. E' stato fatto un lavoro immane, riuscendo a portare le migliori squadre del panorama italiano grazie alla Serie A conquistata in due occasioni. Ritrovarsi dalla massima serie alla C nel giro di due anni è stato un colpo durissimo dal quale è sempre molto arduo ristabilirsi. Non dubito che la squadra proverà a fare di tutto per tornare in Serie B ma bisogna restare sempre cauti.
Emilio Longo ha fatto molto bene con il Picerno ma allenare il Crotone sarà ben altra cosa. Tutti gli allenatori sognano di vincere e sarà lo stesso anche per lui. Ha lavorato molto bene nella passata stagione e ha dimostrato di saperci fare.
Girone C di Serie C ricco di nomi di blasone. Quali sceglierebbe tra quelli in lotta per vincere il campionato?
Il Girone C assomiglia sempre di più a una B2. Basta leggere i nomi dei club che sono in lista per comprendere le difficoltà di questo campionato. Tra le candidate al primo posto seleziono due squadre: il Catania, che è reduce da un'annata bizzarra ma proverà a riassestarsi e a partire forte proprio in virtù di quest'ultima esperienza, rischiando i Playout per poi vincere la Coppa Italia; poi, l'Avellino, una società che ha fatto già grandi investimenti per allestire una squadra dalla quale tutti si aspettavano grandi risultati. Pazienza è un buon allenatore e vorrà rendersi subito protagonista. La città irpina merita ampiamente di occupare un posto importante nella Serie B.
Belle soddisfazioni soprattutto nel Ravenna, dove Paolo Sciaccaluga ha militato per cinque stagioni, ottenendo anche una promozione in B nel 2007. Nuova presidenza con un giovanissimo Ignazio Cipriani, affiancato da Ariedo Braida che non ha bisogno di presentazioni. Il patron ravennate ha dichiarato di voler portare il Ravenna in Serie A. Quanto crede a queste parole?
Conosco benissimo Ravenna, città che mi ha regalato grandi soddisfazioni e alla quale resto tuttora molto affezionato. Con il mister Massimo Gadda è stato fatto un lavoro di alto profilo. Siamo arrivati primi, a pari merito con il Carpi, anche se gli episodi legati alla Pistoiese hanno inciso sull'esito finale del campionato. Effettivamente, è stato un grandissimo rammarico per tutti. Quello di Cipriani (nipote di Raul Gardini, ndr) è un nome molto importante che ha portato entusiasmo all'intera città. Le aspettative, naturalmente, sono alte e comprendo la voglia di emergere il prima possibile ma bisogna programmare il percorso un passo alla volta. La Serie D somiglia alla vecchia C2, perché il livello è più vicino al professionismo che a quello dei dilettanti. Sarà difficilissimo ottenere la promozione in Serie C ma c'è voglia di fare ancora meglio della passata stagione. Pensare alla Serie A riempie d'orgoglio ma bisogna guardare alla realtà, senza illudersi.
Il nome di Braida è una garanzia per questa dirigenza. Tutti conoscono il suo passato e la sua esperienza nel mondo del calcio sarà preziosissima per dare al Ravenna il giusto prestigio. E' conosciuto e rispettato da tutti. Darà, di certo, tantissimi consigli per indirizzare al meglio questo club. Essendo un uomo che ha fatto parte di quel Milan che ha fatto la storia, potrebbe anche compiere un percorso simile a quello di Adriano Galliani con il Monza. Se così fosse...
E' stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri. La Redazione ringrazia Paolo Sciaccaluga per l'intervista.
"E' stato un grande piacere per me! Grazie a Voi!"