Intervista esclusiva a Paolo Condò: “Vi racconto il mercato di A. Conte-ADL: rapporto solido. Lautaro una bandiera, ma…”

Paolo Condò ci ha raccontato il calciomercato di Serie A: il domino Nico Gonzalez-Gudmundsson, la situazione del Genoa, l'intrigo Koopmeiners, il rapporto tra Conte e De Laurentiis, le scelte delle due squadre romane, il rinnovo di Lautaro Martinez con l'Inter.

Nelle ultime ore abbiamo raggiunto, in esclusiva, Paolo Condò (una delle firme più importanti del giornalismo sportivo italiano).

Oggi collaboratore de “La Repubblica”, ha scritto 36 anni per “La Gazzetta dello Sport”. È Prima Firma dello studio della Uefa Champions League di Sky Sport.

Con lui abbiamo parlato dei tanti incastri di calciomercato che ci saranno da qui alla fine del mercato estivo, programmata per il 30 agosto a mezzanotte.

Ciao Paolo Condò. Il domino di mercato che vede protagonisti in queste ore Nico Gonzalez e Gudmundsson andrà in porto, secondo te?

In qualche modo sì. Gudmundsson finirà alla Fiorentina, mentre Nico Gonzalez alla Juventus o, se questa acquisterà Koopmeiners, lo “lascerà” all’Atalanta.

Il Genoa ha fatto registrare il proprio record assoluto di abbonamenti, con oltre 28000 tessere. Fossi un tifoso del Grifone saresti preoccupato per le vicende di Retegui e Gudmundsson?

Leggi anche:  Intervista esclusiva a Paolo Bertolucci: “Sinner-Alcaraz duopolio che durerà almeno tre anni. L’Italia stravincerà nuovamente la Coppa Davis. Su Djokovic e Cobolli…”

Beh, un pochino sì. Anche al posto di Gilardino sarei preoccupato. Però, Vitinha è un giocatore potenzialmente titolare e può fare una stagione piena interessante, da protagonista. Ovvio che mi aspetto che il Genoa compri almeno un elemento forte davanti e lo aggiunga al suo reparto avanzato.

Parliamo del Napoli e del suo allenatore Antonio Conte. Le dichiarazioni (un po’ a mettere le mani avanti) sui paletti che la società ha nei costi dei cartellini, negli ingaggi e sul fatto che gli azzurri non giocheranno le coppe europee, quindi fanno fatica ad attrarre nuovi campioni in rosa, non rischiano di rovinare presto il rapporto con Aurelio De Laurentiis?

Beh, quelli che ha citato Conte sono dei dati oggettivi. Certo è che, sia lui che il presidente, si aspettavano entrambi una cessione più facile di Osimhen, così da sbloccare in una certa maniera anche il mercato in entrata. C’è da dire, poi, che il giorno dopo tali dichiarazioni erano insieme in barca ad Ischia; quindi, il rapporto mi sembra ancora solido.

Non credo che le sue parole portino ad un inizio di discussioni con ADL, ma avevano il solo scopo di reclamare calma con le aspettative, nei confronti dei tifosi del Napoli.

Leggi anche:  Intervista esclusiva a Paolo Bertolucci: “Sinner-Alcaraz duopolio che durerà almeno tre anni. L’Italia stravincerà nuovamente la Coppa Davis. Su Djokovic e Cobolli…”

Se fossi un dirigente dell’Atalanta, come ti comporteresti con Koopmeiners?

Non scenderei in nessun modo dai 60 milioni come prezzo per autorizzare la cessione, o al massimo fino a 55.

Questo è un mercato che negli ultimi giorni vedrà delle offerte per Chiesa, Osimhen, Koopmeiners inferiori ai valori effettivi di tali calciatori. Io non mi farei prendere per la gola, in particolare per il giocatore dell’Atalanta che ha anche un contratto lungo (fino 2027).

Non puoi dichiarare incedibile un calciatore che vuole andare via. Se lo vendi, però, devi sempre farlo alle condizioni della società, e non in base ai desiderata dell’atleta.

Ci dai un giudizio sulle due romane. I giallorossi hanno speso tanto, i biancocelesti hanno deciso di aprire un nuovo progetto giovani con Marco Baroni.

La Lazio, con la cessione Milinkovic-Savic dello scorso anno e con gli addii di Felipe Anderson, Luis Alberto ed Immobile in questo, ha deciso di aprire una pagina nuova ed era il momento giusto per cominciarla. Perché per quei giocatori si tratta dell’inizio di una parabola discendente.

Leggi anche:  Intervista esclusiva a Paolo Bertolucci: “Sinner-Alcaraz duopolio che durerà almeno tre anni. L’Italia stravincerà nuovamente la Coppa Davis. Su Djokovic e Cobolli…”

Anche la Roma sta attuando una rivoluzione e sono curioso di sapere come andrà a finire con Dybala. D’altronde, questo è il primo anno che i paletti della Uefa sul mercato sono stati allentati per i comportamenti virtuosi adottati dalla stessa società giallorossa. Da Soulé in poi, le ambizioni della Roma sembrano davvero cresciute molto.

Il rinnovo di Lautaro Martinez dimostra che diventare una bandiera è possibile, anche nel calcio di oggi?

Sì, è possibile. Ma quando non devi rinunciare a troppo, a livello di successi di squadra e di soldi. L’Inter, infatti, paga bene Lautaro (9 milioni di euro all’anno, ndr) ed ha disputato una finale di Champions appena un anno fa.

Berardi se non va via neanche quest’anno, allora può essere un’eccezione vera alle nuove regole sulle bandiere. Oggi casi come quelli di Antognoni e Totti non sarebbero mai possibili. Voglio dire che è più facile diventare delle bandiere dell’Inter, del Milan e della Juventus, piuttosto che farlo in squadre come Fiorentina e Roma.