Intervista esclusiva ad Aldo Serena: “Juve e Napoli come anti Inter, attenzione alla Viola. Su Frattesi e il Milan…”
L'ex attaccante Aldo Serena ci ha detto la sua sul mercato estivo della Serie A da poco concluso, sulla Juventus di Thiago Motta, sul Napoli di Conte, sul Torino, sulla Fiorentina, sull'Inter, su Davide Frattesi e sulle scelte in attacco del Milan di Fonseca.
Nelle ultime ore abbiamo raggiunto, in esclusiva, Aldo Serena, ex attaccante di primo piano degli anni ’80 e ‘90 della nostra Serie A. Ha militato, tra le altre squadre, nel Milan, nell’Inter, nella Juventus e nel Torino.
Da molti anni è un opinionista sportivo stimato e riconosciuto ed a lui abbiamo chiesto un parere sulle questioni più seguite dell’attuale periodo calcistico.
Salve Aldo Serena. Qual è il colpo di mercato più decisivo o impattante chiuso in questa finestra estiva?
È una domanda di non facile risposta. A pensarci bene direi comunque un allenatore e per la precisione l’arrivo di Thiago Motta alla Juventus.
Quale sarà, secondo lei, l’anti Inter per eccellenza di questa Serie A?
Per me sono due e per motivi diversi. Mi riferisco a Juve e Napoli.
La prima perché ha fatto una campagna acquisti di rinnovamento in funzione del gioco e delle idee proprio di Thiago Motta. L’ex tecnico del Bologna è stato accontentato su tutto, ovviamente per quello che era possibile, con un dispendio notevole di risorse economiche.
Il Napoli per Conte e per il fatto che non gioca le coppe. E questo secondo fattore è importante per l’allenatore pugliese, che lavora tanto a livello fisico, atletico e tattico. E quindi avere tutta la settimana a disposizione per preparare un solo impegno rappresenta un bel vantaggio.
Quindi Juventus-Napoli di sabato 21 settembre diventa già un primo banco di prova significativo per entrambe le compagini?
Sì, il match ci fornirà i primi indizi per la lotta scudetto di questa stagione.
Il Torino di Vanoli è partito alla grande, nonostante due cessioni eccellenti (i nazionali Buongiorno e Bellanova): può essere la sorpresa del Campionato o vede meglio qualche altra squadra come outsider?
Prima dell’inizio della stagione avrei detto la Fiorentina perché Palladino ha idee, allo stesso tempo, moderne e concrete. E, poi, per la campagna acquisti che ha garantito, almeno in avanti, un parco giocatori di assoluto valore, in attesa di poterci gustare Gudmundsson.
Ho riveduto adesso un po' il mio pensiero, ma esso resta sospeso perché con l’islandese in campo può diventare davvero, la Viola, una squadra molto interessante.
Come rivelazione, anche il Torino è da considerare, magari nella coda delle posizioni europee.
Frattesi, il giocatore più decisivo attualmente della nostra Nazionale, non riesce a diventare un titolare fisso nell’Inter: è più segnale del fatto che i nerazzurri abbiano un rosa fortissima o più testimonianza che l’Italia sia una squadra meno competitiva di quella di qualche tempo fa?
L’Inter ha una rosa fortissima, che quest’anno a centrocampo ha aggiunto anche Zielinski. Frattesi, però, è un giocatore di livello internazionale.
Diciamo che gli allenatori di un tempo, che forse sono un po’ fuori moda, facevano giocare sempre tutti i più bravi, scendendo a dei compromessi. Mi viene in mente anche Ancelotti che inserisce più campioni possibili in squadra, mettendo alcuni di loro magari in posizioni non propriamente ideali.
In tale ottica, io proverei Frattesi, a destra, come quinto di centrocampo.
Fosse in Fonseca, punterebbe su Morata o Abraham come titolare, al di là che giocheranno entrambi e, magari, anche insieme perché la stagione sarà ricchissima di impegni?
Io punterei (riflette, ndr) su Morata. Abraham forse non fa tantissimi gol, ma ha grande capacità di mandare i trequartisti in porta, ed il Milan ne ha molti di giocatori che potranno beneficiare di tale situazione. Però nell’attacco della profondità, nella visione collettiva di squadra, se sta bene, lo spagnolo ha qualcosa in più, anche dal punto di vista realizzativo.
Nella nuova Juventus di Thiago Motta, quanto pensa che possa essere decisivo un calciatore come Nico Gonzalez?
La Juventus ha diversi esterni di assoluto valore, con caratteristiche variegate, da ruotare anche in base agli avversari. Nico Gonzalez è un calciatore bravissimo a rientrare per tirare o per mettere dei cross interessanti, oltre ad essere uno dei migliori interpreti nel fondamentale del colpo di testa.
Per questo Vlahovic e l’argentino insieme in area di rigore rappresenteranno un bel problema per le difese avversarie. L’attenzione costante che di solito si procura il serbo si allenterà, perché ora saranno due gli avversari molto pericolosi da dover controllare.