Intervista esclusiva a Stefano Casale: "Il Lecce si tenga stretto Dorgu. La Sampdoria sta diventando squadra unita. Credo che la Reggina…"

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Stefano Casale. L'ex calciatore ha rilasciato le proprie opinioni a riguardo della squadra con cui ha debuttato in Serie A, il Lecce. Proprio con la maglia del club salentino, ha collezionato 32 presenze totali e realizzato 4 reti nella Serie A 1997/98. Anche 217 presenze e 25 reti nel trascorso in Serie B. Ottenne tre promozioni in massima serie, di cui l'ultima con la maglia della Reggina.

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Stefano Casale. L'ex calciatore ha espresso le proprie opinioni anche sull'attuale club con cui esordì da professionista, il Foggia, oltre che sulla prima parte di campionato delle sue ex squadre che militano attualmente in Serie B: Catanzaro, Cosenza e Sampdoria. Non potevano mancare osservazioni interessanti a riguardo del Lecce di Luca Gotti.

Stefano, buonasera. La ringraziamo per essere con la nostra Redazione.

Dopo quattro sconfitte consecutive, il Lecce torna alla vittoria in campionato. Quali sono le considerazioni di Stefano Casale sulla prestazione della squadra di Gotti contro il Verona e, complessivamente, dall'inizio di questa stagione?

Il Lecce sta giocando uno dei campionati più difficili al mondo e lo sta facendo con grande dignità. L'obiettivo è la permanenza, tanto scontato da affermare quanto difficile da ottenere, perché in ogni stagione ci sono continui cambiamenti nella rosa e le incognite sono sempre tante. Difatti, si sono inseriti diversi volti nuovi, oltre che molto giovani, una scelta bella ma rischiosa. C'è da dire che il merito va dato sempre allo staff dirigenziale di questa società, tra cui Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera, due figure che stanno facendo un grandissimo lavoro e che non hanno bisogno di presentazioni. Anche sul profilo finanziario questa società riesce sempre a tenere il "segno più", una condizione importantissima per dare serenità all'intero ambiente, per cui grande riconoscimento va dato a Sticchi Damiani. La Serie A è un grandissimo vanto che questa città ha la fortuna di vivere e non può perdere di vista, deve essere preservata il più a lungo possibile.

L'organico si sta comportando in maniera soddisfacente, ben sapendo che c'è tantissimo da migliorare sotto tutti gli aspetti. Anche se si è molto giovani, non è detto che non si sia già pronti per affrontare delle sfide ardue, anzi. Dorgu e Banda sono un esempio, specialmente il primo sta facendo ben sperare per il prosieguo. La gara contro il Verona andava assolutamente vinta e, meritatamente, sono arrivati questi tre punti che danno tanto entusiasmo in vista delle prossime gare, oltre che per la classifica. Si poteva anche giocare male, ma l'importante era portare via la vittoria. Sono contento che Luca Gotti sia rimasto, nonostante tante cattive voci sul suo futuro, perché ritengo che sia davvero la persona giusta nel posto giusto. Sta portando avanti un percorso che è pieno di insidie, ma lui sa bene cosa fare, specie durante i periodi in cui i risultati non arrivano. Merita di essere lasciato tranquillo, non di essere messo sempre in discussione ogni qual volta c'è una sconfitta.

Diversi accorgimenti di natura tattica da parte di Luca Gotti da inizio stagione, fino al 4-3-3 visto contro il Verona, con il tridente Dorgu-Krstovic-Banda. E' il sistema di gioco più adatto a questo Lecce, secondo Stefano Casale?

I risultati non arrivano soltanto tenendo tanti giocatori forti ma creando una squadra equilibrata. Sì, credo che questo 4-3-3 sia quello che determina l'equilibrio tra i reparti, piuttosto bilanciati dalle caratteristiche dei calciatori che il Lecce possiede, specialmente nella linea d'attacco con due esterni veloci, come Dorgu e Banda, e una punta centrale di riferimento che sa occupare bene lo spazio in area, cioè Krstovic, con quest'ultimo che è proiettato a fare un'ottima carriera. Banda è un buon calciatore ma Dorgu è quello che mi piace di più.

Bologna-Lecce, Lecce-Empoli e Venezia-Lecce. Queste tre gare saranno il primo vero "spartiacque" della stagione del club salentino?

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Se non sono tre gare determinanti per il futuro del Lecce, poco ci manca. Non c'è dubbio che possano dire tanto sulla tenuta della squadra in questo campionato, considerando che con Empoli e Venezia si tratta di veri scontri diretti per la salvezza. Tra tutte, la più insidiosa ritengo sia quella con l'Empoli, nonostante la si giochi in casa, perché mi sembra una squadra in salute e con buone individualità, oltre ad avere un allenatore concreto che conosce molto bene l'ambiente di Lecce. Non c'è tanto da ragionarci su, occorre fare punti in queste gare se si vuole pensare ad avere un po' più di tranquillità in classifica, pur restando tutte difficilissime da affrontare.

Patrick Dorgu, è diventato l'oggetto del desiderio di diversi allenatori, tra cui Antonio Conte che ha sussurrato qualcosa all'orecchio del calciatore danese nella recente sfida di Napoli. Se fosse Stefano Casale a decidere, lo venderebbe già a gennaio in cambio di un'offerta allettante?

No, aspetterei fino al termine della stagione e lascerei perdere qualsiasi trattativa di mercato che lo riguardi. E' molto importante questo giovanissimo per il Lecce e, anche se il prezzo dovesse essere subito molto conveniente, spero che la società non si faccia condizionare da eventuali proposte. Al termine del campionato si potranno fare valutazioni più tranquille. Spero che Dorgu giochi il campionato per intero in questa squadra, perché sarà molto importante per la sua maturità calcistica. Anche per i futuri campioni, le squadre "piccole" come il Lecce sono indispensabili per formarsi e crescere sotto tutti i punti di vista, specie sul profilo del temperamento.

Il presidente, Matteo Manfredi, ha dichiarato di recente che la Sampdoria ha la precisa volontà di salire in Serie A. Dopo la gara contro il Cittadella, Stefano Casale è del parere che la squadra di Sottil sia all'altezza di soddisfare l'obiettivo prefissato dal suo patron?

La qualità della rosa della Sampdoria è alta, non si può negare. Ci sono calciatori davvero importanti per questa categoria, tra cui Massimo Coda che resta l'attaccante più forte, secondo me, insieme a Pietro Iemmello. Non si può dimenticare Gennaro Tutino che ha già fatto vedere le sue qualità in passato, soprattutto nella scorsa stagione a Cosenza dove è stato implacabile. Sottil, poi, sta dimostrando di essere un allenatore giusto per questa Sampdoria, perché è un condottiero che sta riuscendo a trovare gli equilibri a una squadra che, un po' alla volta, sta diventando unita. Soprattutto in difesa, ha lavorato molto e i risultati iniziano a farsi vedere, pur restando il reparto meno solido.

Inutile nascondere che, pur disponendo di individualità forti, bisogna sempre essere umili in Serie B, oltre che saper reggere i ritmi piuttosto duri in maniera costante. Se la squadra riuscirà ad aumentare l'autostima, credo che possa arrivare a inserirsi tra le prime quattro posizioni in classifica. Sarà difficile rientrare tra le prime due, ma l'accesso ai Playoff in una posizione della regular season vantaggiosa deve essere l'obiettivo minimo da raggiungere, altrimenti si tratterebbe di un fallimento piuttosto pesante.

Quali altre squadre di questa Serie B si stanno mostrando da "categoria superiore", secondo Stefano Casale?

Seguendo molto la Serie B, ritengo che il Sassuolo abbia l'organico con le qualità individuali più forti, con valori tecnici superiori. Lo Spezia, invece, mi è sembrata la squadra più equilibrata e cinica tra tutte, l'ho vista giocare diverse volte e ha dimostrato grande temperamento, brava a gestire le situazioni e condurle a proprio favore. Ha lo spirito vero e proprio della Serie B. I due nomi più accreditati per la promozione diretta in Serie A sono questi, a mio parere.

Cinque punti nelle ultime tre gare, tra cui la preziosissima vittoria avvenuta sul campo della Reggiana. Quali sono le impressioni di Stefano Casale sul Cosenza di Massimiliano Alvini? Inoltre, quanto può essere influente il -4 in classifica sul morale della squadra?

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Credo che Alvini, fino a questo momento, stia tirando fuori il massimo da questa squadra. Ci sono diversi giovani che stanno dimostrando tanta voglia di affermarsi e continuare a crescere. Proprio nella gara contro la Reggiana ho visto una squadra coesa che voleva la vittoria a ogni costo, riuscendo a ottenerla meritatamente. Oltre a quella di ieri, ho visto altre belle prestazioni del Cosenza, dimostrando di avere anche una condizione atletica efficiente e il carattere nell'affrontare qualsiasi avversario.

Non c'è dubbio che quattro punti di penalizzazione, per una squadra che è chiamata a salvarsi, sono davvero importanti, ma, ciò nonostante, sta occupando una posizione di classifica che lascia ben sperare. Mancano tantissime partite e basta anche una piccola sequenza di risultati utili per tirarsi fuori. Questo Cosenza può tranquillamente salvarsi, sta dimostrando di esserci e di voler ben figurare in questo campionato.

Manuel Ricciardi in gol nelle ultime due gare contro Juve Stabia e Reggiana. E' l'uomo simbolo di questo Cosenza?

Ricciardi ha regalato quattro punti al Cosenza con i suoi due gol e non mi sembra affatto poco. Si sta mettendo bene in mostra, ma ritengo che non sia il solo. Penso a Micai che è stato decisivo in diverse occasioni e, personalmente, ha contribuito notevolmente ai risultati con alcune parate decisive. C'è anche Fumagalli che si sta comportando molto bene e sta dando un contributo importante, lo stesso vale per D'Orazio, una garanzia con la sua esperienza. Anche se non ha segnato molto, la presenza di Strizzolo in avanti si è fatta valere. E' una squadra assemblata piuttosto bene, un giusto equilibrio tra giovani di buone prospettive e veterani che sanno farsi rispettare.

Alla prossima c'è Cosenza-Salernitana, due squadre di cui Stefano Casale è stato un ex. Cosa si aspetta di vedere da questa gara?

Gara difficile, molto delicata per via della posizione di classifica di entrambe. Personalmente, ritengo che l'organico della Salernitana abbia individualità con un tasso tecnico superiore, ma il Cosenza si sta mostrando squadra compatta che è in una condizione atletica molto buona, oltre ad avere entusiasmo per l'ultima vittoria a Reggio Emilia. Contro la Cremonese, una delle più forti, Alvini diede dimostrazione della sua bravura tenendo la squadra concentrata fino all'ultimo secondo. Anche la Salernitana ha la sua bella squadra, ma non sta attraversando un buon periodo di forma e non ha una condizione mentale ottimale. Il Cosenza sta avendo più voglia di mettersi in mostra e, giocando anche davanti al proprio pubblico, non mi sorprenderebbe se riuscisse a ottenere i tre punti.

Dopo tre pareggi consecutivi e il 3-0 sul Südtirol, il Catanzaro esce indenne anche dal confronto con la capolista della Serie B, il Pisa di Filippo Inzaghi. Questo 0-0 significa che la squadra di Fabio Caserta può proiettarsi nelle posizioni alte della classifica?

Il Catanzaro mi è piaciuto, ha affrontato il Pisa con ordine in campo e senza troppi timori reverenziali. Il risultato è giusto e non mi meraviglia che sia terminata con questo risultato. Non è la squadra della scorsa stagione con Vivarini, ma Caserta sta facendo un buon lavoro con questo gruppo. Tra i singoli, anche se non è andato in gol, si contraddistingue sempre la presenza di Pietro Iemmello. Mi piace molto e reputo che sia l'attaccante più forte della Serie B, insieme a Massimo Coda. Anche domenica scorsa, contro il Südtirol, diede dimostrazione delle sue grandi qualità, realizzando un gol da "Play Station". Non riesco a capire come non giochi in una squadra delle Serie A. Il Catanzaro, per quel che sto vedendo, è una squadra che può ambire a una permanenza tranquilla, ma non credo abbia più lo stesso obiettivo dello scorso campionato, cioè ambire ai Playoff.

Nel Girone C della Serie C, la situazione più delicata sembra essere quella del Foggia. Quali sono le riflessioni di Stefano Casale, specialmente dopo le dimissioni di Ezio Capuano? Quale gara si aspetta contro l'Audace Cerignola?

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Le dimissioni di Capuano hanno meravigliato molto anche me, perché conosco bene la sua persona, è un guerriero e non si arrende dinanzi alle situazioni difficili. Se è andato via in così poco tempo, davvero c'è da credere alle sue parole, quindi che ci sia qualcosa di grave da gestire. Anche a Taranto c'era una situazione molto pensante ma, ciò nonostante, Capuano scelse di restare. La sconfitta contro il Sorrento mi fa pensare che ci sia stato un problema di natura tecnica. Potrebbe darsi che sia entrato in serio conflitto con alcuni componenti della squadra, lasciando anzitempo la guida. Sono soltanto supposizioni, naturalmente.

Quello che è certo è che fa piuttosto male vedere il Foggia in questa condizione, se si pensa anche ai trascorsi passati. Pensando al presente, può darsi che l'aria da "derby" possa dare a tutto l'ambiente una certa motivazione per scrollarsi di dosso un po' di tensione nervosa. L'Audace Cerignola è tra le più in forma del campionato e andrà per vincere, avendo una condizione mentale nettamente migliore, anche se dovrà fare i conti con l'orgoglio ferito del Foggia che potrebbe cogliere di sorpresa i suoi avversari. E' una partita molto sentita e può accadere di tutto.

Nel Girone C di Serie C, sarà testa a testa tra Benevento e Avellino per vincere il campionato?

Non credo che in questo campionato sia soltanto una lotta tra Benevento e Avellino. Alla lunga s'inserirà anche il Catania, perché ha un allenatore che conosce a memoria la Serie C e anche un organico tra i più forti. Per adesso, i risultati non stanno dando granché ragione alla squadra di Toscano, ma il campionato ha ancora tantissime partite da disputare. Il distacco dei punti non è così ampio dalla prima posizione, anche se devo ammettere che il Benevento con Auteri si è calato nell'ottica della Serie C. L'Avellino con Biancolino sta recuperando e sta andando molto forte, ottenendo un'altra vittoria molto significativa a Trapani, ma sarà difficile mantenere una sequenza così ampia di risultati utili. Non dubito che le due squadre campane siano strutturate per vincere il campionato, perché gli organici hanno nomi di tutto rispetto, ma dovranno stare molto attente al Catania.

Il centrocampista della Reggina, Luigi Forciniti, ha dichiarato che l'obiettivo della propria squadra è vincere il campionato. Stefano Casale è concorde con queste sue parole? Chi tra Scafatese, Vibonese e Siracusa può insidiare maggiormente la squadra di Rosario Pergolizzi?

Condivido a pieno le parole di Forciniti, perché è questo il vero obiettivo della stagione in corso. Tra Scafatese, Vibonese e Siracusa, la Reggina è quella che sente di più il peso di vincere il campionato, vuoi per la storia degli ultimi anni, vuoi perché Reggio Calabria vive per la sua squadra. Sta andando piuttosto bene e sta recuperando posizioni importanti in classifica nelle ultime settimane, con un segnale di forza significativo. La Scafatese mi sembra sia l'avversario più pericoloso, non è un caso che abbia vinto proprio in casa della Reggina, anche se lo scontro perso con la Vibonese ha smorzato il grande passo che stava avendo fino a due giornate fa. La Reggina, però, non deve temere i suoi avversari e dovrà cercare con tutte le proprie forze di dare il meglio di sé per conquistare la Serie C.

Molto bene, Stefano. E' stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri e La ringraziamo per la Sua disponibilità e a risentirLa prossimamente.

"Senz'altro, è stato un piacere per me. Grazie a Voi."