Intervista esclusiva a Dino Fava Passaro: "Sorpreso da Kvaratskhelia. Napoli forte, l'Inter ha qualcosa in più. Brave Udinese e Bologna. Salernitana nel caos, ma ho fiducia in Breda..."

Intervista esclusiva a Dino Fava Passaro. Cresciuto nelle Giovanili del Sessana (società calcistica di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta), prosegue tra le file dello Scauri-Minturno e del Formia, fino a essere notato dal Napoli che lo cede in prestito all'Acireale. Dopo le esperienze in Pro Patria, Varese e Triestina, esordisce in Serie A con la maglia dell'Udinese nel 2003, riuscendo a ottenere una storica qualificazione in UEFA Champions League con la squadra friulana. Due stagioni anche in Treviso e Bologna, tre nella Salernitana.

Intervista esclusiva della nostra Redazione a Dino Fava Passaro. L'ex attaccante, nativo di Formia, ha espresso il proprio parere sulle condizioni di alcune sue ex squadre, tra cui l'Udinese, il Bologna e la Salernitana. Si è soffermato, inoltre, anche sul Napoli di Antonio Conte e sulla vicenda relativa al rapporto tra Khvicha Kvaratskhelia e il club del Presidente Aurelio De Laurentiis. Non sono mancate interessanti osservazioni anche sul campionato cadetto e sul Girone C di Serie C.

Dino, grazie per aver accettato l'invito della nostra Redazione.

Seconda vittoria del 2025 per il Napoli di Antonio Conte contro l'Hellas Verona, entrambe senza Khvicha Kvaratskhelia nel tridente d'attacco. Questa gara è stata la dimostrazione che la squadra partenopea può continuare a essere competitiva anche facendo a meno del nazionale georgiano?

Indipendentemente da questa situazione che si è venuta a creare, c'è da dire che Kvara (Khvicha Kvaratskhelia, ndr) è un bel calciatore. Questa cosa non può essere messa in discussione. Naturalmente, è spiacevole quello che sta accadendo tra lui e il Napoli. Non ci voleva, specie in questo momento. La squadra ha dimostrato di avere anche delle valide alternative che lo possono rimpiazzare, però credo che non basti. Occorrerà subito pensare a qualcun altro del suo valore per poter vincere questo campionato. Ci sarà bisogno di un esterno d'attacco forte come lui, considerando che Conte sta giocando con il 4-3-3, ma non sarà per niente facile trovarlo. Inoltre, credo che ci sia un grande bisogno anche di un difensore per rinforzare il reparto arretrato.

"Non sono deluso da Kvaratskhelia o dal club, ma da me stesso, perché in sei mesi non sono riuscito a incidere affinché qualcosa cambiasse". Cosa ne pensa di queste parole di Antonio Conte?

Era sembrato piuttosto evidente, dall'estate scorsa, che Kvaratskhelia avesse espresso il desiderio di andare via da Napoli insieme a qualche altro calciatore. Va anche ricordato che Conte ha fatto un lavoro molto impegnativo per trattenere tutti coloro i quali erano tentati dal cambiare squadra. In pochissimo tempo, è riuscito a convincere quasi tutti a restare e pensavo ci fosse riuscito anche con Kvara (Khvicha Kvaratskhelia, ndr), considerando che ha giocato fino all'ultima gara del 2024. È molto probabile che l'offerta ricevuta sia stata così importante e improvvisa da fargli cambiare subito idea.

Quello che sta mostrando Kvara (Khvicha Kvaratskhelia, ndr) non è un comportamento corretto, perché la squadra è in un periodo nevralgico della stagione e, di conseguenza, sta mettendo in difficoltà sia la società che i suoi compagni di squadra. Ha sorpreso anche me, non me lo sarei aspettato.

Ulteriori dichiarazioni di Antonio Conte su Khvicha Kvaratskhelia, rilasciate nel post gara contro l'Hellas Verona: "Credo che un allenatore di un certo livello debba aiutare il club a prendere delle decisioni e il direttore sportivo sui calciatori da prendere". Queste parole possono lasciare intendere che nel calcio ci sono figure più incisive che determinano le sorti di carriera dei calciatori, quali i procuratori sportivi?

I procuratori sportivi non sempre prevalgono su tutto e tutti, ma sono e restano figure che riescono a entrare nella testa dei calciatori per portarli a compiere delle scelte che possano essere, il più possibile, vantaggiose per le parti interessate. È tutto rapportato alla migliore offerta: più alto sarà il costo dell'intera operazione, più alto risulterà il guadagno anche per un procuratore sportivo. Poi, dipende anche da altri fattori che vengono discussi in sede contrattuale. Di certo, sono situazioni piuttosto difficili da affrontare, perché vengono messi in gioco vari aspetti di cui tener conto, non soltanto quello dedicato al guadagno di un calciatore o alla semplice offerta di un club. Purtroppo, nel calcio attuale i procuratori hanno un'influenza molto importante sui calciatori.

La squadra di Gian Piero Gasperini affronterà prima la Juventus nel recupero della 19° giornata di Serie A, poi sarà Atalanta-Napoli. Quale gara si aspetta di vedere? 

Sarà una partita molto difficile per entrambe. Rispetto a qualche settimana fa, mi sembra che l'Atalanta stia attraversando un leggero calo di rendimento; è anche naturale che sia così, considerando gli sforzi compiuti finora per essere in quella parte di classifica. Potrebbe essere un piccolo vantaggio per il Napoli affrontarla in questo preciso momento della stagione, perché si presenterà con un morale davvero alto. Mi è piaciuta molto la partita contro il Verona, perché ha dato dimostrazione, ancora una volta, della particolare forza di alcuni giocatori.

Naturalmente, non sarà una sfida decisiva per lo Scudetto. Mancano ancora tantissime partite e le prime tre sono tutte racchiuse in una manciata di punti, pur ritenendo che l'Inter, sia per la qualità della rosa che per il rendimento tra campionato e coppe, stia dimostrando di essere un gradino sopra a Napoli e Atalanta. Anche la squadra di Simone Inzaghi ha dimostrato di avere qualche piccola difficoltà di tenuta atletica e non è una casualità che abbia vinto a fatica e con un po' di fortuna l'ultima contro il Venezia, ma resta la squadra più forte di questa Serie A.

Sei punti nelle ultime 4 gare di campionato per l'Udinese, tra cui la vittoria ottenuta a Firenze e il pareggio interno contro l'Atalanta. Quali sono le considerazioni sulla squadra friulana da parte di Dino Fava Passaro? 

Ogni anno l'Udinese riesce sempre a creare una rosa con tanti ragazzi nuovi e molto interessanti. È una squadra da cui potersi aspettare di tutto, può vincere contro la prima in classifica e perdere contro l'ultima. Resta una formazione da cui ciascun avversario deve restare sempre molto attento, perché si presenta con un fare sbarazzino, in quanto tutti i calciatori possono giocare in un ambiente che non crea particolari pressioni, soprattutto i neo acquisti. È da tantissimi anni che questa società riesce a regalare delle belle sorprese, perché mette tutti i propri calciatori nelle condizioni di potersi esprimere in campo restando tranquilli e riuscendo a tenere a bada le grandi difficoltà che la Serie A, inevitabilmente, presenta. L'intero club sta disputando un gran bel campionato.

In relazione alla classifica attuale, per la squadra di Runjaic sarebbe troppo pretenzioso il pensiero di arrivare a ottenere un piazzamento in Conference League o in Europa League?

Tutte le squadre che precedono l'Udinese in classifica, a parte le prime tre, non stanno andando fortissimo. La Lazio e la Fiorentina, soprattutto, stanno attraversando un periodo di forma non di certo brillante come quello avuto fino a qualche giornata fa. Anche una grande come la Roma è dietro all'Udinese, pur riprendendosi da quando è arrivato Ranieri. Se continua a mantenere questo entusiasmo, ma restando sempre con i piedi per terra, potrebbe davvero regalarsi l'ingresso in uno di questi due tornei europei.

Lucca e Thauvin quasi sempre insieme nel tandem d'attacco, mentre per Alexis Sanchez sono state tre le gare disputate su 20 di campionato. I primi due potranno mantenere lo stesso rendimento o c'è da preoccuparsi per non avere troppi ricambi?

Non avendo ricambi si fa fatica, è inevitabile. È da vedere se arriverà qualche rinforzo in questo mercato di gennaio. Nel girone d'andata il campionato è completamente diverso da quello nel girone di ritorno, perché aumenta la stanchezza e aumentano le difficoltà nel mantenere sempre lo stesso rendimento. Fino a oggi, si sono comportati molto bene. Sono due buoni attaccanti, pur sapendo che ci sarà ancora tanto da lavorare individualmente, specialmente sulla tecnica. Stanno dimostrando che possono migliorare ancora di più, perché la qualità c'è.

Ventinove punti in 18 gare di campionato per il Bologna, a sette lunghezze dal quarto posto occupato dalla Lazio, seppur quest'ultima con due gare in più. Nonostante la Roma sia riuscita a strappare due punti ai felsinei nell'ultima gara di campionato, la squadra di Vincenzo Italiano ha la possibilità di raggiungere nuovamente un posto in Champions League?

Non credo che il Bologna riuscirà di nuovo a qualificarsi per la prossima Champions League. Un posto tra Conference League e Europa League, invece, è alla sua portata. Per quel che si è visto finora, Italiano merita un grande applauso, perché sta riconfermando le proprie capacità già dimostrate quando allenava la Fiorentina. Arrivare di nuovo ad altissimi livelli, come accaduto nella passata stagione, è molto difficile. Una piazza come Bologna, per quello che sta facendo vedere la squadra, merita soltanto i complimenti. Da ex, affezionato a questa città, mi fa molto piacere che stia andando bene.

Per Thijs Dallinga quindici presenze e 2 reti, di cui una nell'ultima gara di campionato contro la Roma. Si sarebbe atteso di più da questo giovane attaccante olandese?

Per chiunque arrivi dall'estero, non è facile ambientarsi e approcciare subito bene in un campionato difficile come quello di Serie A. Vale lo stesso per questo ragazzo che, pur non avendo segnato tantissimo, si sta seriamente impegnando in campo per la squadra. Anche per lui intravedo delle prospettive importanti. Italiano sta provando a dargli spazio il più possibile, perché la continuità in campo per un attaccante è l'unica strada da percorrere per prendere confidenza con il traguardo del goal.

Mercoledì Inter-Bologna. Ci sarebbero punti deboli da sfruttare nella squadra di Simone Inzaghi per pensare di portare un risultato utile in terra felsinea?

Molto difficile trovare punti deboli nell'Inter, sinceramente. Più che altro, si potrebbero evidenziare delle note non del tutto positive: tra queste, non mi sarei aspettato di vedere Lautaro Martínez con questo rendimento. Non ha segnato molti gol e lo vedo un po' più affaticato rispetto ai suoi compagni di squadra, anche se questa parentesi stagionale, di certo, non toglie valore a un attaccante che si è sempre comportato molto bene e che ha contribuito tantissimo nel portare l'Inter a numerose vittorie. Anche quando non è molto in forma, si rende sempre disponibile con Inzaghi e dà sempre il massimo in ogni gara. L'Inter viene dalla vittoria di Venezia, pur faticando e avendo avuto un po' di fortuna, ma resta ugualmente una squadra molto forte, se non la più forte del campionato. Giusto giocarsi le proprie chances, guai se così non fosse, ma il Bologna dovrà andare oltre il 100% delle proprie forze.

Chi vincerà lo scudetto 2024/25, secondo Dino Fava Passaro?

Naturalmente, spero che sarà il Napoli a vincerlo. Però, mettendo un attimo il cuore da parte, se si valuta l'insieme di vari aspetti, tra cui la qualità dei singoli e l'esperienza del gruppo, credo che l'Inter sia un gradino sopra alla squadra di Antonio Conte. L'Atalanta sarà lì, per cercare di stare il più vicino possibile al primo posto, consapevole delle grandissime difficoltà. Sarà molto avvincente questa lotta per lo Scudetto, è un bene per il calcio italiano.

Salernitana all'ultimo posto, ex aequo con il Cosenza, a 18 punti. Quali sono le considerazioni di Dino Fava Passaro su questo campionato della squadra granata?

Avendoci anche giocato, conosco piuttosto bene Salerno. Negli anni della Serie A sembrava davvero che potesse nascere un progetto valido e duraturo, anche perché sono state fatte cose buone, tra cui la riqualificazione del centro sportivo. Dall'estate scorsa, in particolare, faccio fatica a capire cosa sia successo alla Salernitana. La condizione di tutto l'ambiente non è affatto buona, purtroppo. Ci sono state diverse crepe: l'arrivo del terzo allenatore in poco più di metà campionato, Petrachi sollevato dall'incarico, vari malcontenti nel gruppo che si sono creati progressivamente.

I cambiamenti piuttosto frequenti non possono mai essere considerati un buon segno. Nella Salerno calcistica c'è il caos, questa è la verità più grande. Poi, se le cose iniziano ad andare male dopo poche giornate, diventa dura per chiunque, perché la piazza di Salerno è molto esigente. Se non si ha il carattere, prima di ogni altra componente, si fai fatica a giocare davanti al pubblico dell'Arechi.

Tra tante cose negative, l'unica lieta può essere l'arrivo di Breda, perché è una persona che sa dare subito tranquillità, malgrado una condizione di classifica molto preoccupante. L'ho avuto anch'io da allenatore, quando ero nel mio trascorso a Salerno, ed è fuori dubbio che darà l'anima per portare la Salernitana fuori da questo grande incubo.

Prima dell'inizio del campionato, riteneva che la Salernitana potesse essere una delle squadre candidate per la promozione in Serie A?

No, sinceramente, ma nemmeno avrei immaginato di vederla nelle ultime posizioni di classifica, se non in ultima. Mi sarei aspettato un campionato di buon livello, con una squadra che lottasse per la zona Playoff, ma c'era da aspettarselo che non sarebbe potuta essere sui livelli del Sassuolo, per intenderci.

È stata allestita una squadra non all'altezza di grandi traguardi, ma quel desiderio di ritornare di nuovo presto in Serie A ha generato subito grandi aspettative attorno alla rosa, creando poi delle illusioni.

Alberto Cerri, nel post gara contro il Sassuolo, ha dichiarato: "Sono arrivato da poco, ma ho capito subito che il gruppo è motivato e si mette a disposizione del mister. Usciremo da questa situazione di difficoltà”. Lo crede anche Dino Fava Passaro?

Breda avrà tanto lavorare, soprattutto sulla fase difensiva. Sul primo gol del Sassuolo, la Salernitana ha subito una ripartenza piuttosto brutta, con una superiorità avversaria di tre contro due. È una lacuna tattica che la squadra porta con sé già da parecchio, per cui occorrerà partire necessariamente dalla difesa.

Cerri è stato un arrivo importante e si è presentato subito bene, malgrado la Salernitana abbia perso. È un attaccante che fa della forza fisica la sua caratteristica principale, oltre ad aver mostrato voglia di riscatto personale. Si è presentato con un gol alla prima partita, poteva anche segnarne due. Il suo inizio è incoraggiante e spero che tutti gli altri abbiano la sua stessa determinazione. Potrà essere utile nel far salire la squadra, oltre che nelle realizzazioni di testa o nelle sponde, sfruttando la propria stazza.

Anche per la costruzione del gioco in fase d'attacco, Breda dovrà lavorare molto su un sistema di gioco che possa risaltare al meglio le caratteristiche dei singoli, sapendo che non avrà molto tempo a disposizione. Spero che arriveranno altri volti nuovi all'altezza. Basterà una piccola serie di risultati positivi per venire fuori da questa ultima posizione, anche perché la classifica resta molto corta, specialmente nelle zone pericolose.

Con la vittoria sulla Carrarese, il Pisa di Filippo Inzaghi consolida il secondo posto a +7 dallo Spezia. La squadra ligure dovrà pensare di raggiungere la Serie A soltanto ai Playoff?

Sette punti possono iniziare a essere importanti, ma nessuno è in grado di fare previsioni sul campionato di Serie B. Possono esserci stravolgimenti in poco tempo per qualsiasi squadra. Da quello che si è visto fino a oggi, l'unica certezza è il Sassuolo, una squadra veramente forte, sicura delle proprie qualità. Credo che sul primo posto non ci sarà tanto da essere titubanti. Il Pisa sta andando alla grande, è una squadra in salute e sta viaggiando sull'entusiasmo che si trascina da inizio stagione. Lo Spezia è l'unica che potrà provare a insidiare la squadra di Filippo Inzaghi ed è fuori discussione che dovrà crederci, finché la matematica glielo consentirà.

Nel Girone C della Serie C, sarà soltanto 'testa a testa' tra Benevento e Monopoli o dovranno guardarsi anche da Audace Cerignola e Avellino?

Anche la Serie C è un campionato nel quale può accadere qualsiasi scenario. In questo girone è una gran bella lotta, ma credo che il Benevento riuscirà a vincere il campionato. Me lo auguro, inoltre. Dopo diverse difficoltà degli ultimi anni, mi sembra che Auteri stia riuscendo a indirizzare bene i suoi, ma tutti sanno che dovranno lottare fino all'ultima giornata per questo traguardo, è inevitabile. L'Avellino è partita malissimo, poi si è ripresa molto bene e ha frenato la corsa proprio nelle ultime due, dove mi è parsa un po' affaticata. Però, non c'è da meravigliarsi più di tanto, perché la Serie C, purtroppo, è un campionato veramente tosto, difficile. È ancora lunghissima per tutti. Staremo a vedere.

In riferimento al passato da calciatore, qual è stato l'avversario più forte che Dino Fava Passaro ha affrontato nei propri trascorsi in Serie A?

Ce ne sono stati tanti di calciatori forti in Serie A, un campionato che ho avuto la fortuna di giocare quando c'erano davvero squadre di altissimo livello. Dovendo scegliere un nome su tutti, mi viene in mente quello di Fabio Cannavaro. Era quasi insuperabile, soprattutto negli anni in cui ero a Udine, una vera forza della natura.

Dino, è stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri e La ringraziamo di cuore per questa intervista. Ci auguriamo di poterLa risentire, prossimamente.

Grazie a Voi, il piacere è stato tutto mio.