Intervista esclusiva a Emanuele Pesaresi: "Atalanta forte, ma Napoli e Inter sono più temprate. Triste per la Sampdoria. Scudetto? Vincerà…"
Intervista esclusiva a Emanuele Pesaresi. Esordisce da professionista con la maglia dell'Ancona in Serie B, nella stagione 1994/95. In quella successiva approda alla Sampdoria, con cui debutta in Serie A. Va in prestito al Napoli per una stagione (1998/99), per poi disputare l'ultimo campionato nel club blucerchiato. Acquistato dalla Lazio nel 2000, viene prima ceduto in prestito al Benfica, poi al Chievo Verona in comproprietà. Si aggiungono le esperienze con Ternana, Torino, Pescara, Triestina e Cremonese.
Intervista esclusiva della nostra Redazione a Emanuele Pesaresi. L'ex calciatore, nativo di Ancona, ha espresso il proprio parere sulle condizioni di alcuni club in cui ha militato, soffermandosi sul Napoli di Antonio Conte. Pareri rilevanti, inoltre, sulla stagione disputata dall'Inter di Simone Inzaghi e dalla Lazio di Marco Baroni. Non sono mancate osservazioni sul campionato di Serie B, con un'attenzione particolare nei riguardi della Sampdoria, oltre che sulle squadre che occupano i primi posti del Girone B di Serie C.
Emanuele, grazie per aver accettato l'invito della nostra Redazione.
Il Napoli è in vetta alla classifica provvisoria con 50 punti, mentre l'Inter, con una gara da recuperare, dista di tre lunghezze. Atalanta-Napoli ha dato il via al duello tra Antonio Conte e Simone Inzaghi e, simultaneamente, escluso Gian Piero Gasperini dalla contesa Scudetto?
Sì, secondo me. Napoli e Inter stanno dimostrando di essere più temprate rispetto all'Atalanta. Se si guardano le rose di queste tre squadre, prendendo i singoli nomi, ne viene fuori che la qualità delle prime due in classifica è un gradino superiore. Gasperini sta disputando un altro grande campionato, fa giocare davvero un bel calcio e nessuno può mettere in discussione i risultati ottenuti, ma per vincere lo Scudetto ci vuole qualcosa in più.
Questa partita è stata molto equilibrata, ma c'era da aspettarselo. Gli episodi hanno fatto sì che il Napoli portasse a casa i tre punti in una gara molto complicata da gestire. È stata una vittoria importantissima, ma resta una gara come le altre. I campionati si vincono nel lungo raggio, non nella partita singola. C'è ancora tanto da giocare.
Napoli e Inter sono le due che, maggiormente, hanno una struttura di squadra per competere con continuità, mentre l'Atalanta ha una rosa valida ma meno ampia. Credo che quest'ultima non possa reggere il peso dello Scudetto, nonostante stia facendo cose di alto livello.
Nel post gara di Bergamo, Antonio Conte si è anche espresso sul mercato del Napoli, in riferimento alla cessione di Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint-Germain: "Se il club mi chiederà, darò la mia opinione. Non si tratta di prendere giovani di prospettiva. Le cose vanno fatte come Dio comanda, altrimenti resto con i ragazzi che ho“. Questo Napoli è completo così com'è?
Si tratta di una squadra che ha delle qualità molto importanti. Credo che l'attuale classifica parli chiaro. Se si fosse trovata al quarto o al quinto posto, sarebbe stato comprensibile andare alla ricerca di qualche ulteriore rinforzo, ma credo che il Napoli possa restare competitivo anche senza compiere nuovi acquisti in questo mercato di gennaio. Poi, resta fuori discussione che sarà la società a valutare se acquistare un sostituto di Kvaratskhelia o qualche altro calciatore che sia funzionale al gioco di Conte.
La presenza di Khvicha Kvaratskhelia stava diventando destabilizzante per i meccanismi di gioco nel tridente d'attacco del Napoli?
È difficile dire questo. L'unica cosa certa è che la società ha guadagnato tantissimo dalla cessione di questo ragazzo. Quello dei bilanci è il primo aspetto che un club deve tenere sempre sotto controllo e il Napoli è tra i più solidi, senza dubbio. Da questa trattativa, per fortuna, ne hanno beneficiato tutti, specialmente se si considerano i rapporti deteriorati nelle ultime settimane tra Kvaratskhelia e Conte. Non va dimenticato, comunque, che resta un calciatore molto forte. Ha scelto di andare a giocare in un'altra grande squadra, non in una qualsiasi.
Cosa ne pensa del 4-3-3 di Antonio Conte? Oltre ai valori, sono emersi anche punti deboli in questo sistema di gioco?
Sta venendo fuori una formazione sempre più collaudata. Tutti gli attaccanti, particolarmente quelli esterni, sono molto forti e fanno la differenza. Ci sono altri calciatori di spessore nei restanti reparti, non soltanto in avanti. Il modulo lascia il tempo che trova, perché sono tutti professionisti che sanno adattarsi a qualsiasi situazione di gioco. L'aspetto più importante è vedere che tutti si rendono pienamente disponibili con un allenatore molto esigente e attento ai dettagli. A parte l'inizio incerto di campionato, i punti deboli si sono man mano assottigliati, proprio perché è venuta fuori la qualità di diversi calciatori di livello internazionale. Se il Napoli è primo in classifica è soltanto grazie al gioco efficace che questa squadra riesce a produrre, anche per merito delle grandi capacità di Conte.
Tra i nuovi arrivi del Napoli di questa stagione, qual è il giudizio personale su Scott McTominay?
Mi ha sorpreso tantissimo, perché resta sempre difficile per un calciatore straniero integrarsi subito bene nel nostro campionato. Invece, questo ragazzo ha fatto vedere grandi cose dalle prime giornate e sta dimostrando sempre di più di essere uno dei riferimenti di questa squadra. Giocare in Italia, soprattutto in una piazza come Napoli, non è mai semplice per chiunque.
Alcune delle dichiarazioni di Gian Piero Gasperini nel post gara contro il Napoli: "Questa è una sconfitta che facciamo fatica a digerire per come è maturata. Abbiamo giocato meglio degli avversari, ma abbiamo perso". Cosa ne pensa a riguardo Emanuele Pesaresi?
È comprensibile che Gasperini difenda la propria squadra. Quando si perde, è inevitabile che ci sia sempre una certa amarezza. In certe fasi della gara l'Atalanta è stata più propositiva, ma il Napoli è stato cinico a sfruttare al meglio tutte le occasioni che ha avuto per andare verso la porta avversaria e fare goal. Le grandi squadre riescono a vincere anche quando soffrono più del dovuto e il Napoli ha dimostrato di essere una di queste, specialmente nella gara di Bergamo.
La Lazio ritrova la vittoria grazie allo 0-3 di Verona e continua a difendere il quarto posto, mentre la Juventus insegue a due punti di distanza. Qual è il parere di Emanuele Pesaresi su queste due squadre, fino a oggi?
La Lazio sta facendo molto bene. Diversi giocatori sono arrivati in punta di piedi e si stanno mettendo in mostra con grande carattere e tanta umiltà. Il diverse occasioni Baroni è riuscito a far produrre alla squadra un gioco spumeggiante, pur essendoci state gare come quella del recente Derby in cui la prestazione è stata sottotono. È stato importante riuscire a trovare nuovamente la vittoria contro un Verona che in casa è sempre insidioso e difficile da superare, per cui sono stati tre punti prestigiosi e meritati. Continuando così, potranno arrivare belle soddisfazioni.
La Juventus ha cambiato tanto quest'anno. Forse, ci si attendeva qualche punto in più, ma sta compiendo un percorso soddisfacente nel suo insieme. Ci vorrà ancora del tempo per migliorare, anche se è una squadra in crescendo. Già dal prossimo anno, credo che potrà avere una posizione di classifica migliore rispetto a quella attuale, perché Thiago Motta dispone di giocatori di un certo valore su cui poter lavorare ancora meglio, sapendo che ne arriveranno altri per alzare il livello della rosa.
Alla prossima c'è Napoli-Juventus. Quale delle due squadre potrebbe risentire maggiormente della pressione psicologica di questa gara?
Credo che il Napoli ne possa risentire di più rispetto alla Juventus, perché è al primo posto e sa di avere dietro una squadra come l'Inter che, potenzialmente, potrebbe ritrovarsi a pari merito in classifica. Anche soltanto un passo falso potrebbe cambiare le sorti della classifica, per cui la squadra di Conte sentirà maggiormente la responsabilità di non dover cedere il passo all'avversario.
Quale squadra vincerà lo Scudetto della stagione attuale?
L'Inter, secondo me. Il turnover scelto da Inzaghi nell'ultima di campionato gara contro l'Empoli ha dato dimostrazione di come questa rosa sia strutturata anche in funzione della Champions League, disponendo di calciatori davvero forti in tutti i reparti.
Una breve esperienza anche nel Torino per Emanuele Pesaresi. La squadra granata è reduce da un importante pareggio contro la Fiorentina. Paolo Vanoli si è congratulato con tutti i suoi calciatori, ma ha palesato l'esigenza di nuovi innesti dal mercato di gennaio. L'assenza di Duvan Zapata resta l'unica criticità?
Zapata è uno dei giocatori più rappresentativi di questo Torino. La sua assenza si sta facendo sentire, è inevitabile. Non è semplice rimpiazzarlo per le caratteristiche che possiede, ce ne sono pochi forti come lui. Ciò nonostante, credo che il Torino stia facendo il campionato che deve, ma da questo club ci si aspetta sempre un qualcosa in più rispetto a quanto ottenuto nella stagione precedente. Anche la sua tifoseria meriterebbe più soddisfazioni. Per ottenere risultati migliori è necessario fare investimenti importanti su calciatori di una certa fascia, c'è poco da discuterne. Anche in questa squadra sarebbe bello vedere qualcuno che sappia fare la differenza.
Finora, ventuno punti e quintultimo posto in classifica. La vittoria manca dallo scorso ottobre, con le ultime 12 giornate che hanno registrato nove sconfitte e tre pareggi, oltre ad avere la seconda peggior difesa della Serie B. Qual è il giudizio su questo campionato della Sampdoria?
Credo che un po' tutti si aspettassero di vedere risultati decisamente migliori. Purtroppo, la squadra non è riuscita a fare un certo salto di qualità. L'attuale posizione di classifica è preoccupante e non sarà facile venirne fuori, anche perché le sue concorrenti sono tutte piuttosto agguerrite. Poi, in situazioni del genere occorre avere anche calciatori preparati ad affrontare certe difficoltà, bisogna essere forti di animo. È triste vedere la Sampdoria in queste condizioni. Immaginare che possa retrocedere in Serie C sarebbe davvero qualcosa di orribile. Il mio augurio sincero è che tutti possano dare il proprio contributo per tirarla fuori dalla zona Playout al più presto, perché una piazza del genere merita decisamente ben altro.
Spezia-Sassuolo nel consueto anticipo del venerdì. Per i padroni di casa si tratta del match point decisivo per avvicinarsi alla seconda posizione, quella che vale la promozione diretta in Serie A?
Per lo Spezia è una bella occasione di accorciare la classifica, ma incontra il Sassuolo capolista che forma con il Pisa la coppia più forte per andare in Serie A. Entrambe stanno dimostrando di essere le squadre con un rendimento più costante. Per Fabio Grosso, in particolare, non dovrebbero esserci problemi nel mantenere la prima posizione. Anche Pippo Inzaghi sta facendo un bel lavoro. Dopo i risultati con Venezia e Benevento, può essere la grande occasione per ottenere un'altra promozione.
Cremonese proveniente da sei risultati utili consecutivi, tra cui l'ultima vittoria casalinga contro il Cosenza. Il secondo posto, occupato temporaneamente dal Pisa, dista di 11 lunghezze. L'unica strada per tentare di raggiungere la Serie A resta quella dei Playoff?
Sì, undici punti da recuperare sono tanti. Sarebbe stato differente se, al massimo, ne fossero stati quattro o cinque. In linea generale, andare a riprendere una squadra che ti precede non è mai facile, specie se il divario è piuttosto ampio. È un punto del campionato dove certe posizioni di classifica iniziano ad avere il proprio peso. I Playoff sono l'obiettivo minimo per la Cremonese.
Quali sono le squadre dell'attuale Serie B che, particolarmente, stanno deludendo Emanuele Pesaresi?
Oltre che la Sampdoria, direi il Frosinone e la Salernitana. Non mi sarei aspettato una condizione di classifica del genere. Stanno attraversando diverse difficoltà, ma per entrambe si sono visti dei passi in avanti nelle ultime settimane. Sono piazze particolari in cui non è mai facile gestire certe pressioni, specie quando i risultati non arrivano. Venirne fuori non è semplice, ma il campionato è ancora lungo. La Salernitana, in particolare, sta soffrendo i problemi societari che condizionano anche le prestazioni della squadra. Se non c'è una buona organizzazione nel club, resta difficile vedere buoni risultati anche in campo.
Aggiungo anche il Palermo, dal quale mi sarei aspettato una posizione di classifica migliore. Il distacco da quelle squadre che si contendono i posti per andare in Serie A è piuttosto significativo.
La Virtus Entella, alla quarta vittoria consecutiva, corre solitaria al primo posto in classifica, mentre la Ternana è reduce dalla sconfitta contro il Pineto che distanzia gli umbri di 5 punti dalla capolista. Campionato seriamente compromesso per la squadra allenata da Ignazio Abate?
Non credo che il campionato della Ternana sia già compromesso, ma cinque punti di distacco possono iniziare a essere piuttosto importanti in questa fase del campionato. La classifica è sempre meritevole dei valori delle squadre, per cui non mi sorprende vedere l'Entella al primo posto. Sta dimostrando tutta la propria forza e ha compiuto una scalata superlativa. È da qualche anno che sta lottando per le posizioni di vertice, oltre ad avere una società forte e con molta esperienza. Se riuscisse a vincere questo campionato non ci sarebbe da meravigliarsi, anche se la Serie C è ancora lunga.
Non bisogna dimenticarsi dei Playoff, poi. Sono lunghissimi e può accadere di tutto. Squadre di un certo blasone come il Perugia e l'Ascoli, pur non disputando un campionato ad alti livelli, possono ribaltare un'intera stagione anche soltanto con l'ultimo piazzamento utile.
Il Pescara di Silvio Baldini non vince dallo scorso novembre. Come si spiega questo campionato della squadra abruzzese?
Dall'esterno, è sempre difficile comprendere tante dinamiche. Ha disputato una gran prima parte di campionato, dove sembrava andasse tutto a proprio favore, poi c'è stato un trend negativo che ha annullato tutti gli sforzi. Principalmente, credo che la rosa a disposizione dall'inizio della stagione non fosse così ampia da permettere dei ricambi adeguati. Poi, anche qualche episodio sfortunato ha contribuito a questo distacco dalla vetta. L'importante è che, d'ora in avanti, il Pescara faccia il possibile per non perdere ulteriore terreno.
Emanuele, è stato gentilissimo per aver condiviso i Suoi pensieri e La ringraziamo di cuore per questa intervista. Ci auguriamo di poterLa risentire, prossimamente.
Grazie a Voi, il piacere è stato tutto mio.