Intervista esclusiva a Jeda: "Krstovic in grande spolvero, la cura Giampaolo funziona. Lecce più in forma del Cagliari, il solo Piccoli non basta. Per lo scudetto dico Inter"
Intervista esclusiva all'attaccante brasiliano Jedaias Capucho Neves, meglio noto come Jeda. Dalle chance salvezza di Lecce e Cagliari all'analisi sugli attaccanti Krstovic e Piccoli, passando per le ambizioni scudetto di Napoli, Inter e Atalanta e l'avventura alla Zeta Milano. Ecco le sue dichiarazioni.
In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Jedaias Capucho Neves, meglio noto come Jeda. L'ex attaccante, tra le altre, di Vicenza, Palermo, Catania, Rimini, Cagliari e Lecce, ha esordito in Serie A nel 2000, sotto la guida di mister Edy Reja ed ha disputato quasi 150 partite in massima serie, affermandosi soprattutto tra le fila del Cagliari di Max Allegri. Dalle ambizioni salvezza di Lecce e Cagliari al pronostico sulla lotta scudetto, passando per l'avventura alla Zeta Milano: ecco le dichiarazioni rilasciate dal brasiliano ai nostri microfoni.
La vittoria contro l'Empoli ha allontanato il Lecce dalla zona retrocessione, cosa ne pensi della gestione Giampaolo e delle chance salvezza dei salentini?
"Ho visto un Lecce in grande spolvero, la cura Giampaolo sta funzionando. Bisogna comunque avere pazienza, perché l'allenatore non può fare miracoli da un giorno all'altro. In più occasioni il Lecce ha dimostrato di essere una squadra tosta e solida. In ottica salvezza forse è la squadra più in forma, crea tanto e ha un bel gioco. Affrontare l'Empoli non è facile e vincendo in trasferta i giallorossi hanno lanciato davvero un bel segnale. Ci sono ancora tanti punti in palio e un intero girone di ritorno da affrontare, la lotta salvezza quest'anno sarà davvero complicata, prevedo grande equilibrio fino alla fine".
In casa Lecce sta facendo la differenza Nikola Krstović, cosa ne pensi dell'attaccante montenegrino?
"Spesso viene criticato per le sue mancanze sotto porta, ma penso sia davvero straordinario nei movimenti e capace di fare reparto e creare occasioni anche da solo. Con il supporto di un attaccante al suo fianco potrebbe fare ancora meglio, ne metterebbe in risalto le doti da bomber. I due gol contro l'Empoli hanno messo in mostra un giocatore versatile e mobile, che sa fare il mestiere del centravanti. Forse ha bisogno che la squadra si sacrifichi di più per lui per metterlo nelle condizioni di far gol, perché spesso è costretto a partire da lontano e magari perde lucidità negli ultimi metri".
Dorgu potrebbe davvero arrivare a calcare grandi palcoscenici europei nei prossimi anni?
"Se Dorgu continua a giocare in questo modo può ambire sicuramente a grandi palcoscenici, l'interesse anche del Liverpool nei suoi confronti non è un caso. Credo sia un giocatore destinato davvero a grandi cose. Ha qualità importanti già nel presente, ma soprattutto grande potenziale e margini di miglioramento impressionanti. Per il Lecce è una risorsa non da poco, soprattutto nell'ottica di una futura plusvalenza, così com'è nella politica del club. Il Lecce deve cercare di trarre il massimo dalla sua cessione, ma ora Dorgu deve pensare solo ad essere determinante per l'obiettivo salvezza".
Il Cagliari è reduce dalla vittoria contro il Monza e dal pareggio contro il Milan, ma la classifica resta complicata: come vedi i rossoblù in ottica salvezza?
"Penso che Davide Nicola abbia capito la strada da seguire: sta rivitalizzando diversi giocatori e cerca sempre di coinvolgere e invogliare tutti a dare il 100%. Nell'ultimo periodo ho visto una squadra molto viva e combattiva, convinta di poter raggiungere gli obiettivi prefissati. Il Cagliari ha buona qualità, è una squadra attrezzata per affrontare al meglio la lotta salvezza e potrebbe anche ulteriormente rafforzarsi in questo mese di calciomercato. I segnali sono comunque positivi, il 2025 è cominciato sicuramente col piede giusto".
Il Cagliari si aggrappa ai gol di Roberto Piccoli, ma stanno mancando le reti degli altri attaccanti. Ti aspetti un intervento sul mercato?
"Aggrapparsi a Piccoli può essere pericoloso, un solo giocatore non può mai fare la differenza. Si tratta di un buon attaccante, che si muove bene, ma non credo possa essere davvero determinante per le sorti di questa stagione. Nelle squadre che lottano per salvarsi la differenza la fa sempre il gruppo. Piccoli a parte, in attacco qualcosa sta mancando in casa Cagliari. Mi aspetto di più soprattutto da Luvumbo, rapido e in grado di saltare l'uomo. Pavoletti e Lapadula hanno dato tantissimo al Cagliari, ma in questo momento c'è bisogno di qualcosa in più, non basta aver fatto bene in passato. La fortuna in questo momento è poter guardare al mercato per intervenire laddove ci siano mancanze".
Il Cagliari ospiterà il Lecce nella prossima giornata di campionato, che tipo di partita ti aspetti? Qual è il tuo pronostico?
"Sono due squadre che ammiro, due piazze alle quali sono molto legato. Giocano in maniera molto simile, soprattutto nel modo di occupare il campo e ripartire. In questo momento forse il Lecce è più in forma, potendo contare su un Krstovic in grande spolvero, in formato bomber. Il Cagliari però ha il vantaggio di giocare in casa, con l'apporto del pubblico diventa una squadra arcigna e che concede poco. Al Lecce, vista la classifica, forse andrebbe bene anche il pareggio, ma non credo sia il momento di fare calcoli perché la classifica è davvero corta. Sarà certamente una partita combattuta, dal risultato incerto, tra due squadre che vivono un buon momento".
Qual è a tuo parere la favorita in ottica scudetto?
"Credo che l'Inter rimanga la favorita numero uno per la vittoria dello scudetto. Mentre il Napoli di Conte, cinico e solido, lo vedo in vantaggio rispetto all'Atalanta per il secondo posto. La squadra di Gasperini ormai è una certezza del nostro campionato, ma bisogna capire quanto possa durare lì in cima a lottare per la vittoria finale. Milan e Juventus, invece, sono sicuramente in ritardo, soprattutto a livello di gioco, e ormai fuori dalla lotta scudetto. L'Inter ha un organico di grandissima qualità, migliore di quello del Napoli. Basti pensare a riserve come Frattesi, Carlos Augusto e Taremi. Il Napoli potrebbe subire ripercussioni dalla telenovela Kvaratskhelia, anche se in caso di partenza i sostituti non mancherebbero: David Neres su tutti, in grado se sta bene di cambiare una partita in mezzo secondo. Vincerà chi avrà maggiore continuità da qui alla fine, con l'Inter favorita rispetto alle altre, ma nel calcio mai dire mai. In questo momento i punti cominciano a pesare di più".
Ti diverti ancora a far gol e a giocare con la Zeta Milano, com'è nata l'idea di abbracciare questo progetto?
"L'avventura alla Zeta Milano ha inizio grazie all'amicizia con lo youtuber Zw Jackson, un ragazzo molto serio e determinato. Quando mi ha presentato il progetto ne sono rimasto davvero entusiasta. Il club sta facendo parlare molto di sé, dietro c'è grandissimo lavoro soprattutto sui social. Sono contento, la mia è stata una scelta azzeccata. A 45 anni riesco a dimostrare che l'età è solo un numero, quando c'è passione e determinazione non può essere altrimenti. Mi diverto, gioco a calcio e mi tengo in forma. Ogni tanto arriva anche il gol, fortunatamente non ho dimenticato come si fa".