Intervista esclusiva a Roberto Rambaudi: “Salvezza e Champions: è ancora tutto aperto. Baroni ha fatto un enorme lavoro. Atalanta attenta, se perdi Gasp…”

Per lo scudetto tutto ormai appare deciso (i tifosi del Napoli possono fare i debiti scongiuri), mentre per quanto riguarda salvezza e coppe europee l'ultimo turno sarà veramente decisivo. Ne abbiamo parlato con Roberto Rambaudi, ex giocatore della nostra Serie A.

Nelle ultime ore abbiamo raggiunto, in esclusiva, Roberto Rambaudi. L’ex giocatore, tra le altre, di Lazio, Atalanta e Foggia si è espresso sugli ultimi verdetti ancora aperti in Serie A e sul presente e futuro di biancocelesti ed orobici.

L’ex ala destra (con due presenze nella Nazionale maggiore di calcio) ha vinto in carriera una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana con la maglia della Lazio, società per la quale ha anche allenato gli allievi nazionali dopo aver smesso di giocare.

Salve Roberto Rambaudi. Partiamo dai duelli ancora in corso e che saranno decisivi nell’ultima giornata di Serie A: l’Inter ha fallito l’ultima chance di controsorpasso al Napoli domenica sera contro la Lazio, o non è ancora detta l’ultima parola?

Penso che l’Inter non abbia più nessuna chance. Il Napoli non sbaglia tre volte di seguito, tre partite su tre. Poi, le motivazioni fanno sempre la differenza ed il Cagliari è già salvo. E, per finire, la squadra di Conte giocherà davanti ai propri tifosi, avrà una bolgia dalla sua parte.

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L’Inter ha perso domenica una possibilità irripetibile, facendosi raggiungere in extremis dalla formazione capitolina.

Juventus, Roma e la stessa Lazio se la giocano ancora per la Champions League: chi la spunterà?

Qui il discorso è diverso. È vero che la Juventus è favorita perché è in vantaggio, che va a Venezia ed è più forte dell’avversaria, ma non sarà impresa facile. La compagine di Eusebio Di Francesco ha un solo risultato a disposizione ed ha già messo in difficoltà grosse squadre. A volte ci ha perso, ma lottando alla pari, altre volte ha strappato un pari o addirittura ha fatto punteggio pieno una settimana fa contro la Fiorentina. Quindi, è ancora tutto incerto.

In coda chi vede messo peggio nella lotta per non retrocedere a 90 minuti dalla fine del torneo?

Il Venezia. Ai lagunari, infatti, anche la vittoria potrebbe non essere sufficiente per salvarsi, ma devono sperare pure nei risultati negativi dei propri diretti concorrenti. Il Lecce è in vantaggio negli scontri diretti con quasi tutte, ma ha una partita difficilissima davanti, a Roma contro la Lazio. L’Empoli, quindi, sembrerebbe avere il destino nelle proprie mani, giocando in casa con il Verona.

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Ma abbiamo visto che nel calcio mai dire mai. È uno sport imprevedibile e misterioso. Quante volte le piccole fanno lo sgambetto alle grandi e rovesciano tutti i pronostici?

Veniamo alla “sua” Lazio, Roberto Rambaudi. Se Juve e Roma vincono ed i biancocelesti superano o fanno un pari contro il Lecce sarà Conference League. Per qualche squadra in passato è stata quasi un peso questa manifestazione, fin qui poco apprezzata. Per la Lazio può essere invece un’opportunità?

Lei deve sapere che, nella mentalità italiana, le coppe sono importanti quando ti qualifichi, poi quando le devi disputare diventano un problema o un alibi per gli insuccessi in Campionato.

Io credo che, invece, la Conference League per la Lazio possa essere l’inizio di un innovativo percorso di crescita, con il nuovo allenatore Baroni che ha fatto il massimo con il materiale umano a disposizione. Credo che possano disputare una grande Conference l’anno prossimo, provando a vincerla, ovviamente andando in estate a migliorare il proprio parco giocatori.

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Ne deduco che lei sia un grande estimatore di Marco Baroni. Pensa che resterà al 100% sulla panchina della Lazio?

Sì, lo stimo tanto e deve restare perché sarebbe un errore grave mandarlo via. Ha fatto un grandissimo lavoro, in pochi pensavano (e mi ci metto orgogliosamente dentro) che avrebbe fatto un’ottima stagione, appena viste le primissime partite.

In molti auspicavano il contrario senza conoscerlo, basando il proprio giudizio soltanto su preconcetti errati.

Chiudiamo con l’Atalanta. Con o senza Gasperini (gli orobici gli hanno offerto un prolungamento, nonostante nelle scorse settimane il mister avesse preannunciato l’addio), la Dea ha comunque la struttura per essere protagonista anche nel prossimo Campionato di Serie A? Per protagonista intendo da occupare le primissime posizioni di classifica.

Io credo che, se perdono Gasperini, perdono un fenomeno. Sarebbe una grave mancanza e sarei molto curioso di vedere chi potrebbe sostituirlo e con quali risultati.

Per me se il rapporto tra l’Atalanta e Gasp si chiude, il vero punto interrogativo sulla prossima stagione di Serie A sarà proprio il percorso dei bergamaschi.