Intervista esclusiva a Massimo Paganin: “Vi dico la mia sul Mondiale per Club. Nel mercato bene la Fiorentina. Ai calciatori anziani va dato il giusto ruolo. Ecco cosa penso del momento delle mie ex squadre”

Il noto commentatore sportivo di Mediaset (nonché vice CT della Lettonia) Massimo Paganin ha parlato di tanti argomenti che riguardano le seguenti squadre: Inter, Juventus, Fiorentina, Bologna, Milan, Vicenza, Sampdoria, Brescia ed Atalanta. Il tutto con la consueta cortesia e competenza.

Massimo Paganin

Nelle ultime ore abbiamo raggiunto, in esclusiva, Massimo Paganin, oggi assistente e vice di Paolo Nicolato, alla guida della Lettonia. Paganin è anche commentatore di punta di Mediaset e con lui abbiamo parlato di Mondiale per Club (dal punto di vista di Inter e Juventus), dei primi movimenti di mercato della Fiorentina. E poi della scelta di diverse compagini di Serie A di puntare su calciatori molto anziani e della situazione attuale delle altre sue ex squadre: Bologna, Vicenza, Sampdoria, Brescia e Atalanta.

Salve Massimo Paganin, cominciamo dal Mondiale per Club che stai seguendo in prima persona. Che percorso ti aspetti da Juventus ed Inter? Quale può essere l’obiettivo minimo e quello massimo per entrambe le squadre?

L’obiettivo minimo è il passaggio del turno, nella fase a gironi, per entrambe. E, in seguito, passare pure l'ostacolo degli ottavi di finale, anche se non sarà facile. Stiamo parlando, però, di due situazioni diverse.

L’Inter ha un nuovo allenatore, un nuovo staff, che deve far recuperare energie mentali in poco tempo alla squadra, dopo la finale persa in Champions League in quel modo. E deve riuscirci nonostante i tanti infortunati. La Juve, invece, sta approcciando in maniera corretta la competizione; bene Tudor, i giocatori sono convinti dei suoi dettami, anche se fin qui hanno affrontato degli avversari più semplici, ma anche con l’atteggiamento giusto.

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Vedremo negli ottavi di finale chi starà meglio come energie mentali, perché ci sono tante buone squadre nel torneo.

È molto attiva fin qui la Fiorentina in ottica di calciomercato, in attesa di poter annunciare Pioli come nuovo allenatore. Come giudichi gli acquisti di Džeko, Fazzini e Viti?

Si tratta di buoni acquisti, per alzare il livello, la qualità e la competitività. Džeko può giocare da solo o con Kean, dare più profondità alla rosa, così come Fazzini e Viti. Fazzini è giovane, dovrà lavorare per trovare tempo e spazio anche in una realtà ben più grande di quella di Empoli. Questi acquisti servono, a mio parere, per accorciare ancora di più la distanza con le big che hanno preceduto in classifica la Fiorentina nell’ultima stagione.

Il Bologna ha perso proprio Džeko, che ha preferito andare alla Fiorentina, e ora prova a chiudere per Ciro Immobile. Il Milan, intanto, aveva preso Modric. Queste scelte di “usato sicuro” ti convincono al 100%?

Ovvio che, quando si decide di prendere dei giocatori dopo una certa età, non si può ripartire da loro, ma bisogna servirsene per completare la rosa e dare un po' più di qualità alla squadra.

Per quanto riguarda Modric al Milan, non avrei puntato su di lui per la ricostruzione. Immobile può dare esperienza a una rosa già competitiva. Darà una mano, ma non sarà un titolare.

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Il Vicenza, dopo aver fallito per un soffio la promozione in B in regular season, non è riuscito a tornare nella serie cadetta nemmeno tramite i playoff, uscendo sconfitto contro la Ternana. La scelta di Fabio Gallo, reduce dalla promozione con la Virtus Entella, come nuovo tecnico è garanzia che l’obiettivo promozione sarà perseguito con ancora maggiore convinzione nel corso della prossima stagione?

Conosco Fabio (Gallo, ndr) dai tempi dell’Atalanta, sta facendo un percorso da allenatore ricco di buone cose. Vicenza è una piazza importante per garantirsi una propria ulteriore crescita professionale. È una città che aspetta da anni la promozione, negli ultimi due ha fatto i playoff. In particolare, nell’ultima stagione ha avuto una chance importante non sfruttata dopo il sorpasso al Padova, nella regular season. Provano tutti gli anni a salire. Mi auguro che il prossimo sia l’anno giusto e faccio un grosso in bocca al lupo personale a Fabio.

La Sampdoria si è alla fine salvata, ai danni della Salernitana, dopo la penalizzazione subita dal Brescia, che in seguito è poi addirittura fallito. Cosa ti senti dire ai tifosi di Samp e Brescia, squadre anch’esse in cui hai militato nella tua importante carriera?

Ai tifosi della Samp faccio un grosso in bocca al lupo per la stagione che verrà, unita ai complimenti rivolti a chi ha lavorato fino alla fine per far rimanere la squadra in Serie B, in questa stagione. Ora però devono porsi l’obiettivo chiaro di tornare prestissimo in Serie A, di riportare la tifoseria blucerchiata ai fasti di un tempo! C’è un grosso lavoro da fare.

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Per quanto riguarda il Brescia, mi dispiace molto che le cose siano andate in questo modo. Brescia è una città importante e molto grande, per cui è importante che ora qualcuno prenda a cuore la cosa e riporti presto la compagine tra i professionisti. C’è bisogno di amore e che qualcuno si adoperi a far tornare la squadra del capoluogo lombardo agli splendori di un tempo.

Chiudiamo l’intervista, Massimo Paganin, con una domanda sull’Atalanta. Dopo la stagione fallimentare di Juric, vissuta tra Roma e Southampton, il tecnico croato saprà zittire gli scettici? In particolare, i tifosi della Dea si aspettavano un nome diverso come allenatore, dopo le ultime fantastiche stagioni…

La scelta dell’Atalanta rappresenta una bella scommessa. È chiaro che Juric sia il discepolo di Gasperini: adotta lo stesso credo, lo stesso calcio e quindi ci sta che sia stato preso per continuare il suo percorso. Però, in questi casi, è molto complicato ripetersi: ci sarà bisogno di tempo e spero che lui possa trovare presto la chiave per ottenere il massimo da una rosa, che ha fatto tanto bene in questi anni.