Malore Ndicka, Sebino Nela fuori dal coro: "Si poteva continuare a giocare. Noi lo abbiamo fatto con..."
Le parole dell'ex difensore della Roma, Sebino Nela, durante la trasmissione "Il tribunale della romane" in onda su Rete Oro, con le quali ha spiegato perchè la partita Udinese-Roma, poteva proseguire dopo il malore occorso al difensore giallorosso Ndicka.
Domenica pomeriggio durante il match di campionato di Serie A tra Udinese-Roma, il difensore giallorosso Evan Ndika al minuto 73, si è accasciato a terra toccandosi il petto. E' stato soccorso dai medici che lo hanno portato cosciente fuori dal campo in barella. Dopo un elettrocardiogramma allo stadio la decisione di ricoverarlo con gli accertamenti che poi hanno escluso si sia trattato di un infarto. La partita è stata sospesa e oggi in Lega si deciderà quando recuperare gli ultimi minuti.
A riguardo, l'ex difensore della Roma, Sebino Nela, è andato controcorrente rispetto alla decisione di non far continuare l'incontro e negli studi di Tele Oro, durante il "Tribunale delle Romane", ha spiegato perchè secondo lui, il match poteva terminare regolarmente, ricordando anche la sua esperienza personale di quando era calciatore e anche quella del suo compagno di squadra Lionello Manfredonia. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
Sebino Nela, le sue parole a Rete Oro
Ho subito un arresto cardiaco a Napoli e da li per novea anni di seguito ho dovuto fare un esame specifico per avere l’idoneità per poter giocare. Ogni anno andavo a Trento sperando che era tutto apposto L'ho avuto a Napoli per una gomitata da trauma, hanno continuato a giocare. Ero in campo nel 1989, Bologna-Roma e ho visto Lionello (Manfredonia, ndr) purtroppo per come stava, abbiamo continuato a giocare, finita la partita con il pullman siamo andati in ospedale a trovarlo per sapere come stava, perchè non ce l'hanno fatto vedere, però si è sempre giocato. Domenica secondo me, perdonatemi eh, ma il ragazzo è sempre stato cosciente, io non lo so se qualcuno si è messo paura, ci mancherebbe altro, potrebbe essere comprensibile, secondo me si poteva continuare a giocare. Io dico la mia, però hanno preferito così, a scanso di equivoci, ci mancherebbe".