Aerts non ha provato la sua innocenza. Il corridore replica all'UCI
Toon Aerts non è riuscito a provare la sua innocenza ed è stato sospeso per due anni a causa della sua positività al letrozolo. Il corridore ha replicato alla decisione dell'Uci. Ecco la situazione attuale e le sue dichiarazioni in merito alla delicata situazione.
Aerts non ha provato la sua innocenza e l'UCI ha deciso che il corridore è colpevole. Il Tribunale Antidoping ha squalificato il corridore per due anni in virtù della sua positività al letrozolo. Il campione fu prelevato in un controllo antidoping fuori gara eseguito nel gennaio del 2022.
Ufficialmente la sua squalifica è partita dal 16 febbraio 2022, quando Toon Aerts ha accettato la squalifica provvisoria.
Aerts non ha provato la sua innocenza. La replica del corridore
Aerts, ciclocrossista non è riuscito a provare la sua innocenza. Il suo manager Yannick Prevost, ha spiegato la situazione in cui sono incorsi, ossia il Tribunale chiedeva un campione di prova chiuso per poter essere valutato, mentre loro avevano trovato un integratore contaminato, ma loro malgrado era aperto.
Al riguardo, come riporta Quibicisport, il corridore ha svelato il suo stato d'animo: "Sto cercando di uscire da questo brutto periodo in cui c’è anche la mia famiglia. Cerco un po’ di pace e serenità. Spero solo che il mio caso suoni il campanello di tutti, perché sto già tenendo il mio cuore per i ciclisti e gli atleti che possono passare esattamente la stessa cosa. Il mio cuore sta già sanguinando per Shari che si trova nella stessa situazione".
Tutti i risultati ottenuti dal corridore tra il 19 gennaio 2022 e il 5 febbraio 2022, sono annullati ai sensi dell’ADR dell’UCI e del Codice.