Intervista esclusiva a Francesco Frassi, ds Team Corratec-Vini Fantini: "Meritavamo più di tutti la partecipazione al Giro d'Italia"
In esclusiva abbiamo intercettato Francesco Frassi, Direttore Sportivo del Team Corratec-Vini Fantini. C'è grande stupore per la notizia che vede la squadra Professional italiana esclusa da RCS, organizzatore del Giro d'Italia. Ecco le dichiarazioni del DS in merito all'esclusione del Team Corratec.
In esclusiva ai nostri microfoni Francesco Frassi, DS della Team Corratec-Vini Fantini, esclusa dal prossimo Giro d'Italia. Una notizia ufficiale e resa nota dall'organizzazione della corsa. Il team di ciclismo toscano aveva preso parte anche la scorsa stagione sfiorando la vittoria di tappa con Karel Vacek, che aveva raggiunto il 2° posto nel tappone del Gran Sasso d'Italia.
Per il Team Corratec-Vini Fantini e per il suo DS Francesco Frassi una delusione che va oltre la mancata partecipazione al Giro. La squadra italiana, infatti, aveva disputato un'ottima stagione nel 2023 con 4 vittorie ottenute al primo anno da Professional. Inoltre, durante il ciclomercato invernale l'impressione era stata quella di voler diventare sempre più competitiva. Sono stati ingaggiati infatti corridori del calibro di Bonifazio, Sbaragli, Mareczko e Padun, in grado di portare esperienza, vittorie e grande entusiasmo.
Le tre Wild Card del Giro d'Italia 2024 sono state assegnate al Team Polti Kometa, al VF Group-Bardiani CSF-Faizané e agli svizzeri della Tudor PCT che di fatto hanno escluso il team di Francesco Frassi.
Francesco Frassi del Team Corratec: "Al Giro saremmo stati protagonisti"
La delusione per l'esclusione del Team Corratec-Vini Fantini dal prossimo Giro d'Italia c'è ed è tanta. La sensazione è quella che il team di Montecatini abbia fatto tutto quello che era nelle proprie possibilità affinché potesse essere al via della corsa rosa. Resta da capire quali possono essere stati i motivi che hanno spinto gli organizzatori a prendere questa decisione e come proseguirà la stagione del Team Corratec. Lo abbiamo chiesto a Francesco Frassi, DS del team professional italiano.
Un'esclusione dal Giro d'Italia che fa discutere, vista anche la campagna di rafforzamento del team. Cosa pensi sia mancato per essere invitati?
"Felici per l'esclusione non si può essere, è normale. Per una squadra come noi, italiana, fare il Giro d'Italia è una questione anche legata ai nostri sponsor, di sopravvivenza. In questo ciclismo, in cui si pensa di dover rilanciare quello italiano, una squadra come la nostra ha bisogno di correre il Giro anche e soprattutto per una questione di visibilità. Dispiace ancor di più quando hai allestito una squadra del genere, con degli innesti come Mareczko, Padun, Bonifazio e Sbaragli: corridori di alto livello che arrivano da squadre World Tour e che vengono da noi per scelta, per rilanciarsi e per fare risultati. Gente che ha vinto anche lo scorso anno. Questo ci dispiace perchè avremmo potuto essere protagonisti al Giro, almeno per le tappe.
Rispetto alle altre due squadre italiane che sono state invitate abbiamo un roaster più forte, o perlomeno composto da corridori che hanno da raccontare cose importanti di questo ciclismo. Sette giorni in maglia rosa come Conti o una Sanremo giocata negli ultimi metri contro tanti campioni come Bonifazio."
L'assegnazione delle wild card è sempre un tasto dolente. Mentre Tour e Vuelta sembrano tutelare le loro squadre questo non avviene al Giro. Andrebbero rivisti i criteri di invito?
"Quest'anno avremmo meritato più di tutti la partecipazione al Giro. Accettiamo l'esclusione con stile perchè siamo persone oneste e sincere, che possono andare a testa alta. Accettiamo la decisione di RCS, una società privata che organizza un evento a invito e che ha ritenuto opportuno escluderci, altrimenti ci avrebbe chiamato. Rispettiamo le altre wild card e vogliamo dimostrare di essere forti, oltreché sulla carta, anche sulla strada, correndo con il coltello tra i denti convinti di poter fare bene.
L'organizzazione del Tour ha spesso accontentato le squadre francesi, anche se è capitato in passato di privilegiare nella scelta la Wanty (Belgio) a discapito della Delko. In Spagna quest'anno avranno il problema di avere ben 4 squadre Professional, quindi dovranno per forza lasciarne fuori una. Non mi piace però fare paragoni con Vuelta e Tour.
La RCS avrebbe certamente potuto accontentare tutte e 3 le Professional italiane, ma d'altronde ha scelto la Tudor che oltre ad avere un buon roaster è anche uno sponsor interno a RCS stessa e non ci resta quindi che accettare questa scelta"
Francesco Frassi a questo punto, senza il Giro, quali sono gli obiettivi stagionali del Team Corratec?
"Gli obiettivi sono sempre gli stessi, partiamo ogni gara per fare bene. Abbiamo una squadra che può fare molti risultati, l'abbiamo allestita perchè ci porti molti punti UCI. L'obiettivo è entrare nelle migliori Professional del mondo, almeno nelle prime cinque. Competere con le prime due che sono semi-world tour è difficile, però essere tra le prime cinque al mondo può essere la nostra ambizione.
Ogni gara per noi è importante, ci iscriviamo al via sempre con la voglia di fare bene, senza obiettivi particolari. Ogni volta proveremo a fare meglio."