Coppa Davis, Italia-Canada 0-2: molto male Lorenzo Musetti
Anche Lorenzo Musetti si arrende a un grande Gabriel Diallo e mette l'Italia con le spalle al muro nel gruppo A di Coppa Davis. Adesso il doppio, comunque importante dopodiché gli azzurri dovranno vincere contro Cile e Svezia per sperare di passare.
L'Italia parte ad handicap nel girone A di Coppa Davis contro il Canada. A sorpresa dopo la sconfitta di Lorenzo Sonego contro Alexis Galarneau anche Lorenzo Musetti esce sconfitto in due parziali contro il classe 2001 Gabriel Diallo. Adesso il doppio, comunque importante per sbloccare da zero la casella 'punti' nel gruppo. Gli azzurri saranno chiamati a rifarsi contro Svezia e Cile per continuare a sperare nella qualificazione nella Final-8 a Malaga.
Un Musetti troppo remissivo durante tutto il match
L'azzurro numero 18 del mondo non è mai stato in grado di avvicinarsi a palla break durante tutto l'arco della partita. Il giocatore afro-canadese ha messo a segno 10 aces, e ha perso solamente 2 punti con la prima in campo ottenendo il 94% dei punti, un dato incredibile. Nel primo set a fare la differenza è stato un break nell'undicesimo gioco, con Musetti che si è 'fidato' troppo dell'inesperienza del canadese e gli ha lasciato sempre in mano il gioco. Così facendo, Diallo ha avuto vita facile a comandare col cannone che si ritrova al posto del dritto e tenendo molto bene col rovescio. La superficie è velocissima e sicuramente ha aiutato il Canada.
Questione Fognini. E Arnaldi?
Sarebbe troppo facile scrivere che se fosse stato schierato Matteo Arnaldi il risultato sarebbe stato diverso. Sicuramente il ligure è uno degli azzurri più in forma del momento e avrà l'occasione di esordire magari già contro la Svezia. Oggi, però, era giusto dare fiducia al numero 1 dei convocati italiani, Musetti e al giocatore che l'anno scorso ha battuto Frances Tiafoe e Denis Shapovalov proprio nella fase finale di Malaga. Quest'ultima che l'Italia proverà ad agguantare con le unghie vincendo le prossime due sfide, con la consapevolezza che in Coppa Davis può sempre succedere di tutto.