Mattia De Sciglio, il nuovo Maldini

Pubblicato il autore: Emanuele Fabiani Segui

Mattia De Sciglio
Milano – Uno dei più grandi terzini della storia del calcio é stato senza dubbio Paolo Maldini, bandiera fino a pochi anni fa del Milan in cui detiene il record di presenze in Serie A, sicuramente il più forte in assoluto se si considerano la completezza di ruoli, inizia a destra ma vive il top della carriera a sinistra e alla fine gioca anche da difensore centrale, oltre alla grande professionalità e personalità. Ecco perché per un ragazzo come Mattia De Sciglio, nato 20 ottobre 1992 proprio a Milano, che esplode giovanissimo il paragone con questo mostro sacro rapprenta si un pesante fardello, ma anche e probabilmente soprattutto uno stimolo a fare bene.

Gli inizi nel mondo del pallone sono come tutti i bambini in età molto piccola ma diversamente dalla stragrande maggioranza degli altri non é in una società, magari piccola, ma nell’oratorio della parocchia esattamente quello di Santa Chiara e San Francesco di Ponte Sesto, quartiere di Rozzano. Nel 2001 ecco il primo club “vero” con il passaggio al Cimiano da cui un anno dopo, a seguito di un provino positivo, ecco l’ingresso di Mattia De Sciglio nel settore giovanile del Milan.

Al Milan inizia nei Pulcini e sale tutte le categorie dei ragazzi fino agli Allievi Nazionali fino a che nel 2008 Mattia De Sciglio entra nella Primavera rossonera di cui diventa un elemento chiave e nella stagione 2009-2010 vince la Coppa Italia

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. Dopo altri 12 mesi nella formazione guidata da Giovanni Stroppa con l’estate del 2011 Max Allegri inizia a chiamare sempre più spesso Mattia De Sciglio nella prima squadra del Milan fino all’esordio ufficiale che avviene il 28 settembre 2011 addirittura in Champions League quando subentra anche se per pochi minuti ad Abate in Milan Viktoria Plzen 2-0.

Seconda cap e prima assoluta da titolare per Mattia De Sciglio ancora in Champions League nell’ultima gara del girone in casa ancora dei cechi. Per registrare la prima presenza di Mattia De Sciglio nella Serie A italiana bisogna aspettare il 10 aprile 2012, di nuovo dal primo minuto, nel match di Verona vinto dal Milan per 0-1. Nella stagione 2012-2013 oltre a prendere la maglia numero 2, carica di responsabilità a Milanello visti i predecessoi che l’hanno indossata, Mattia De Sciglio sale anche nella considerazione di mister Allegri giocando molte partite e scalzando spesso elementi più esperti quali Abate, che potrebbe essere pronto a lasciare la squadra per l’Arsenal, e Antonini.

Dal 2010 al 2012 Mattia De Sciglio concentra la sua esperienza con le rappresentative giovanili italiane; con l’under19 colleziona le prima maglia azzurra, con l’under20 di Di Biagio partecipa al torneo Quattro Nazioni mentre con l’under21 debutta il 25 aprile 2012 in amichevole in Scozia. Dopo l’ultima annata anche Cesare Prandelli punta molto su Mattia De Sciglio. Tra gli uomini in Nazionale anche lui indossa la maglia dell’Italia con esordio il 21 marzo 2012 nel test match contro il Brasile e di averlo convocato per la Confederations Cup nella quale Mattia De Sciglio ha giocato le 3 partite del girone e la finalina con l’Uruguay vinta ai rigori con il giovane milanista che ha calciato, ma sbagliato, come mostrano i nostri highlights, uno dei penalty finali.

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Come il suo illustre predecessore, Mattia De Sciglio si fa conoscere come terzino destro, ma adesso ormai si é affermato quasi più come esterno sinistro di difesa. Nelle Primavera del Milan é stato impiegato anche da difensore centrale ma in tale ruolo non vengono sfruttate al meglio le qualità di Mattia De Sciglio: grandissima facilità di corsa e di arrivare sul fondo e crossare (molto raro nei giovani attuali) oltre ad un’ottima interpretazione sia della fase offensiva che difensiva. Disciplinato tatticamente e molto tempista nelle chiusure in fase arretrata in campo dimostra già una discreta personalità (vedi rigore nella gara con l’Uruguay) e da la sensazione di essere un giocatore esperto. Nonostante il buon fisico (1,83 m x 74 kg) Mattia De Sciglio pecca un pò nel colpo di testa e tecnicamente può ancora migliorare (tanti cross ma non sempre giusti).

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Mattia De Sciglio può essere identificato come un mix fra la fase avanzata di Zambrotta e l’attenzione difensiva di Paolo Maldini (suo grande idolo), caratteristiche che possono essere ancora migliorate grazie agli insegnamenti di Mauro Tassotti che il talentino Mattia De Sciglio apprezza molto denotando grande umiltà e semplicità sia in campo ma anche fuori (ragazza fissa, niente colpi di testa e social network usati col cervello). Il contratto con il Milan scade nel 2017 ma sembra sia già pronto il prolungamento dopo che giocatore e società hanno rifiutato una ricca offerta del milionario Monaco.

Carriera Mattia De Sciglio (aggiornata al 1 luglio 2013)
2011-2012 Milan (Serie A); 3 presenze
2011-2012 Milan (Champions League); 2 presenze
2012-2013 Milan (Serie A); 27 presenze
2011-2012 Milan (Champions League); 5 presenze

Italia under19; 8 presenze, 1 rete
Italia under20; 6 presenze
Italia under21; 5 presenze
Italia; 8 presenze

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