Intervista esclusiva a Guido Nanni: “Vi racconto Totti, Zeman e Cristiano Ronaldo. Su Cagliari, Lazio e Roma…”
Guido Nanni ci ha raccontato le sue esperienze da portiere e da preparatore dei portieri in giro per l'Italia e per il Mondo. In particolare, ci ha parlato di squadre come Roma, Lazio, Cagliari, Pescara e All-Nassr. Di protagonisti come Totti, Zeman, Cristiano Ronaldo, Svilar e Mandas.
Nelle ultime ore abbiamo raggiunto, in esclusiva, l’ex portiere e da tanti anni preparatore dei giocatori che militano nello stesso ruolo Guido Nanni.
Il protagonista della nostra intervista vanta molti anni di esperienza, vissuti sia in Italia che all’estero. Abbiamo così approfittato delle sue conoscenze per commentare diversi aspetti del calcio.
Dalla situazione del Cagliari, società in cui ha militato da giocatore, alle scelte di Roma e Lazio, squadre in cui ha allenato, senza dimenticare la piazza di Pescara e degli aneddoti su Francesco Totti e Zdenek Zeman. Per concludere ci ha raccontato la sua esperienza con l’All-Nassr di Cristiano Ronaldo, una delle compagini più titolate, ricche e tifate dell’Arabia Saudita.
Da portiere e preparatore dei portieri quanto è stato importante, secondo te, per la stagione del Cagliari l’avvicendamento tra Radunovic e Scuffet?
Alla fine dei conti Mister Ranieri, che io adoro (è stato il mio allenatore due anni a Cagliari e mi ha portato alla Roma), ha avuto un’altra intuizione giusta. La scelta si è rivelata assolutamente azzeccata, con Scuffet che ha dimostrato tutto il suo valore, dopo tanto tempo vissuto in disparte, seppur da giovanissimo fosse stato definito un ragazzo prodigio (all’Udinese, ndr). Ha avuto il carattere per ritornare in auge e per disputare una grande stagione.
Mandas può essere il portiere della Lazio del futuro?
Da come ne parlano e da come me lo ha descritto l’allenatore dei portieri della Lazio della passata stagione, sì. Ha potenzialità e margini di crescita enormi. Secondo lui è un piccolo Peruzzi (ovviamente facendo le dovute proporzioni). Ha grandi potenzialità tecniche e fisiche ed ha l’età dalla sua parte.
Detto questo, Provedel è un signor portiere, ma Mandas ha a suo favore, ripeto, la carta d’identità.
Svilar ti ricorda un portiere del presente o del passato con cui hai lavorato?
Fammi pensare. Sì, Skorupski. Come il portiere polacco ex Roma è dotato di grande forza fisica. Quando spingono con le gambe possono arrivare entrambi fuori dallo specchio della porta.
Come vedi la stagione della Roma del prossimo anno?
La Roma del prossimo anno non sarà una questione di allenatore, perché Daniele (De Rossi, ndr) sapevo già che era preparatissimo. Ma dipende tutto dai giocatori che gli prenderanno. Gli allenatori contano tanto, ma se non prendono loro i calciatori adatti, non possono diventare decisivi. Questo è quello che penso, ma lui è un grande tecnico e saprà farsi strada. La campagna acquisti dei giallorossi, per via degli Europei e della Coppa America, è ancora ferma. Ci sarà tempo per giudicarla.
Hai conosciuto da vicino due grandi protagonisti del mondo del calcio, come Totti e Zeman. Ci racconti un aneddoto a testa significativo che li possa riguardare?
Con Totti ho passato 7 anni intensissimi: l’aneddoto è quello del selfie ad un derby. La mattina mi chiese di portargli il telefono sotto la Curva Sud nel momento in cui avrebbe fatto goal (perché sapeva già che sarebbe successo). E così è andata.
Zeman, appena lo conosci, ti può incutere timore perché ti scruta, ma quando inizia a tenerti in confidenza ed entri nelle sue simpatie diventa uno spasso. Quando si allenta la tensione e, magari, sei a cena con lui, è un uomo che ha la battuta prontissima, è una splendida persona. E poi posso dire che, nemmeno oggi, nessuno è riuscito a ricalcare o a ripercorrere certi suoi schemi così sublimi.
Mai il Pescara era stato 4 anni di fila in Serie C negli ultimi 50 anni: vuoi fare uno speciale in bocca al lupo alla squadra abruzzese?
Mi dispiace tanto! Io ci sono stato due anni, è un posto bellissimo, con una tifoseria calorosa e speciale, sono stato benissimo. È una grande piazza, in cui si respira calcio vero. Non merita la Serie C. Le auguro con tutto il cuore di tornare prestissimo a calcare i campi e le categorie che merita e che le competono.
Avendo lavorato da vicino con l’All-Nassr (come preparatore dei portieri), pensi che il calcio nei Paesi arabi possa crescere velocemente di qualità grazie alle possibilità economiche enormi esistenti in questi posti, o manca ancora la giusta cultura calcistica?
Quando sono arrivato, sinceramente non pensavo di trovare un calcio già così avanti. Non siamo negli Emirati Arabi o in Qatar, l’Arabia Saudita è un Paese enorme e straordinario, che ha già un’ottima nazionale, con dei giocatori validissimi. Il fatto di poter vantare, poi, già tanti calciatori ottimi che giocano nelle loro rispettive nazionali in Europa significa che il loro campionato è importante. Basta pensare a Cristiano Ronaldo, ma non soltanto a lui. Ho passato 9 mesi con il portoghese, è un professionista esemplare ed impressionante. Ho potuto capire soltanto standogli vicino perché è così forte ed ha vinto così tanto.
Rimanendo nell’All-Nassr ed al mio settore, quello dei portieri, ho potuto lavorare con Ospina, ex Napoli e capitano della Colombia.
In più con i soldi che hanno si avvicineranno al livello del calcio europeo, io penso, già dal 2030-2035.