Intervista esclusiva a Giocondo Martorelli: “Atalanta in corsa per lo scudetto, Juve no. Gasperini alla Roma, tra Palladino e la Viola…”
Giocondo Martorelli ed i suoi quasi 40 anni vissuti all'interno del mondo del calcio sono i protagonisti della nostra ultima intervista esclusiva. Tanti i temi trattati con la consueta esperienza e conoscenza ed una notizia su Gasperini ed il futuro dell'attuale tecnico dell'Atalanta.
Nelle ultime ore abbiamo raggiunto in esclusiva Giocondo Martorelli. Il procuratore sportivo ed intermediario di mercato, con un’esperienza lunghissima alle spalle nel mondo del calcio, è stato sollecitato su diversi temi, rispetto ai quali non si è di certo tirato indietro.
In particolare, ci ha detto la sua sulla situazione di Juventus ed Atalanta, sul futuro di Gasperini, sulla lotta scudetto ed il match clou che ci aspetta tra Napoli ed Inter. Ed, ancora, sul futuro di Raffaele Palladino alla Fiorentina e su quello di Mike Maignan al Milan.
Salve Giocondo Martorelli, abbiamo assistito alla quarta vittoria consecutiva della Juventus in Campionato. Visto lo scontro diretto tra Napoli ed Inter in programma sabato prossimo alle 18, i bianconeri possono credere ad una clamorosa rimonta, impensabile soltanto fino a qualche settimana fa?
La trovo una possibilità molto molto difficile, vista la levatura che hanno le tre squadre davanti.
Domenica sono stato allo stadio a vedere l’Atalanta ad Empoli ed è una squadra in salute, senza per giunta più impegni europei e di Coppa Italia da dover affrontare. I bergamaschi rappresentano la vera alternativa a Napoli ed Inter.
La Juventus è troppo distaccata, ha fatto quattro vittorie consecutive in Serie A senza però dare quel segnale di forza pronunciata. La vittoria dello scudetto, per essa, la reputo quasi impossibile.
Volevo fare un discorso simile alla Juve, sponda Atalanta e lei mi ha anticipato. I nerazzurri sono solo a 3 punti dalla vetta, possono superare i recenti dissidi interni e provare a vincere il Campionato?
I dissidi che hanno avuto si risolvono, si tratta di piccolissime incomprensioni. Gasperini con quelle dichiarazioni voleva quasi fare il simpatico, però si è espresso male. Ma ha ammesso l’errore e Lookman ha accettato le scuse. Ed a Empoli c’è stata la dimostrazione lampante che tutto è superato.
Io penso che, se riesce a ritrovare anche qualche infortunato, ha tutti i requisiti per competere per lo scudetto con le 2 squadre che ha davanti. Specie se Napoli ed Inter pareggiano e loro sfruttano l’impegno interno contro il Venezia di sabato prossimo. Ma qualunque esito avrà il match del Maradona, tutte e tre le squadre davanti resteranno in lizza per vincere lo scudetto.
Gasperini, comunque, molto probabilmente a fine stagione saluterà Bergamo. Quale panchina, italiana o estera, secondo lei, potrebbe fare al caso suo?
Io penso che abbia fatto delle dichiarazioni chiare sul suo futuro. È vero che ha un altro anno di contratto, ma non ci sarà nessun prolungamento; quindi, credo che a maggio le strade tra lui e l’Atalanta si divideranno.
Da quello che so, la Roma, che sta cercando un allenatore importante, potrebbe puntare su di lui. Tra Ranieri e Gasperini c’è un ottimo rapporto, quindi rappresenta senza alcun dubbio un candidato serio alla panchina giallorossa del prossimo anno.
Maignan e quel rinnovo col Milan soltanto da formalizzare. Ma, a prescindere da esso, si sente di puntare sulla sua permanenza in rossonero l’anno prossimo?
Non penso vada via. È vero che il Milan ha compromesso il cammino in Champions League anche per colpa dei suoi errori e che le ultime prestazioni hanno smentito quello che aveva dimostrato in passato, ma non vedo in giro portieri che non commettono errori.
Io credo che nell’ambiente Milan possa ritrovare serenità perché ha qualità e potenzialità importanti. Non credo si lascino, a meno ovviamente dell’arrivo di offerte irrinunciabili.
E veniamo al match clou della prossima giornata di campionato Napoli-Inter: quali potranno essere i giocatori chiave della gara scudetto? Ed un pronostico da parte sua…
Non parlerei di giocatori chiave, perché partite del genere alla fine sono decise da chi meno te lo aspetti.
Il Napoli viene da diverse partite non giocate benissimo, dove ha alternato un tempo buono ad un altro no. Come è successo contro il Como, dove la squadra ha disputato un’ottima prima frazione, alla quale è seguito un calo importante, ma anche in parte comprensibile. Gli ultimi risultati hanno fatto perdere autostima al Napoli, ma partite come queste ti caricano a pallettoni, visto che viene sentita quasi come la sfida dell’anno. Anche l’Inter viene da un periodo non brillantissimo e giocherà la Coppa Italia in settimana.
Si tratta comunque di due eccellenti organici, quindi è impossibile fare un pronostico, ma mi sento di dire con certezza che, qualunque risultato verrà fuori, non impedirà a nessuna delle due di guadagnarsi comunque lo scudetto nelle 11 partite successive.
Giocondo Martorelli, chiudiamo con la Fiorentina e Raffaele Palladino. Al momento non si parla di esonero, ma nessuno in società è venuto davanti ai microfoni a parlare pubblicamente di fiducia ufficiale nel tecnico, dopo gli ultimi risultati negativi. Come pensa andrà a finire questa situazione?
Io, pur essendo nato in Campania, vivo in Toscana e conosco la realtà di cui mi domanda. Prima di Verona si parlava quasi di ultimatum per l’allenatore, ma perché c’è un qualcosa che va oltre i risultati.
Guardando la classifica, infatti, propenderei per un no all’esonero, ma se ci sono altri problemi che noi non conosciamo e che i dirigenti avranno evidenziato nelle sedi opportune, allora questo divorzio può ancora verificarsi. Nell’ultimo mese, certo, la Fiorentina ha fatto male, ha giocato sotto ritmo, non mostrando nessuna identità di gioco ed offrendo poca qualità. Questa situazione negativa va evidenziata a prescindere dai risultati.