Era il lontano Giugno 2015, quando la Juventus ufficializza l’acquisto di Paulo Dybala, il quale aveva impressionato il calcio italiano durante la sua allora ultima strabiliante stagione al Palermo. Di certo, passare ad una big richiede tanto sacrificio e una mentalità completamente diversa. Ma l’argentino ha dimostrato sin da subito di essere all’altezza di un grande palcoscenico come quello bianconero.
Sin dal suo approdo, la Joya ha collezionato ben 9 trofei, 95 reti e 223 presenze con la maglia della Juventus, entrando nel cuore dei tifosi. Ultimamente si è anche fatto carico della fascia da capitano e, nonostante la precedente stagione difficile e in cui non è riuscito a ricavarsi spazio, ha più volte ribadito la sua volontà di restare in bianconero.
Ecco qui parte della sua intervista rilasciata presso La Gazzetta dello Sport:
“L’Avvocato non c’è più, però, se gli era piaciuto Sivori, penso che avrebbe apprezzato oltremodo Dybala. Mi piace, fa sempre belle cose. Dalla corsa, dal dribbling, dai movimenti, io sono Platini e lui è Sivori. È una punta, possono farlo giocare dove vogliono, gira a tutto campo, ma resta una punta. E segna anche abbastanza. Io ero un centrocampista che faceva tanti gol. Addio vicino la scorsa estate? Sono le leggi del mercato. Però se è rimasto è un bene: per la Juve e per lui. Ma non è Platini, è maradonesco.”
In definitiva, certamente parole come queste faranno più che piacere a Paulo Dybala e saranno da stimolo per lottare e realizzare i suoi sogni di raccontare la sua storia nel favoloso libro del calcio. Ma la strada è quella giusta.