La Serie B riparte, il Parma... frena. Pecchia e gli equivoci da risolvere. E il calendario ora s'impenna
La prima di ritorno del campionato cadetto è ancora all'insegna dei tanti gol, come era accaduto nella penultima di andata. La capolista è l'unica a non vincere tra le prime cinque. Ma la classifica non è il fatto più preoccupante del weekend...
La Serie B? È come se non si fosse mai fermata… La consueta e lunga sosta invernale del campionato cadetto si è conclusa il 13 gennaio. Catanzaro-Lecco ha aperto il girone di ritorno a suon di gol, ma il trend si è confermato nelle altre nove partite della giornata. Con 37 reti segnate, infatti, si è quasi bissato il primato stagionale di 39 gol, fissato lo scorso 23 dicembre. La pausa sembra essere stata un toccasana per buona parte delle protagoniste del campionato. A confermarlo sono i numeri. Delle otto squadre che hanno ottenuto i tre punti nella prima di ritorno solo una, il Como, aveva brindato con il successo anche alla fine del 2023. Quattro squadre, invece, Brescia, Catanzaro, Cremonese e Südtirol, hanno vinto dopo essere andate ko nel turno di Santo Stefano. Tra le squadre che hanno iniziato l’anno senza il sorriso c’è il Parma.
Parma, la frenata è nei numeri
La capolista è stata l’unica a non vincere tra le prime cinque della classifica. Dopo l’1-1 con l’Ascoli la squadra di Pecchia ha visto ridursi a quattro i punti di vantaggio sulla coppia Como-Venezia. Guardare la classifica di B con ancora 18 giornate di stagione regolare da disputare può essere un esercizio sterile, ma gli spettatori del Tardini domenica pomeriggio sono rincasati con qualche preoccupazione. Quello contro la penultima della classe è stato infatti il quarto pareggio del Parma nelle ultime sette partite di campionato. Detto che la media punti non poteva restare quella delle prime 12 giornate (nove vittorie e due pareggi), 13 punti nelle sette partite successive rappresentano comunque un ottimo bottino. Tuttavia, al di là del fatto che Como e Cittadella stiano marciando più forte, contro l’Ascoli il Parma è parso aver perso quella capacità di “lottare nel fango”, di portare dalla propria parte le cosiddette “partite sporche”, che in B sono tante e che saranno sempre di più nel girone di ritorno.
Serie B, il Parma e il ciclo di fuoco: arrivano le sei partite della verità
A La Spezia non era andata così, come pure a Cosenza (prezioso 0-0 dopo 80 minuti di inferiorità numerica). Contro l’Ascoli è invece arrivato il terzo pareggio nelle ultime quattro partite interne, uno in più di quelli raccolti nelle precedenti sette gare al Tardini. I tre punti sarebbero stati molto preziosi, alla luce del calendario. Nelle prossime sei partite infatti il Parma sarà atteso da quattro trasferte: subito Sampdoria e Modena, poi proprio Cittadella e Como. In mezzo le gare interne contro Venezia e Pisa. Un ciclo che, se non decisivo, si prospetta indicativo e nel quale non si potrà sbagliare nulla. Contro l’Ascoli si è infatti rivisto a tratti il Parma “di fioretto” che ha perso troppi punti lo scorso anno al Tardini. Fondamentale in questo senso sarà chiarire qualche equivoco tattico, dal momento che il mercato non porterà innesti.
Urge praticità. E quella posizione di Bernabé...
Pecchia infatti continua ad alternare i propri giocatori offensivi, anche a livello di posizione, ma senza risultati particolarmente soddisfacenti, neppure in termini di gol. Al netto del miglior attacco del torneo, infatti, i crociati sono l’unica big a non avere un centravanti ai primi posti della classifica marcatori. Non lo è Man, autore di otto reti, mentre Benedyczak ha segnato su rigore cinque gol su sette. Numeri 9 lo sono Charpentier e Colak, ma si sa che nel tipo di gioco di Pecchia il centravanti classico non ha vita semplice. Basterà la qualità tecnica per restare davanti a tutte? Il non troppo lontano arrivo della primavera può far pensare di sì, ma dall’altra parte di fronte a squadre arcigne come l’Ascoli può servire anche altro. E a proposito di qualità tecnica, quella indiscussa di Adrian Bernabé deve essere sfruttata il più vicino possibile alla porta avversaria. Con l'Ascoli il primo scorcio di ripresa con lo spagnolo davanti alla difesa è stato sprecato e non a caso Pecchia è tornato presto sui propri passi. Il Parma è la squadra più completa e forte tecnicamente della Serie B. Dove, però, per primeggiare serve anche sporcarsi le mani.