Tennis, Kevin Anderson si ritira: ecco il suo messaggio


All'età di 35 anni, Kevin Anderson ha annunciato il suo ritiro dal Tennis. L'ex numero 5 al mondo nella sua carriera da tennista vanta ben due primati: è il tennista africano con la miglior classifica nell'era del ranking computerizzato (dal 1973) e il primo ad aver raggiunto le semifinali alle Nitto ATP Finals nella storia del torneo. Inoltre, ha raggiunto due finali Slam (US Open 2017 e Wimbledon 2018) ma è stato vittima anche di numerosi infortuni. Ecco di seguito il lunghissimo messaggio pubblicato sui social dal tennista africano.

Il messaggio di addio al tennis di Kevin Anderson

Ecco il lunghissimo messaggio pubblicato sui social da Kevin Anderson per annunciare il suo ritiro dal Tennis e ringraziando tutti quelli che gli sono stati vicino:
«Non ricordo un momento della mia vita in cui non stavo giocando a tennis. Ho cominciato il mio viaggio 30 anni fa quando mio papà mi mise la racchetta in mano e mi disse che con il duro lavoro sarei potuto diventare uno dei migliori giocatori al mondo. Sono grato per tutte le cose meravigliose che mi sono successe solo per l’aver fatto parte di questo sport. Da bambino, mio papà mi diceva che il successo non è definito dai risultati, ma dagli sforzi e i sacrifici che fai nella strada per diventare il meglio che puoi essere. E io ho dato il meglio di me stesso. Il tennis mi ha portato ben oltre le mie radici a Johannesburg. Ho provato così tante esperienze ed emozioni. Ho avuto alti e bassi, ma non cambierei quello che ho fatto con niente al mondo. Ci sono molte persone che sono state al mio fianco credendo che un ragazzo del Sudafrica potesse raggiungere i suoi sogni. Grazie mamma e papà, sono grato eternamente per tutte le ore che avete trascorso a farmi da coach, per i sacrifici che avete fatto per me. Grazie a mio fratello, Greg, sei sempre stato al mio fianco. Alla mia meravigliosa moglie, Kelsey, non avrei potuto trovare miglior supporto, non vedo l’ora di vivere con te il prossimo capitolo, quello riguardante la crescita di nostra figlia. Il mio viaggio mi ha fatto diventare quello che sono».