Aveva boicottato il minuto di silenzio in onore di Diego Armando Maradona, ora ci teneva a parlare pubblicamente e lo ha fatto al programma spagnolo “Tu diràs” di RAC1: la calciatrice Paula Dapena, che milita in Spagna nel Viajes InterRias FF Gallego, dice di aver ricevuto minacce di morte e insulti sessisti dopo il suo gesto.
Paula Dapena: “Il calcio è ancora troppo maschilista”
Intervenuta ai microfono della trasmissione spagnola, la Dapena ammette che il suo gesto ha avuto delle conseguenze anche sul suo morale: ” Sono molto stanca, i miei profili social sono stati subissati di minacce ed insulti dopo ciò che ho fatto, ma ho anche ricevuto molti messaggi di sostegno“.
Sulla domanda alla motivazione che l’ha spinta a “boicottare” il minuto di silenzio dedicato a Maradona lei ha risposto convinta: “Non ho mancato di rispetto a nessuno, anzi, ho rispettato tutti quelli che hanno omaggiato Maradona. Non volevo omaggiarlo, era un calciatore spettacolare ma fuori dal campo lasciava molto a desiderare“.
Paula Dapena inoltre ha voluto sottolineare quanto maschilismo vi sia ancora nel calcio: “Abbiamo ancora troppi atteggiamenti maschilisti nel calcio. Il 25 novembre chi ha sostenuto la Giornata Contro la Violenza Sulle Donne e ha messo la foto di Maradona sui social per omaggiarlo, è un ipocrita.”
La calciatrice ha poi concluso sostenendo ancora una volta il suo gesto: “Il calcio è uno sport troppo maschilista, ai giocatori si perdona tutto, gli si permette sempre troppo facilmente di fare cose maschiliste.”
✊🏻#PaulaDapena nell’amichevole Viajes Interrias-Deportivo la Coruna ha rifiutato di osservare un minuto di silenzio per #Maradona
🗣@DapenaPau_3 “Non osservo un minuto di silenzio per un aggressore,non puó essere perdonato per le atrocità commesse fuori dal campo”
(@Cristina_H_ ) pic.twitter.com/McKLpoXyKO— L Football Magazine (@LFootball_) November 30, 2020