Milano Calibro 9, una delle pellicole cinematografiche più famose quando si tratta di analizzare il genere poliziesco. L’opera di Di Leo ha avuto un grandissimo successo. Ugo Piazza e gli intrighi all’interno dell’organizzazione criminale capitanata dall’americano sono stati raccontati attraverso una costruzione esemplare: il tutto condito da aspetti melodrammatici e qualche trovata ingegnosa. Se Fernando fosse ancora in vita, molto probabilmente avrebbe già pronto il suo nuovo film, e visto che il filone legato all’Atalanta è uno dei temi di tendenza all’interno del panorama calcistico, il titolo è già scelto: Muriel Calibro 9. Se fino a qualche tempo fa l’attaccante colombiano era considerato un pesce piccolo, ora è uno dei giocatori più temuti e stimati in Serie A (avversari compresi).
Se Piazza era un pesce piccolo della malavita milanese, Luis Muriel era notevolmente condizionato da quella discontinuità che non gli aveva permesso di esprimere a pieno il suo talento. I tempi però sono cambiati: a Bergamo il colombiano ha trovato la sua dimensione, dimostrando di essere un titolare a tutti gli effetti. Ogni volta che ha la palla tra i piedi è una meraviglia per gli occhi. Contro il Napoli non è stato soltanto autore di una prestazione di lusso, ma anche protagonista per quanto concerne un record storico: nelle 9 partite che ha giocato da titolare, Muriel è sempre in goal. Non era mai accaduto all’Atalanta nell’era dei tre punti. Un fenomeno che ha spettacolarizzato il gioco con pochi tocchi di palla: così come Fernando Di Leo, da buon regista e scrittore, realizzava i suoi capolavori cinematografici con pochi (e allo stesso tempo precisi) dettagli.