Fuorigioco semiautomatico in Serie A – Dopo la tecnologica del Goal Decision System e della VAR, oggi fa ufficialmente il suo esordio in Serie A anche la tecnologica del fuorigioco semiautomatico (SOAT).
Fuorigioco semiautomatico in Serie A
La tecnologia è stata già sperimentata nei Mondiali in Qatar e nella finale di Supercoppa Italiana tra Milan ed Inter. Questa tecnologia si basa sull’utilizzo di ben 12 telecamere installate nello stadio che tracciano 29 punti di ogni giocatore fornendo ben 50 fotogrammi al secondo. Questa tecnologia permetterà di determinare con altissima precisione la posizione del calciatore in modo infallibile.
In questo caso però, al contrario di quanto accaduto ai Mondiali, non vi sarà l’utilizzo di alcun chip nel pallone ma il solo utilizzo di queste camere. Sarà quindi, la sala VAR ad usufruire del sistema del fuorigioco semi-automatico che comunicherà all’arbitro la posizione del calciatore. L’arbitro in campo sarà chiamato in causa esclusivamente per valutare, come già accade oggi, l’eventuale posizione di fuorigioco attiva o passiva.
Queste le parole del General Maneger di Hawkeye, la società che fornisce la tecnologia alla Serie A, Antonio Gatto: “Il sistema traccia la palla anche in tempo reale con un tempo di latenza di 0.5 secondi. Il sistema, inoltre, si integra con sistema VAR già in uso e potrà dare un responso agli arbitri in maniera più rapida. Le telecamere possono essere utilizzate anche dal classico utilizzo della VAR. Questo sistema è in grado di riconoscere a quale squadra appartengono i calciatori e di ragionare in termini millimetrici con una precisione assoluta”. L’esordio della tecnologia oggi nella prima giornata del girone di ritorno della Serie A che vede la sfida tra Bologna e Spezia.