Genoa-Napoli, Marelli: "Manca un rigore al Napoli e sul gol di Bani c'è una spinta su..."
Genoa-Napoli finisce 2-2 ma questa non è una novità, è un dato di fatto. Il Genoa porta a casa un punto prezioso, quando però ne aveva assaporati tre. Ma contro il Napoli con lo Scudetto sul petto un pareggio può essere considerato un risultato più che positivo.
Genoa-Napoli finisce 2-2 ma questa non è una novità, è un dato di fatto. Il Genoa porta a casa un punto prezioso, quando però ne aveva assaporati tre. Ma contro il Napoli con lo Scudetto sul petto un pareggio può essere considerato un risultato più che positivo. La squadra di Gilardino ha giocato una partita viso aperto, certo il doppio vantaggio aveva illuso ma il Napoli con Raspadori in primis e con Politano poi ha rimesso in carreggiata una gara che sembrava svanita.
Le spiegazioni di Marelli
Episodi dubbi anche in Genoa-Napoli, dal primo gol di Bani dove potrebbe esserci una spinga ai danni di Anguissa ai rigori richiesti dal Napoli su azione di Olivera e Osimhen. Luca Marelli ha commentato come al solito queste azioni condite da "potenziali" falli ci ha pensato come al solito. Luca Marelli ha effettuato la sua moviola per DAZN al termine di Genoa-Napoli, ecco le sue parole e le sue spiegazioni riportate da tuttomercatoweb.com: "Il primo episodio è quello relativo al primo tem po, la rete del vantaggio del Genoa, quando c'è una spinta molto evidente di De Winter, l'autore dell'assist, su Anguissa. La spinta però viene effettuata prima che Gudmundsson calciasse il calcio d'angolo, motivo per cui non poteva intervenire il VAR e il contatto non poteva essere sanzionato neanche dall'arbitro. E' un po' un paradosso. Fabbri avrebbe dovuto interrompere il gioco, richiamare i due giocatori e far ripetere il calcio d'angolo. Nel momento in cui viene battuto il calcio d'angolo non c'è più possibilità di intervenire perché il contatto è avvenuto a gioco fermo. Il secondo episodio è su un cross di Olivera e un presunto tocco di mano di Bani. Il difensore è in scivolata, ha il braccio largo e aumenta il volume corporeo. Ma è molto fortunato perché tocca il pallone prima col petto, almeno così pare dalle immagini, e la palla sopra al di sopra della mano. Rigore chiesto da Osimhen? Il danno procurato non esiste, si punisce la negligenza. E Dragusin, in quell'episodio, non è negligente. Per me non è rigore".