Juventus, ufficiale l'esonero di Allegri. Il comunicato del club. Scelto il tecnico ad interim

La lunga era del tecnico livornese in bianconero si conclude due partite prima della fine dell'ottava stagione. Fatale quanto successo dopo la finale di Coppa Italia. Il comunicato del club e la scelta del tecnico ad interim

Il ribaltone è servito. In tutto il suo clamore. Massimiliano Allegri non è più l'allenatore della Juventus dalle ore 17.34 del 17 maggio 2024. Il comunicato ufficiale dell'esonero è stato pubblicato dal club bianconero sul sito ufficiale, al termine di una giornata che, come ampiamente previsto già da giovedì, è stata campale, con l'ultimo allenamento diretto dal tecnico livornese nella tarda mattinata. Una giornata che segna un punto di svolta per la storia del club bianconero, oltre che una data indelebile per il calcio italiano.

Juventus, esonerato Allegri: il comunicato

Sei righe di comunicato per rendere concreta una decisione nell'aria già dalle ore successive alla vittoria della Coppa Italia, mercoledì 15 a Roma contro l'Atalanta: "La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegri dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile - si legge - L'esonero fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta. Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime 3 stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia. La società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri". Chiaro il riferimento ai fattacci, in campo e fuori, avvenuti nei minuti conclusivi e in quelli successivi al trionfo di Roma.

Montero tecnico ad interim per le ultime due giornate

Al posto di Allegri nelle ultime due giornate di campionato contro Bologna e Monza ci sarà Paolo Montero, promosso ad interim dalla Primavera. L'ufficializzazione però arriverà solo nel pomeriggio di sabato, per meri motivi tecnico-formali. Montero deve infatti scontare una giornata di squalifica nel campionato Primavera e lo farà sabato mattina nel match in casa del Frosinone. Poi sarà pronto per vivere questa breve, ma intensa esperienza, prima di fare spazio a Thiago Motta, allenatore designato per il nuovo ciclo della Juventus e voluto dal Football Director Cristiano Giuntoli.

Juventus, le difficoltà dell'Allegri-bis

Ogni parola va pesata e allora non passa inosservato il fatto che nel comunicato la Società abbia voluto ricordare anche il primo ciclo di Allegri alla Juventus, quello vincente con cinque scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia, due Supercoppe Italiane e due finali perse di Champions League. Poi il primo esonero, beffardamente maturato in un altro venerdì 17 maggio, del 2019. Quindi il filo ricongiunto per volontà di Andrea Agnelli, con quel nuovo, ricco contratto di tre anni. Nel pianeta Juve, però, era cambiato tutto, così come nei rapporti di forza della Serie A. Quella bianconera non era più la squadra più forte e dominante. I risultati comunque sono arrivati: due qualificazioni Champions, tre sul campo contando quella cancellata dalla penalizzazione nel 2023, e la Coppa Italia. A fare da contraltare, però, l'eliminazione dalla Champions agli ottavi contro il Villarreal nel 2022 e addirittura al termine della fase a gironi nel 2023.

Allegri, Giuntoli e quel feeling mai nato

A determinare la frattura insanabile è stato però il rapporto mai nato con lo stesso Giuntoli, arrivato a Torino nell'estate 2023. Ovvero pochi mesi dopo il terremoto societario dettato dal caso plusvalenze che nel novembre precedente decapitò il Cda e che portò John Elkann a nominare Allegri come il gestore di un momento delicatissimo anche fuori dal campo. La missione riuscì, perché la Juve non è affondata, qualificandosi anzi per la Champions sul campo. Allegri si sarebbe aspettato di avere voce in capitolo nell'impostazione della nuova stagione, con la promozione in dirigenza di uomini a lui vicini (Manna) o con nuovi innesti (Rossi dal Sassuolo).

Juventus, il mercato di gennaio e l'ultimo strappo con Allegri

Le cose sono andate diversamente e il resto l'ha fatto la propensione di Giuntoli verso allenatori con idee calcistiche. Ultimo punto di scontro la gestione dell'ultimo mercato invernale. Con la Juve in lotta per lo scudetto Allegri si sarebbe aspettato innesti di sostanza per provare a tenere testa all'Inter. Djalò e Alcaraz non hanno invece spostato gli equilibri. Poi il crollo di rendimento nel girone di ritorno e una tensione covata a lungo sotto la cenere. Prima di esplodere in concomitanza con il trionfo dell'addio.