Serie B, il punto: la Cremonese non finisce mai. Como e Venezia avvisate. E il Catanzaro...

Piove e fa freddo, ma in Serie B è già tutto pronto per il volatone di primavera. Facciamo le carte a testa e coda della classifica: il Parma non stecca, la Cremonese ha una marcia in più e il Palermo si arrende. In mezzo impazza la lotta per i playoff.

Una sola squadra capace di fare il pieno, il sempre meno sorprendente Catanzaro, ed una classifica mutata solo in minima parte anche nei distacchi. Questo il volto del campionato di Serie B dopo l’attesissimo trittico di partite in otto giorni, che ha fatto scendere a 10 il numero di turni ancora da giocare per la fine della regular season. Il penultimo turno infrasettimanale della stagione, prima di quello del 1° maggio, è stato contenuto tra due giornate non troppo ricche di gol, ma piuttosto di successi in trasferta (ben cinque nella 28a giornata).

Cremonese, numeri (e carattere) da Serie A

Un bel segnale, questo, perché se l’avvicinarsi della fine del campionato poteva far immaginare i primi pareggi figli della paura di perdere, sono (fortunatamente) in tanti a pensare che sia meglio la gallina domani piuttosto che l’uovo oggi. Come Pisa e Cremonese, che hanno strappato all’ultimo secondo vittorie che potrebbero cambiare i rispettivi orizzonti. I toscani sono infatti nel pieno di un gruppone che guarda con rinnovato interesse agli ultimi due posti per i playoff. Sette squadre raccolte in quattro punti, dai 38 del Brescia ai 34 di Pisa, Bari e della mai doma Sampdoria. Formazioni con ben poco in comune, a partire dai differenti, in qualche caso opposti, stati di forma, ma per le quali il meglio del campionato può ancora venire. La squadra copertina della giornata è però proprio la Cremonese. La squadra di Stroppa è passata a Modena all’ultimo secondo grazie a Bianchetti, pochi attimi dopo aver rischiato di andare sotto. I numeri parlano da soli: miglior squadra del campionato per rendimento esterno (30 punti), nove risultati utili di fila e soprattutto 7 punti conquistati in inferiorità numerica. Un dato, questo, che la dice lunga sul carattere di una squadra che dal punto di vista tecnico e dell’esperienza non è seconda a nessuno, ma che sa bene come per vincere in questa categoria non sia sufficiente essere forti e sia dannoso “sentirsi belli”.

Serie B, verso Cremonese-Como: lariani al bivio

Ecco allora il terzo indizio, dopo la rimonta da 0-2 a 2-2 con il Palermo nonostante il rosso a Sernicola e il successo a dicembre sul Venezia in 10 per l’espulsione di Antov. Stroppa ha la miglior difesa del campionato per distacco, mentre le cose girano meno bene in attacco, dove tra mezzepunte che giocano arretrate (Falletti, Johnsen) e partner di Coda che non trovano il gol, bisogna affidarsi a marcatori alternativi. Basterà per accompagnare al piano di sopra un Parma che a Terni ha risposto ai malumori della piazza dopo il pareggio contro il Cosenza? Se ne saprà di più dopo la super sfida di sabato 9 contro il Como, alla quale i lariani si presenteranno a -1. Il ritorno con gol di Cutrone contro il Venezia ha mascherato una prova non scintillante, non la prima della gestione Roberts-Fabregas. Allo Zini sarà il Como ad avere più da perdere, perché in caso di ko recuperare quattro punti a una Cremonese così quadrata potrebbe essere molto difficile. Senza considerare il rischio di perdere punti anche rispetto alle altre due rivali per la promozione diretta, Venezia e Catanzaro.

Serie B al rush finale: Catanzaro mina vagante, in cinque per non retrocedere

I lagunari in riva al Lago sono stati sfortunati. Tuttavia, gli zero punti raccolti tra Parma, Cremona e Como pur dopo ottime partite devono far pensare. Vanoli sta facendo miracoli considerando le difficoltà societarie e il mercato di gennaio inesistente. La squadra gioca molto bene, ma da un “martello” così ci si aspetta che le sue squadre non difettino proprio in concentrazione nel finale. I calabresi si confermano invece la scheggia impazzita del torneo. Tra strisce di vittorie e di sconfitte, la squadra di Vivarini ha un’identità e un calendario stuzzicante. Dal 1° aprile al 1° maggio i giallorossi dovranno affrontare Parma, Como, Cremonese e Venezia, le ultime tre al Ceravolo. Calendario che invece quasi non guarda più il Palermo, troppo “umorale” per poter pensare alla promozione diretta. Ma mai dire mai. Tutto incerto anche in coda. Solo Lecco sembra avere poche speranze, più ancora per un contesto societario e ambientale kafkiano che per un’oggettiva inferiorità tecnica. Le altre, dalla Ternana alla Feralpisalò, sono vive e lottano, ma sembrano condannate a poter fare punti solo con nove avversarie. Le prime sei, infatti, paiono ingiocabili. Strano per la Serie B, ma vero.