Mourinho: "E' la nostra competizione. Ranieri è un mito qui. Europa League? Due chance"


Giovedì 28 aprile 2022, al King Power Stadium
di Leicester, si affronteranno Leicester City e Roma. La gara è valida per la semifinale di andata di Conference League. Per il penultimo atto della nuova competizione europea, Mourinho avrà a disposizione tutta la rosa.

L'allenatore portoghese ha presentato la sfida di domani attraverso una conferenza stampa:

Mourinho ricorda l'impresa di Claudio Ranieri con il Leicester

La prima domanda dei giornalisti, è stata volta a ricordare il percorso del Leicester nel campionato inglese e nel calcio inglese, menzionando l'impresa fatta dall'allenatore romano Claudio Ranieri. Mourinho ha parlato del rapporto con quest'ultimo: "Amici, sì vero. Sentiti prima della partita no. Io dico da tanti anni che altri allenatori nella Premier League hanno vinto tanti titoli: Ferguson tanti, van Gaal, io tre, Guardiola non lo so, Klopp non lo so, Ranieri uno, ma quello che lui ha vinto, è quello che io considero il più speciale di tutti. Per questa ragione qui è un mito, in questa città, in questo stadio, e veramente io ho giocato quel campionato lì, e lo ricordo come un momento incredibile in Premier League, nella storia della Premier League. Parlarne qui è un bel ricordo, lui è ovviamente romanista, di Roma, per lui sarà una partita sicuramente speciale. Se non è qui, penso che la prossima all'Olimpico la potrà vivere come una partita speciale".

Conference League, molto più di una Coppa che scadente

Spesso, specialmente nelle ultime settimane, con la Roma vincente nelle precedenti partite di Conference,  in Italia si è dato poco peso e poco valore a questa manifestazione, definendola inutile. Ad oggi però, con le squadre arrivate all'ultimo step, come (Roma), Leicester, Marsiglia, Feyernord non si può più parlare di una Coppa che vale poco. Le squadre che attualmente stanno giocando per questa contesa, potrebbero giocare anche in altre manifestazioni. Il coach portoghese ha espresso le sensazioni di giocare una Coppa a questi livelli e la sua emozione nel tornare in Inghilterra, dove è diventato lo Special One: "No guarda, la verità è che domani noi giochiamo se non sbaglio la partita numero 13 in Conference League. Abbiamo iniziato contro una squadra che io ho detto subito questa squadra vincerà il campionato turco, e ha vinto con una facilità tremenda. Il Trabzonspor è stato un avversario molto molto difficile e adesso arriviamo in un momento chiave e giochiamo contro un avversario che non è di Conference League: loro sono di Europa League. Loro sono una squadra di Europa League, e per andare in Europa League, giocare la Premier, tu devi per forza essere una squadra molto forte. Per questo non è la loro competizione, è la nostra competizione. E' la partita numero 13, abbiamo sofferto tanto, abbiamo viaggiato tanto".

Mourinho, la voglia di vittoria compensa le grandi difficoltà della Roma

Le difficoltà di disputare gli incontri più volte a settimana, e la voglia di Mourinho di vincere la Conference League: "Abbiamo pagato anche con punti nella Serie A, il fatto di giocare giovedì e domenica. Ci meritiamo di andare lì, però come dicevo io, prima non è possibile. Abbiamo anche due possibilità diverse di giocare l'Europa League nella prossima stagione, una sarà finire quinto o sesto in campionato, l'altra sarà vincere questa competizione. Possiamo raggiungere l'Europa League per due strade diverse, però, possiamo anche non raggiungerla. E questo ti mette pressione, responsabilità, dubbi. Come le partite di Serie A. Il Leicester per esempio non si deve preoccupare con la Premier, perché la loro posizione sarà sempre 8, 9, 10: non arriverà mai nella posizione di Europa League. Per noi è una situazione diversa: siamo noi, Lazio, Atalanta che possiamo finire dal quinto all'ottavo posto. E' un momento duro per noi, però allo stesso tempo è un momento di grande motivazione".